I sensi delle piante

download.images.of.flowers.12Se si esclude la Dea Venere, non vi è nulla al mondo di più bello di un fiore o più armonicamente naturale di una pianta. La vera madre della Vita sulla Terra è lo strato verde/azzurrognolo di alberi, erbe e alghe che ricopre il nostro pianeta.
La superficie inferiore di ogni foglia lavora col suo milione di lobi mobili ogni istante per assorbire il biossido di carbonio ed espellere il prezioso ossigeno. Nel complesso 65 milioni di km2 operano il miracolo della fotosintesi clorofilliana, producendo gas biologico e alimenti per l’uomo e il regno animale.
Gran parte dei 375 miliardi di tonnellate di cibo consumati attualmente dal pianeta proviene dalle piante che lo sintetizzano dall’aria, dal suolo e dalla luce; la rimanente percentuale proviene da prodotti animali, tuberi, funghi, a loro volta derivati dalle energie assorbita dalle piante.
22066La vita sulla Terra con i canoni a noi conosciuti può facilmente continuare senza la specie umana (a volte vero tumore maligno del suo ambiente), ma sarebbe impossibile senza il regno vegetale depuratore benefico della nostra atmosfera. L’uomo vive con le piante da circa duecentomila anni, cioé dalla sua comparsa sulla Terra: questo periodo sembrerebbe sufficiente per conoscere qualcuno, ma a noi non è bastato. Non solo sappiamo pochissimo del mondo vegetale, ma continuiamo ad avere le stesse considerazioni che probabilmente avevano i primi Uomo Sapiens. Uno dei parametri più benefici della salute umana è costituito da sempre dalla fitoterapia e dalla naturopatia, ma anche nella moderna medicina convenzionale l’utilizzo delle piante nella formulazione chimica dei farmaci ha un fondamentale contributo positivo nel brevetto commerciale.

Le vibrazioni positive delle piante
Gli esseri umani più attenti sono istintivamente consci delle vibrazioni positive delle piante; si circondano molto spesso della flora per appagare il bisogno di rapportarsi sensibilmente e armonicamente coi vegetali.
7034658.bunch.pink.yellow.flowersI fiori e le piante sono messaggeri interiori classici a nascite, matrimoni, e funerali come ornamento a pranzi, feste e giardini accoglienti. Doniamo piante e mazzi di fiori come pegno d’amore, d’amicizia, di ringraziamento o devozione e, là dove manca una parola affettuosa o una lettera significativa per comunicare sentimenti e gioia, esiste solo come alternativa il simbolo colorato universale della comunicazione verde.
Dove esiste un ordine estetico in un cortile, balcone o abitazione il primo gesto d’ordine è stato compiuto da una donna, che per abbellire l’ambiente ha ornato una pianta da vaso su una mensola o un semplice fiore di campo al centro di una tavola.
Gran parte di maschi se sollecitati a descrivere un immaginario paradiso terrestre lo concepirebbero come un giardino incolto e selvaggio popolato da orchidee e ninfe disponibili. Poesia, letteratura, pittura, arte e ogni cultura costruttiva sposano spesso il contributo vegetale a ogni importante manifestazione umana.

La danza aggraziata delle piante
Il dogma di Aristotile che le piante hanno un anima eterica e non le aberranti sensazioni umane è rimasto incontestato fino al XVIII secolo, quando Carl Von Linne – antenato della botanica moderna – proclamò che le piante si differenziano dagli animali solo per l’assenza dello spostamento dalla radice. Charles Darwin, grande botanico del XI samazing.trees.22ecolo, dimostrò che il viticcio ha una sua capacità di movimento oltre il suo asse verticale. Nel XX secolo il biologo viennese Rouge France avanzò l’ipotesi rivoluzionaria per i botanici che le piante muovono i loro rami in una lenta danza aggraziata per ricevere meglio acqua, calore e luce.
Tutto il mondo vegetale ha una vita influenzata da energie terrestri e gravitazionali e spaziali dei pianeti e satelliti del sistema solare. Il Sole logicamente è il faro esistenziale che nutre con i suoi raggi quantici i ritmi vitali e stagionali del mondo verde, informando a livello elettromagnetico la radiazione cosmica di fondo a le cellule vegetali.
Le piante rampicanti muovono decise verso l’appiglio utile più vicino come se lo vedessero fisicamente. 920x920Le loro sorelle insettivore – circa 600 tipologie diverse – hanno trappole intelligenti variegate ad asciglio tattile (foglia cilindrica modificata), come la Nepenta a microrganismi collageni, la Drosera e la Pignicula a chiusura a scatto, tipologia della Dionea e Sarracenia, a caduta sensibile come la Catopsis e la Brocchinia e a stoloni cavi come la Genlisea. Abbandonando le sub-carnivore troviamo la mimosa pudica che se toccata si ritrae velocemente accartocciando le foglie.
Per gli esperti di botanica questi non sono che brevi accenni di un mondo illimitato di sensi femenologici interessanti che ci definisce uno sconfinato mondo pulsante di vitalità. Ci sono volute le scoperte scientifiche degli anni ’60 per rivedere il regno vegetale a una entità cosciente con i sensi molto più interdipendenti dei nostri fusi in ricezioni interpretative intelligenti.
Ma quali sono questi sensi?

VISTA
La vista viene definita come la ricezione di stimoli luminosi che si manifesta nell’uomo attraverso la pupilla e r05-A-SCHEDA-2-FOTO-Ultravioletti-uv-spectrum_ita-400x186ielaborati dal cervello con una percentuale che non supera il 5% dello spettro visibile. Infrarossi e ultravioletti sono da noi percepiti solo come calore e informazione cellulare dal DNA. Noi vediamo quindi solo una ristretta parte dello spettro della luce. I fotocromi delle piante sono strutture organiche estremamente più longeve della pupilla dei mammiferi e si trovano alle estremità esterna del tessuto del fogliame.
Le piante ovviamente non vedono le immagini come noi, ma monitorano l’ambiente circostante con una “visione” delle onde radio e le impercettibili vibrazioni della luce da noi non percepibili. Sanno distinguere le frequenze notturne da quelle diurne. Percepiscono i lampi di colore rosso per misurare la lunghezza del buio e quelli di colore blu per sapere verso quale direzione inclinarsi. La pianta vede e capta la luce e reagisce con essa tramite i quanti energetici (biofotoni), il massimo sistema informazionale ordinato anti-entropico dell’universo fisico.

OLFATTO
Le piante hanno una percezione sensoriale similare ad un olfatto prestorico non paragonabile ai primati o ai rettili del Pleocene o del Giurassico, ma distinguono tra un incendio a migliaia di Km e un innocuo fiammifero che si sta spegnendo a pochi metri. Distinguono una mano gentile (il famoso pollice verde) da una insensibile e grezza molto probabilmente tramite degli impulsi percettivi posti sulle foglie, che si integrano agli elettroni distribuiti nell’Etere come radiazione cosmica di fondo.

UDITO
Sentono tramite le vibrazioni telluriche terremoti, trombe d’aria, temporali, eruzioni vulcaniche, utilizzando vibrazioni similari all’udito dei sofisticati ricettori cellulari. Avvertono i cambiamenti climatici anomali modificando la struttura di crescita la fioritura e i segnali stagionali di impollinazione che devono coincidere con il mondo insettivoro attivando il fenomeno del fotoperiodismo. La percezione di una vibrazione è la forma più arcaica e sofisticata della ricezione uditiva.

TATTO
10402397_643048512439384_8117803547311674972_nLa pianta ha la percezione tattile del mondo esterno: le gocce e i tocchi non utili degli insetti vengono diversificati da sensazioni utili alla sopravvivenza del soggetto. Tutto infatti si espande in un ritmo sensoriale che trasforma il segnale tattile come una memoria genetica al servizio della specie e delle piante contigue.
I segnali tattili si diffondono elettromagneticamente tramite l’acqua dei tessuti di ogni specie per valutare i pericoli e approntare le contromisure statiche.
Tutto si espande a livello sensoriale trasformando la percezione tattile in un sensore evolutivo al servizio della proliferazione della vita vegetale.

GUSTO
Molto più difficile definire il gusto come prova sperimentale, ma le sopracitate carnivore preferiscono afidi, ragni e farfalle con contenuti zuccherini più succulenti. I minuscoli topi e i piccoli anfibi che vengono catturati nelle trappole ad ampolla delle Drosere giganti non sono facilmente graditi dai succhi gastrici di questi predatori vegetali, che oltre alle difficolta digestive non li preferiscono probabilmente per il sapore intenso di sangue delle prede. Ma provate ad affiancare al vostro geranio due fonti d’acqua, una di fonte alpina mineralizzata e una urbana trattata con un disinfettante chimico e osservate in che direzione si inclinano gli steli e le radici. La prova empirica dell’esistenza del gusto è la volontà di scelta.

MEMORIE
Le piante provano emozioni e si manifestano in un’intelligenza vegetale costituita da una memoria morfogenetica. Testate con apparecchiature ultrasensibili a pulsori elettrici (spettro galvanometro frequenziale), le piante manifestano preferenze e paure rispetto a persone e animali in funzione di una banca dati precedentemente ordinata e codificata analogicamente che emette segnali di pericolo o gradimento. Rappresentativo l’utilizzo di queste proprietà dalla Cia e dal Kgb per risolvere episodi criminali senza testimoni umani (vedasi caso Becker in USA e A.R. Cikallo in Urss).

E in conclusione…
Riflettendo su ciò che sinteticamente ho cercato di comunicare, proviamo a osservare il mondo vegetale con una prospettiva ampliata, un regno vivente e pulsante come quello a cui noi apparteniamo. Da oggi accarezzando una pianta o un fiore ricordiamo che, come il nostro cane scodinzola e il nostro gatto domestico fa le fusa, anche la pianta ci trasmette un informazione di Ringraziamento e Amore se purcon un codice a noi ignoto.

Per saperne di più
Peter Tompkis & Cristian Bird. La vita segreta delle Piante. Edizioni Il Saggiatore.
Daniel Chamovitz. Vita segreta delle piante. Edizioni Scienza e idee.
Stefano Mancuso & Alessandra Viola. Verde brillante sensibilità è e intelligenza del mondo vegetale. Edizioni Giunti.

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Ricercatore olistico indipendente, studia e diffonde da molti anni le metodologie energetiche di frontiera sui tessuti biofotonici indirizzati al benessere umano, animale e vegetale. E' consulente, relatore e sperimentatore attivo delle moderne sistematiche nel campo dell elettrosmog domestico, alimentare e fisico. Promuove e organizza congressi conferenze e seminari per la salvaguardia dell'ambiente dai pericoli dell' inquinamento elettromagnetico, sociale e tecnologico.