Nella pratica delle tecnologie bioinformative, l’anima è il luogo di contatto con Dio, la sorgente dell’informazione, mentre lo spirito è l’impulso, la forza che normalizza e la coscienza è il centro che recepisce l’informazione e la gestisce.

“Se non c’è anima non c’è nulla da controllare, se non c’è spirito non c’è il tramite per il controllo e se non c’è coscienza non c’è l’elemento controllante”, scrive Petrov, nella cui scuola viene insegnato che Grabovoi insegna il pilotaggio della realtà soprattutto attraverso la Coscienza, Petrov attraverso l’Anima e Arepjev attraverso lo Spirito.
In effetti Grabovoi si è dedicato soprattutto a studi scientifici ed ha proposto decine di metodi di controllo basati su sequenze numeriche ed altre aspetti precisi e misurabili; Petrov è un umanista ed ha approfondito soprattutto le visualizzazioni che fanno risuonare l’anima (il fiore della Vita, l’albero della Vita), mentre Arepjev era un dirigente di polizia, un uomo d’azione che è divenuto un mistico.
Allievo perfetto
Come nelle tradizioni antiche sono tutti uno allievo dell’altro, c’è una linea didattica precisa: Petrov è allievo di Grabovoi e Arepjev di Petrov. Dopo sole due settimane di allenamento, Arepjev riesce a sviluppare completamente la sua chiaroveggenza ed a intervenire sul piano informativo per modificare i parametri biofisici.

Come racconta Petrov: “Igor acconsentì. Cominciammo a studiare. Gli feci vedere un esercizio, poi un altro, poi un terzo. E lui si impegnava seriamente per imparare. La sera, nel tempo libero, praticava le cose imparate, studiava. Non erano passate neppure tre settimane quando d’un tratto mi disse: «Arkadij Naumovic un disco della sue spina dorsale è dislocato, aspetti che glielo rimetto a posto».
«Come fai a saperlo?».
«Lo vedo».
«Lo schermo si è attivato?».
«È già una settimana», rispose Igor. «Io non ho fatto altro che abituarmici. Adesso vedo sia la sua aura, sia gli organi, perfino le cellule. Lasci che le rimetta a posto la colonna e le restituisca l’energia». Migliorava ogni giorno. Si vedeva a occhio nudo che stava diventando un sensitivo di eccezionali capacità, che aveva superato in poche settimane la fase dell’apprendimento, alla quale altri devono dedicare anni. Appena Igor Arepjev e io cominciammo a lavorare assieme, ebbero inizio i miracoli”. (Da Salva te stesso, edizione italiana).
Guaritore e sensitivo
Negli anni a cavallo del 2000 Petrov e Arepjev hanno lavorato assieme nel centro Noosfera, vicino a Mosca, ed insieme hanno realizzato una quantità impressionante di diagnosi ed interventi risolutivi in caso di malattie ritenute incurabili, documentati dai libri che hanno pubblicato, composti solo di referti medici ‘prima e dopo’. Nel documentario realizzato da Petrov su quegli anni si vede infatti spesso comparire Arepjev. Nei viaggi extrasensoriali che realizzava insieme a Petrov, Arepjev aveva un ruolo di primo piano, affiancandosi a tutti gli effetti al maestro ed a tratti superandolo.
Per alcuni anni Arepjev ha poi diretto un suo centro per la pratica delle tecnologie bioinformative, il Centro di tecnologia spirituale Arigor (Fondazione Igor Arepjev), in cui ha sviluppato ed insegnato diverse tecnologie di chiaroveggenza pilotata, incentrata appunto sulla realtà delle capacità spirituali di ogni uomo. In questo periodo l’Istituto di Biologia molecolare di Mosca ha condotto degli esperimenti sulle facoltà di Arepjev, diretti dal professor Poletaev, che è riusciti a dimostrare in laboratorio la possibilità di aumentare la velocità di crescita e riproduzione di cellule umane grazie ad un influsso spirituale: il raddoppio delle cellule è avvenuto nella metà del tempo atteso ed in pochi giorni le cellule hanno riempito il contenitore completamente, ammassandosi in grappoli. Arepjev aveva lavorato alla distanza di cento metri dalla coltura cellulare.
La Bibbia del futuro
In seguito Arepjev si è dedicato completamente ad un lavoro interiore, spirituale, senza più lavorare né come guaritore né come formatore. Isolatosi dal mondo, ha cercato una profonda connessione col Divino (come nel caso di Petrov e di Grabovoi, il contatto con Dio è un contatto personale, ‘faccia a faccia’) ed è riuscito a raccogliere sufficienti informazioni per scrivere un’opera in tre volumi che ha chiamato La Bibbia del futuro (i volumi sono stati pubblicati nel 2005, 2007 e 2008). L’opera, disponibile ad oggi solo in russo ed in tedesco, è un documento di eccezionale importanza, strutturato come una rivelazione profetica sul futuro dell’umanità e sul modo per ritrovare il cammino dell’armonia con il Creatore. “E ci fu allora mostrata una pagina del libro che giaceva sul tavolo di fronte al Creatore e che prima nessuno aveva raccolto. E improvvisamente il libro era nelle mani di uno di noi” (La Bibbia del futuro).
I docenti dell’entourage di Petrov dicono che Arepjev si stia preparando ad insegnare nuovamente a livello internazionale e che il suo insegnamento sarà in grado di mostrare le convergenze del lavoro di Grabovoi e Petrov. Nell’attesa cercheremo di pubblicare la sua trilogia in italiano, in modo che sia possibile anche a noi conoscere meglio il pensiero di questa affascinante figura di profeta contemporaneo.
Cercheremo di pubblicare la trilogia di Arepyev in che modo concretamente?