All’inizio dei tempi c’era solo il buio e il silenzio, poi la luce di Dio creò la vita in ogni angolo dell’universo… Arricchite dalla rilassante e benefica colonna sonora denominata I Suoni Curativi dei Popoli di Dio dal profumo etnico-ambient, composta e arrangiata dal musicista wellness Rino Capitanata insieme a virtuosi strumentisti e vocalist tibetani, induisti, nativi americani, aborigeni, islamici, cinesi, africani e irlandesi come Llama Gorkha, Deva Raja, Sri Hariprasad Shastry, Ravin, Man-Keung, Gregorian, Tibet Llama’s, Sharon McCormack, Timur Say, Hearth of Earth & Maalix, ChoChokpi e Cha’tima, le tredici storie di God’s Light ambientate in epoche e culture differenti di Madre Terra ripercorrono con dovizia di riferimenti storici e spirituali autentici dell’epoca il percorso di ogni popolo del nostro pianeta alla ricerca del trascendente. Eccezion fatta per Liu Bang, imperatore cinese della dinastia Han, Papa Gregorio Magno e il tenente-colonnello David Collins, responsabile del campo di detenzione di Hobart in Tasmania, i protagonisti sono immaginari. Al contrario la datazione storica, l’humus sociopolitico e religioso, le citazioni di costumi ed eventi (come ad esempio il ritrovamento della statua di quarzo azzurro da parte dell’archeologo Pino Rushmann dell’Antiquities Council for Indian Preservation nella grotta sacra del Tempio del Bove e l’analisi criptica del glottologo Pat Willson pubblicate in India dal quotidiano Bangalore Chronicle il 15 novembe 1875) sono reali al pari dei riferimenti teologici, i ministri di culto, le feste e le leggende pagane, gli strumenti musicali, le messi agricole e la flora/fauna, il clima atmosferico, il nome dei territori, dei laghi, delle città, dei deserti, dei passi montani e l’altitudine dei giganti di pietra della Terra.

Le denominazioni divinatorie tratte dai testi sacri delle varie culture sono riportate nella lingua originale dell’epoca. Ogni termine antico, parola arcaica o frase di uso non comune ha la sua traduzione fra parentesi. In questo audiolibro, l’Essere Supremo ha molti nomi, ma una sola Essenza. Partendo dal concetto che tutti gli abitanti dell’universo sono stati creati dall’Essere Supremo, la storia d’apertura La genesi dell’OM – Hatharious, Pleaidi, costellazione del Toro, data ignota é ambientata su di un pianeta lontano in epoche davvero remote e i due racconti dedicati al popolo aborigeno australiano (Alba aborigena dai due soli: i naufraghi dell’universo – Deserto nord occidentale, Australia, 80 a.c.) e alla misteriosa tribù pellirossa degli Hopi in Arizona (La profezia degli Hopi – Mesa Verde, Arizona, 1640 d.c.) contengono riferimenti e contatti con culture extraterrestri. Il concetto della reincarnazione dell’anima appare in veste del tutto manifesta nella cultura millenaria dell’India più recente sottoposta al giogo della dominazione britannica (La statua di quarzo azzurro – Bangalore, India, 1882 d.c.) e nel finale a sorpresa del libro (L’incontro con la Luce). God’s Light è un work-in-progress che parte dal big-bang e testimonia l’evoluzione della vita stessa.

Dal macrocosmo al microcosmo di ogni cultura e fede religiosa del nostro pianeta, le 112 pagine del libro sviluppano in rigorosa cronologia degli eventi una narrativa essenziale che parte dal 600 a.c. (Srikant giovane bramino) visitando il Tibet (Kancha Sherpa sul tetto del mondo – Valle del Khumbu, Himalaya, 280 a.c.), la Cina imperiale (La “Luce”’che tutto conosce e tutto vede – Chang’an, 202 a.c.), la nascita del canto gregoriano (Il bisbiglio della bianca colomba – Convento del Celio, Roma, 590 d.c.) sino a lambire i confini del mondo pagano dei Celti (La magica pozione del druido – Contea di Kerry, Munster, Irlanda, 610 a.c.), la fede islamica (La ricerca mistica del Sufi Tābiʿūn – Cappadocia, Anatolia meridionale, Turchia 784 d.c.) e il culto degli antenati dei griot africani (Il dubbio dello sciamano – Tsoukura, Kenya, 1548 d.c.). L’introduzione del libro Artisti famosi alla ricerca di Dio è una chiave d’approccio per stimolare le nuove generazioni alla lettura e alla comprensione dell’opera. Chiunque abbia vissuto in prima persona il misticismo insito nella musica rock e jazz degli Anni Sessanta e Settanta, ha subito il fascino di testimonial eccellenti come George Harrison, Carlos “Devadip” Santana e John McLaughlin discepoli del guru indiano Sri Chinmoy o John Coltrane e sua moglie Alice, devota al Sathya Sai Baba. Dalla conversione ebraica di Dylan allo spoglio dei beni di Cat Stevens novello Siddharta, la storia musicale degli ultimi 50 anni ha registrato centinaia di clamorose “folgorazioni” rendendo popolari anche in occidente il fenomeno dei Jesus-Freak e dei Children’s Of God spesso associati alla frangia hippie-freak californiana del New Christian Reborn, la fede persiana Bahai, l’indonesiana Subud o il movimento induista del Maharishi Yogi e dei “saniasi” nati nella comunità di Poona fondata in India dal Maestro Osho. Personalmente mi piace definire God’s Light/ I Suoni Curativi dei Popoli di Dio una esperienza unica e rivoluzionaria, mai fine a se stessa.
Per saperne di più:
https://www.rinocapitanata.com/
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