Abbiamo visto in altri articoli che una componente essenziale del nostro destino finanziario dipende dal nostro rapporto con il denaro: questo è il principio cardine su cui ciascuno fonda il proprio benessere economico futuro. Si tratta di una condizione necessaria, ma non sufficiente per raggiungere un tenore di vita gratificante. Infatti, è necessario adottare dei comportamenti e delle abitudini che ci permettono nel tempo di accrescere con costanza il nostro cosiddetto gruzzolo, senza sacrificare i desideri più validi e importanti per la nostra vita.
Questi comportamenti ed abitudini rappresentano ciò che differenzia le persone ricche da quelle povere o del ceto medio e possono essere riassunti in due semplici ma potentissime parole: “intelligenza finanziaria”. Ma quali sono questi comportamenti e quali sono queste abitudini?
Prima di entrare nel vivo dell’argomento, vorrei definire cosa intendo per “intelligenza finanziaria”, ovvero la capacità di far crescere e fruttare nel modo più redditizio le proprie risorse economiche e finanziarie. Una persona può essere intuitiva, dotata di elevate capacità intellettive e di analisi, tuttavia può essere carente dal punto di vista finanziario. Ecco perché al mondo ci sono individui estremamente perspicaci ed istruiti, ma che purtroppo sono completamente “al verde”.
Sette consigli fondamentali
Veniamo ora, come precedentemente promesso, ai comportamenti e alle abitudini che contraddistinguono i soggetti dotati di intelligenza finanziaria.
1) Desiderare veramente e con tutto il proprio cuore la ricchezza e un tenore di vita migliore. Se siete quel tipo di persona che non ha alcun interesse relativamente all’argomento denaro e ricchezza e che si sente realizzata già così com’è, questo discorso risulterà completamente inutile e magari anche noioso. Possedere questa attitudine rende ciascuno attento e ricettivo a tutte le opportunità che il mondo ci offre quotidianamente e che spesso ignoriamo, il più delle volte per diffidenza oppure per disinteresse o perché ritenute irraggiungibili e destinate ad altri.
2) Verificare accuratamente da dove arrivano i propri soldi e dove vanno a finire e la resa finanziaria del proprio tempo. Vi potreste accorgere, con vostra sorpresa, che attività che ritenete molto redditizie non lo sono affatto e, viceversa, notarne altre, magari ritenute secondarie, che, se organizzate adeguatamente e coltivate, rendono tantissimo.
3) Un’attitudine che tutte le persone ricche possiedono nel loro DNA (esiste un’estesa letteratura su questo argomento, vi consiglio di cercare su Internet e digitare “ricchezza” o “mente milionaria”), è quella di mettere sempre e, ripeto sempre, via una parte di tutto ciò che guadagnano. Ebbene, sembra una banalità, ma non lo è affatto! Provate a pensare alle mille volte che in un mese vi siete detti: “Questo mese mi piacerebbe metter via qualcosa, però ci sono le vacanze…”. Oppure: “Stavolta, qualcosa lo risparmierei volentieri, ma questo mese, ho l’asilo di mio figlio, l’assicurazione dell’auto, le bollette”.
Credetemi: i ricchi se ne fregano di tutti questi alibi! Lo fanno e basta! S’impongono con ferrea autodisciplina di mettere via anche una piccolissima parte del loro guadagno, ma lo fanno sempre e comunque. Ho conosciuto persone così determinate che mettevano via piccole quantità di denaro che provenivano direttamente da debiti; per loro, è stato il primo, forse più importante passo per liberarsene; e ci sono riusciti.
4) Un quarto consiglio è quello di cercare costantemente e instancabilmente attività che producano un reddito extra e anche tutte le possibili soluzioni per risparmiare denaro (ad es. sfruttare le promozioni proposte per un prodotto, sfruttare i saldi, i mercatini dell’usato, ecc.).
Quanto al primo aspetto, consiglio vivamente di rivolgersi ad attività che catturano una propria passione o un vivo interesse personale, soprattutto per chi svolge un lavoro dipendente, magari mal pagato, funziona anche da valvola di ossigeno e spinta di energia vitale.
5) L’abitudine di cui parlo in questo punto è sicuramente una delle più difficili in assoluto da mettere in pratica, ma, se la farete rientrare in una delle vostre attività abituali, vi farà fare passi da gigante: si tratta della dettagliata pianificazione di un budget annuale, mensile, settimanale e giornaliero. In questo modo, sarete sempre in grado di tenere sotto controllo le vostre scelte finanziarie e, cosa importantissima, avrete ottenuto una vostra vera e propria fotografia dello schema che avrete costruito con il punto 2) e che vi permetterà di applicarlo o di effettuarne le opportune correzioni.
6) Un penultimo comportamento, che aiuta ogni individuo volonteroso a crescere e ad arricchirsi, è lo studio e l’approfondimento delle varie modalità con cui investire il proprio denaro. I ricchi adottano questa abitudine come una normale attività da inserire nella loro vita quotidiana. Non crediate che siano dei grandi “scienziati” della Finanza, anzi, il più delle volte non lo sono affatto. Hanno imparato però a leggere e a interpretare i numeri e a fare molto bene i loro calcoli. Si occupano semplicemente del proprio denaro, dove metterlo e come utilizzarlo e quando non sono in grado di farlo autonomamente, per mancanza di tempo o di competenze, si rivolgono ad esperti del settore con buone referenze, per farsi seguire e consigliare. Ciò che mi preme sottolineare, comunque, è che dedicano attenzione e tempo al loro denaro e non lo trascurano mai. Quando parlo con la gente comune, mi accorgo di un delicato aspetto su cui riflettere e, cioè, che molte persone passano un sacco di tempo della loro vita a lavorare come muli rincorrendo continuamente i soldi, ma non dedicano mai tempo al loro mantenimento e alla loro crescita. E’ come avere un lavandino con il rubinetto aperto e tenere il tappo dello scarico sollevato. Posso aprire anche al massimo la leva dell’acqua, ma, finché il lavandino non viene chiuso, prima o poi, l’acqua se se andrà e se il rubinetto, per qualche ragione, dovesse chiudersi, l’acqua andrà via del tutto. Quindi, leggete, informatevi, chiedete a chi è esperto e con buone credenziali: non al primo “esperto” che incontrate o all’amico, salvo che si tratti di un professionista riconosciuto e referenziato.
7) L’ultimo step, condiviso da tutte le persone ricche e la cui spiegazione viene data solamente a livello energetico e spirituale e non materiale, è quello di restituire sempre parte del proprio denaro all’ambiente in cui viviamo. Non dimentichiamo mai questo aspetto, perché esprime, anche a livello finanziario, l’essenza della legge universale del “dare e del ricevere”. Per adottare questa bellissima abitudine, non è necessario essere per forza ricchi: è sufficiente condividere con il prossimo anche pochi centesimi di euro. E’ il principio che conta, non l’importo.
Bene, queste abitudini, nel loro complesso, rappresentano il nocciolo, il seme dell’intelligenza finanziaria. Intendiamoci bene: diventare ricchi non è affatto facile come, altrettanto, non lo è rimanere tali quando lo si è già. E’ vero, tuttavia, che non è neanche impossibile, dotandosi di coraggio, determinazione e coltivando e affinando progressivamente la propria intelligenza finanziaria, visto che nel mondo, di persone ricche, se ne contano alcuni milioni (solo negli USA se ne contano 3.500.000). Comprendo perfettamente che un solo articolo non ha la presunzione di spiegare tutto quello che un lettore desidera sapere, tuttavia il mio intento è quello di fornire utili e concreti spunti di riflessione su cui ragionare con calma, concetti che ciascuno di noi può approfondire quando e come vuole, abitudini che sono frutto dell’esperienza e del modo di agire e comportarsi di tutti coloro che di denaro ne hanno ottenuto tanto nella loro vita.
Per saperne di più:
George Clason L’uomo più ricco di Babilonia (Ed. Gribaudi).
Robert Kyiosaky Padre ricco, padre povero (Ed. Gribaudi).
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