La via del Matto

Alla scoperta della Torino magica nel romanzo esoterico di Giulia Graglia

di Giorgio Cozzi. Tre vicende appassionanti, intrise di mistero e spiritualità, si intrecciano in epoche diverse.

“Le vie del Signore sono infinite” si sa e si racconta, con esempi illuminanti. Una via particolare e straordinaria è descritta mirabilmente ne La via del Matto, una storia articolata in tre epoche, in cui vicende appassionanti, intrise di mistero e spiritualità, si dipanano alla ricerca di una scoperta che alla fine arriva traguardando la magia di una città, Torino, che ha sempre manifestato influssi esoterici.

Un percorso animato da personaggi simbolici ispirati, ognuno a modo proprio, da conoscenze e comportamenti aperti a valori di spiritualità e ad essenze che vanno oltre la vita materiale.

Una ricerca antica che dalle vicende della seconda guerra mondiale e dalla lotta partigiana si tramanda come se una guida angelica facilitasse, tra mille peripezie, il passaggio di testimone, incontrando persone che ne alimentano le possibilità di essere proseguita sino alla conquista finale.

La via che porta alla conoscenza

Giulia Graglia, regista di documentari, video blogger, sommelier.

Così un’autrice di eccellenza ha raccolto nel tempo messaggi progressivi che hanno dato vita alla via che porta alla conoscenza e al riconoscimento di luoghi e situazioni che solo un pensiero esoterico collegano fra di loro.

Giulia Graglia è stata scelta per raccogliere messaggi dall’Oltre e, senza sapere come la storia che stava elaborando sarebbe andata a finire, ha sentito con la sensibilità e la creatività artistica che la contraddistinguono, il fluire di indizi che man mano si arricchivano di coincidenze con fatti e luoghi che le venivano incontro.

Ad ogni punto di arresto accadevano situazioni che disegnavano il percorso che intimamente sentiva formarsi dentro di sé, ispirata da forze celesti che la guidavano in un viaggio di scoperta che alcuni siti “magici” di Torino o le corrispondenze storiche confermavano.

Un percorso iniziatico
Nostradamus e l’iscrizione ritrovata nella Domus Morozzo rispondevano a ispirazioni ricevute; i collegamenti tra punti energetici che lei “sentiva” e dove riceveva messaggi davano luogo, una volta collegati fra loro a una stella a 5 punte; leggende esoteriche si materializzavano, arrivando a comporre via via un disegno antico ed eterno di spiritualità tramandata. Una storia di pochi eletti che indagano sul futuro dell’uomo attraverso saperi occulti.

La soluzione non poteva che essere a Torino, dove l’asse portante tocca la città magica per poi proseguire il percorso che collega i luoghi sacri con una linea retta continua e perfetta.
È un percorso conosciuto come la Linea di Michele, in onore dell’Arcangelo; ma c’è anche un’altra via, quella iniziatica, meglio nota come La Via del Matto, che è diventato anche il titolo del libro. Titolo apparso in modo originale e straordinario, così come il messaggio ricevuto di editarlo personalmente.

Torino è sempre stata una città in cui la magia ha preso piede, sia nei suoi aspetti di elevazione (magia bianca dovuta al triangolo con Lione e Praga) che in quelli più speculativi (magia nera attribuita al triangolo con Londra e San Francisco). Ne sapeva qualcosa Giuditta Dembeck, recentemente scomparsa, che tanto ha lavorato in vita per liberare la città dalle influenze nefaste. Dunque il punto di arrivo e di ripartenza sarà la Gran Madre, edificio enigmatico da sempre, costruito su un antico luogo di culto pagano, con simbologie ermetiche e una statua, la Fede,  senza pupille con in mano una coppa che potrebbe raffigurare il Santo Graal.

L’enigmatica figura del Matto

Il Matto, il Tarocco n. 0 (o 22) degli Arcani Maggiori.

Giulia Graglia è sempre stata affascinata dallo straordinario (potremmo dire dal paranormale), ha avuto diverse esperienze sensitive, ha da sempre un collegamento speciale con Rol, di cui condivide la matrice torinese, è sempre stata legata in modi anche imprevisti con la città di Torino e sicuramente ha una vocazione spiritualista.

Avevo avuto diversi momenti di confronto con lei e mi era sempre apparsa come una sensitiva dotata senz’altro di sensibilità speciali, con una vita caratterizzata da eventi e coincidenze difficilmente attribuibili al caso. Non ho avuto occasione di sperimentarla, ma mai dire mai.

Il titolo del libro è un richiamo a una figura dei Tarocchi, elemento che Giulia conosce bene, che in chiave esoterica ha significati più alti rispetto a quelli comuni attribuiti a tale carta. Rappresenta l’autoiniziazione e indica anticonformismo, il non curarsi di sé e dell’effetto sugli altri, avendo la conoscenza interiore che preserva e concede solo a chi è pronto a ricevere; è la fine e l’inizio di un modo di essere e di esistere.

In realtà il titolo del libro è anche altro, è proprio la via che storicamente porta al luogo sacro attraversato dalla linea di Michele, che dall’Irlanda traccia in modo retto (metafora?) un percorso che giunge in Terra Santa.

Una visita alla Sacra di san Michele

Sacra di San Michele, foto di Pixabay.

Sensibilizzato dalla lettura del romanzo mi sono recato in alcuni dei posti speciali che Giulia ha incontrato nel suo percorso e ho avvertito vibrazioni positive che mi hanno fatto toccare con mano come quei luoghi siano intrisi di “energia” e come essa trasmetta sensazioni uniche, che entrano in profondità e fanno riflettere, forse elevare a consapevolezze superiori. Una visita alla Sacra di San Michele, il famoso castello del film In nome della Rosa di Umberto Eco, dove si sente palpitare qualcosa dentro, come se fosse possibile collegarsi con una dimensione universale. Ci ritornerò e mi piacerebbe fare qualche esperimento che in una domenica di folla è stato impossibile tentare.
C’è da chiedersi come mai tanta gente sente il richiamo di un posto così bello e così sacro. I messaggi arrivano a chi si mette in ascolto, con il cuore puro e forse l’approccio scientifico deve cedere il passo alla meditazione, alla disponibilità, all’umiltà perché la consapevolezza si apra a nuovi modi di vivere e di viversi.

Queste riflessioni e questi spunti, Giulia ci ha personalmente raccontato in alcune conferenze a Milano,  in AISM (Associazione Italiana Scientifica di Metapsichica) e in AIRSE (Accademia Innovazione Rigenerazione Sociale Europea) dove ha coinvolto i partecipanti alla sua vicenda spirituale, romanzata, o forse no, dove tra le righe si intuisce l’impegno a creare un futuro in cui il cambiamento che avverrà, sia più accettabile e foriero di luce e umanità.

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Presidente AISM (Associazione Italiana Scientifica di Metapsichica), sociologo e psicologo, coach e trainer. Ricercatore psichico, studia i fenomeni paranormali, i sensitivi, la medianità. Ha pubblicato libri di management e di parapsicologia (“Con gli occhi dell’anima” e “Dimensione Venia”, entrambi Golem libri e "Il fatto QP" con Amazon). Mail: cogios12@yahoo.it