di Manuela Pompas. Si è celebrato nella comunità di Ananda Assisi l’anniversario del discepolato di swami Kriyananda.
Ricordo con affetto Swami Kriyananda, dal quale sono stata invitata un paio di volte a Milano in occasione della festa per il suo compleanno. Per me non era un Maestro, come invece Yogananda, ma il discepolo perfetto, che aveva dedicato la sua vita al Maestro e alla vita spirituale. Quello che trasmetteva nei suoi discorsi, con la sua presenza, era proprio questo: la fede nel divino, nei Maestri, nel cammino spirituale. Cercava di essere disponibile, aperto, accogliente. Nella sua vita aveva avuto anche momenti difficili, ma li aveva superati trovando la forza nella fede.


E in onore di Yogananda, durante la sua vita, aveva fondato in giro per il mondo alcuni centri spirituali.
In Italia se ne trova uno bellissimo a 15 chilometri sopra Assisi, Ananda Assisi, dove sono stata tante volte, perchè lì si respira un’aria di pace, di gioia, di serenità. Si ha il senso di essere a casa, in famiglia, si viene accolti con trasporto, mai forzato. Tra l’altro si mangia benissimo, cibo vegetariano spesso coltivato dalla comunità stessa.
E soprattutto non è una setta ma una comunità, non c’è mai nessuna forzatura da parte dei residenti, non ci si deve certo convertire a niente. Se uno vuole seguire uno dei corsi organizzati lo può fare, se vuole leggere o meditare da solo, o nel bellissimo tempio o in un prato è assolutamente libero.
Festa per ricordare il discepolato di Kriyananda
E qui il 12 settembre scorso è stato celebrato l’anniversario del discepolato di Kriyananda.
Riporto la notizia che mi è arrivata e che si trova anche nel loro sito e su Facebook.
Era il 12 settembre 1948 quando Yogananda e Swami si sono scambiati quel divino “sì”. Era un sì colmo di amore puro: all’inizio era l’amore del Maestro, che disse: «Ti dò il mio amore incondizionato». In seguito chiese a Swami: «Mi darai il tuo amore incondizionato?». La risposta di Swami era chiara e innegabile: «Sì».
Quel celeste “sì” ha avuto una ripercussione su tutta la sua vita e riverbera ancora oggi nella vita ad Ananda, perché l’ha fatta nascere e la sostiene. Ananda è in verità una continuazione di quel divino “sì”, scambiato 74 anni fa.
Il discepolato di Swami Kriyananda continua a vivere in tutti noi, perché anche noi offriamo un sincero “sì” al Maestro.
E Yogananda lo offre a noi, con tutto il suo amore cosmico. Il discepolato è proprio questo: un “sì” d’amore tra Guru e discepolo che porta a Dio.
Quando in un matrimonio la coppia dice “sì” uno all’altro, è un momento carico di emozioni e di significato per la vita di entrambi. Il “sì” del discepolato ha però una rilevanza infinitamente più grande e profonda: fa aprire una porta verso Dio, verso la libertà, verso la felicità celeste.
Per saperne di più:
Sito di Ananda Assisi
Intervista a Kriyananda sulla Bagavah Gita
Film The answer su Kriyananda
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