di Paolo Venturucci. Per stare bene occorre sciogliere i blocchi emotivi generati dalla mancanza d’amore.
Per capire cos’è la malattia, dobbiamo fare un passo indietro e capire cos’è lo stato di salute. È indiscusso che siamo anima e corpo. L’anima è un campo emotivo, conosicuta anche come psiche, corpo causale, corpo astrale, e altro.
Non è visibile all’occhio fisico, se non con la visione extrasensoriale conosciuta come terzo occhio. Né tantomeno può essere considerata con la sola ragione, costituita dal piano mentale delle idee e dei pensieri.
La natura di questo incredibile corpo è formata da emozioni, sensazioni, sentimenti e di conseguenza non si può altro che “sentire”. Difatti, un’emozione non la pensi né la vedi, ma la senti.. Un detto calzante postula che “tu non hai un anima, ma tu sei l’anima”.
L’anima, un corpo di luce

Fin dall’utero materno il corpo astrale del feto si carica di emozioni: se la madre è serena, il bimbo è sereno, se la madre è agitata, lo è anche il bimbo.
Il corpo astrale inizia così ad assorbire gli stati emotivi sia positivi che negativi. Nell’infanzia lo fa con altre emozioni che derivano fondamentalmente dal padre e dai parenti, in particolare dai più stretti come i nonni.
Presa sotto un altro punto di vista, l’anima è anche un corpo di luce, sebbene resta invisibile. Questa luce è amore puro, incontaminato, gioia e pace infinita. L’anima anima il corpo, gli dà vita, lo mantiene sano e longevo, tanto che quando lo lascia, questo se ne va, si decompone.
Le emozioni positive mantengano l’anima nello stato di armonia, al contrario quelle negative nel tempo si cristallizzano, formano grumi emotivi che conosciamo come blocchi psichici. Lì la luce non passa più e le cellule del corpo, non ricevendo la vita, impazziscono, si ammalano, muoiono o sono attaccate da elementi aggressivi, come batteri, virus, bacilli.
Origine e causa della malattia
Fintanto vi è amore, il corpo si mantiene sano. La malattia insorge quando, al contrario, una parte del corpo non è più amata, lì si genera la disarmonia e subentra la disfunzione. La causa è il blocco emotivo, l’effetto è la malattia.
Se si cura l’effetto ma non la causa, la malattia diviene recidiva. Chiaramente questo processo è inconscio, poiché agisce ben sotto il limite della coscienza. Una specie di iceberg in cui il conscio è la parte emergente e l’inconscio è quella sommersa.
Un esempio di quanto detto è quando, avendo due piante, una la si cura, le si parla, si ama, mentre all’altra si dà solo l’acqua in maniera anaffettiva, senza provare emozione; nel tempo la prima cresce rigogliosa, l’altra si secca e muore.
Come sciogliere i blocchi emotivi

Ecco cos’è la malattia! Per guarire, si deve dunque agire sulla causa, sui blocchi emotivi, per scioglierli in modo che la luce torni a scorrere e le cellule possano rigenerarsi, tornare in armonia e salute.
Questa operazione non richiede l’intervento del corpo né della mente, ma solo delle emozioni che devono essere sentite per così essere dissolte… come neve al sole. Tolta la causa, l’effetto sparisce!
Il passo successivo è sapere sciogliere le emozioni in un processo che si chiama catarsi. Questa non è la presa di coscienza della causa, ma l’abreazione, ossia la liberazione dello stato emotivo bloccato.
La catarsi ha due tipologie: quella col pianto, che richiede un pianto liberatorio, e la catarsi senza pianto, la più rara e difficile da raggiungere, che non richiede il pianto, ma l’azione diretta del chakra del cuore, il centro cardiaco spirituale.
L’unico inconveniente della catarsi col pianto è che possa agire sull’effetto invece che sulla causa, che preclude il rigenerarsi dell’effetto, dunque della malattia, mentre la catarsi senza pianto è definitiva poichè agisce solo sulla causa.
La Via Umida e la Via Secca dell’Alchimia

Una curiosità. In Alchimia la catarsi col pianto si chiama Via Umida, mentre senza pianto è la Via Secca, la Via dei Santi poiché estremamente difficile da raggiungere. Il chakra del cuore è l’Atanor, il crogiuolo dove si trasmuta il piombo, le emozioni negative, in oro, le emozioni positive.
Nella trasmutazione si passa dal senso di pesantezza e oppressione, che si avvertono sul petto, a uno stato di liberazione e pace. Un simbolo è anche il Sacro Cuore. È posto nel centro del petto e dietro vi è un alone luminoso; entrambi rappresentano il chakra del cuore, mentre le spine sono le emozioni negative che “bucano” il cuore impedendone l’espansione e l’amore. Il fuoco all’apice è l’Atanor al cui interno arde la croce, ossia le sofferenze da bruciare.
Foto di copertina di Peace,love,happiness da Pixabay
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