di Chiara Lops. La doula è una madre al servizio di altre madri per seguire le donne nel periodo della gravidanza.

Mi chiamo Chiara e di mestiere “faccio” la doula, anche se fare, per noi doule, è una parola un po’ strana. Più che altro, noi doule stiamo, e soprattutto siamo: siamo acqua per cullare, siamo fuoco per scaldare, siamo aria per donare energia e siamo terra per contenere.
Il nostro ruolo è quello di stare accanto alle madri e future madri in uno dei momenti più delicati, importanti e a mio parere svalutati della vita di noi donne: sto parlando della gravidanza, sin dalle sue prime fasi, del parto e del periodo del post parto.
Il centro attorno al quale ruota tutto il nostro lavoro è la donna: siamo formate per ascoltarla, accompagnarla e starle accanto mentre esplora se stessa nel suo essere madre, mentre impara a conoscere il suo bambino (e si riscopre bambina a sua volta), e mentre ri-conosce il suo corpo e il suo spirito in forme nuove.
Spesso le teniamo la mano quando, per trovare la sua forza e il suo coraggio, deve addentrarsi nella sua personale foresta buia, fatta di storie familiari, paure e difficoltà del quotidiano; e le siamo infine testimoni quando ne esce dall’altra parte più consapevole, sicura e salda nelle proprie capacità di prendersi cura di una nuova vita.
Non insegniamo nulla, perché semplicemente sappiamo che una mamma alla quale viene dato il giusto spazio e il giusto sostegno, troverà da sola la sua strada, unica e personale.
Perchè si decide di essere doula?

Ognuna di noi ha la propria storia e la propria risposta a questa domanda.
Vi racconto un pezzetto della mia. Come spesso mi accade, ho la sensazione di non aver scelto nulla: sono convinta che a scegliere per me siano state la mia anima e quella del mio bambino, Alessandro, che oggi ha 11 anni.
Alessandro è nato in acqua, in un ospedale cinese della città di Hangzhou, nel mese di maggio del 2011. Il suo arrivo su questa Terra è stato amorevole e rispettoso. Ed è stato lui a decidere quale fosse il momento giusto e quali le persone giuste dalle quali farsi accogliere: è stato “acchiappato in acqua” (mia fantasiosa traduzione dell’espressione inglese to catch in the water) da una meravigliosa ostetrica americana, che fino a poche ore prima non conoscevo e dalla quale sono stata guidata passo dopo passo.
Considerato che fino alla mattina stessa del giorno in cui ci siamo incontrate ero ricoverata in un altro ospedale dove mi avevano già assicurato una nascita con parto cesareo, incontrarla sul mio cammino è stato molto più che un caso: quasi 48 ore dopo il nostro primo incontro, alla fine di questa avventura, Alessandro è stato registrato come il primo bambino a nascere in acqua nella città di Hangzhou; e negli annali cittadini non si ricordano bambini più grossi nati con parto vaginale spontaneo. Insomma, è andato tutto diversamente da come era stato pianificato, ed esattamente come doveva andare.
Le paure del post parto: “Da sola non ce la faccio!”

Fu la mia ostetrica Sandy, qualche mese dopo la nascita, a parlarmi per la prima volta delle doule e a suggerirmi di approfondire l’argomento.
Naturalmente, come ogni madre sa, la nascita è solo un inizio, e se il parto è stato il mio personale picco, il post parto è stato il mio abisso, e solamente grazie ad entrambe queste esperienze ho capito quale enorme differenza può fare per una mamma il fatto di non essere e di non sapersi sola.
Ricordo un momento in particolare, alla fine di una delle visite della mia ostetrica, quando pensai: “non andare via, perché senza di te non penso di farcela”. Ovviamente non era vero, ma questa sensazione la ricordo bene, la riconosco, la comprendo e la custodisco, quando mi capita di incrociarla negli sguardi di alcune mamme.
Credo nella forza e nelle capacità di ciascuna madre e so che la nascita, il post parto e la maternità possono essere un’esperienza estremamente potente e trasformativa nella vita di una donna, del suo bambino e anche del partner: e lo sono ancora di più se accompagnati nell’accoglienza, nel rispetto e nell’ascolto.
Ed è per questo che ho deciso di dedicare la mia presenza, il mio cuore e le mie braccia ad altre mamme, affinché questa nostra umanità possa rifiorire, una nascita alla volta. Essere testimone della grandezza e della potenza di noi donne è un dono, e come doula credo che uno dei miei compiti più importanti sia quello di farmi specchio, affinché le mamme che accompagno possano vedersi come le vedo io: belle, capaci, competenti… in una parola, intere.
Ma cosa fanno, esattamente, le doule?

Una doula è una donna che sa “far da madre alla madre”. Come una mamma che sostiene ed accompagna, guida e contiene, noi doule con morbidezza e la giusta dose di leggerezza lavoriamo dietro le quinte affinché le madri possano sentirsi accolte e sostenute nel loro divenire costante, che si esprime in ogni piccolo momento del quotidiano.
Il lavoro può variare molto a seconda del momento in cui incontriamo la mamma.
In gravidanza, possiamo dedicarle un massaggio rilassante, affrontare insieme aspettative e timori, preparare la cameretta del nascituro o semplicemente uscire per una passeggiata.
Durante il parto, quando ci è possibile essere accanto alla coppia, noi doule possiamo essere di sostegno alla madre ma anche al partner, fornendo incoraggiamento, supporto fisico ed emotivo e facilitando un dialogo costruttivo tra la coppia e il personale sanitario che l’assiste, non perdendo mai di vista i bisogni e le richieste della madre.
Una volta tornati a casa, ci dedichiamo alla mamma nei modi e nei tempi che il cuore e l’ascolto ci suggeriscono: si può trattare di preparare un pasto nutriente per una donna che da giorni mangia (se mangia!) tonno e mais in scatola, oppure occuparsi del bambino mentre lei si fa una doccia, o ancora portare i figli più grandi a giocare al parco mentre mamma e piccolo riposano.
Le doule sono bravissime nel fare rete

Conosciamo il nostro territorio e i servizi che vengono offerti, perciò possiamo aiutare la mamma e la coppia a mettersi in contatto con altri professionisti (ostetriche, personale medico e psicologi, consulenti dell’allattamento, consulenti di babywearing), qualora venga espresso o captato un bisogno specifico che vada oltre le nostre competenze e l’ambito della nostra professione.
I modi in cui una doula può stare accanto ad una madre sono innumerevoli, quante sono le mamme con le quali lavoriamo, poiché non esiste una sola ricetta che vada bene per ognuna: ogni storia di maternità è unica e così è ogni accompagnamento da parte di una doula. Ciò che accomuna tutte noi è però la consapevolezza che quando le madri riescono a riprendere coscienza della propria potenza creativa e di accudimento, nonché del proprio istinto, il mondo comincia a guarire, un pezzettino alla volta.
Ci sono doule che operano su tutto il territorio nazionale, e già da diverso tempo sono nate scuole di formazione e una rete di doule che è costantemente al servizio della maternità, in tutte le sue forme ed espressioni.
Per saperne di più:
Chi desidera ricevere più informazioni su questa figura e trovare la doula più vicina, può consultare il sito di Mondo Doula, prima associazione professionale di doule in Italia, riconosciuta anche dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Si può seguire Mondo Doula anche sui social:
il sito: http://www.mondo-doula.it
Facebook: Mondo Doula
Instagram: @mondodoula
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