di Cristina Penco. Come liberarsi dagli agenti inquinanti della mente, per la salute e la felicità degli esseri umani e del pianeta.
Di solito, quando si parla di ecologia, ci si riferisce alla scienza che studia le relazioni tra esseri viventi e ambiente in cui vivono. In tempi recenti l’aggettivo “ecologico” è diventato sinonimo di sano, equilibrato, armonico, pulito.

Negli ultimi decenni, poi, nel dibattito pubblico e nell’agenda mediatica, si è andata sviluppandosi e affermandosi una profonda sensibilità verso l’ecosistema, in parallelo a una crescita di consapevolezza rispetto alle conseguenze relative ai cambiamenti climatici che stiamo già affrontando nel presente.
E con le quali, in prospettiva, dovremo fare sempre di più i conti in una escalation di danni ed effetti nocivi per l’essere umano e per la natura.
Lo ricorda il nuovo libro Ecologia interiore (Mondadori, 2022), scritto da Daniel Lumera e Immaculata De Vivo. Un volume che ci invita a fare un passo avanti, mostrando come l’origine delle trasformazioni climatiche globali vada ricercata e affrontata attraverso l’ecologia del nostro ambiente interiore.
Sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, inquinamento atmosferico e delle falde acquifere, scioglimento dei ghiacciai, estinzione delle specie, diminuzione della biodiversità: secondo quanto viene illustrato dai due esperti, si tratta di fenomeni provocati, a monte, da fattori esterni, ma anche da una causa comune interna, ovvero la mancanza di empatia verso gli altri.
Ed è quanto mai urgente prendere coscienza degli equilibri invisibili che interconnettono tutto il creato e rendono interdipendente ogni aspetto della vita.
Tutto è interconnesso
Avrete sentito parlare di “effetto farfalla”. “Il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo”, come si afferma nel film The Butterfly Effect.
Ma ricordiamo anche il monito di Galileo Galilei: “Non puoi cogliere un fiore senza turbare una stella”. Una tempesta di sabbia nel deserto del Sahara, insomma, è collegata al maltempo a New York. E, a loro volta, le intemperie influenzano l’umore, le emozioni, l’attività mentale e fisica, le scelte e i comportamenti di milioni di persone.
“Dalla savana alle metropoli, la qualità dei pensieri e gli stati interiori sono correlati ai cambiamenti atmosferici”, scrivono gli autori di Ecologia interiore. “Non c’è separazione, se non nella nostra mente, tra ambiente esterno e interno, tra intimità del nostro sentire e grandi trasformazioni della natura”.
E ancora: “Se vogliamo sopravvivere alle grandi trasformazioni climatiche del prossimo futuro, dobbiamo quindi comprenderne anche la radice interiore. È lì infatti che si generano gli agenti inquinanti responsabili dei maggiori squilibri del pianeta”.
Fonti rinnovabili fuori e dentro di noi
La nostra mente lascia segni ben impressi sul tessuto della realtà e sull’equilibrio dell’ambiente interno ed esterno. Per salvaguardare l’armonia di questi due ambiti, dobbiamo necessariamente sviluppare una forma mentis ecologica.
Sentiamo parlare di frequente di transizione energetica come passaggio verso un’economia e uno sviluppo sostenibile attraverso l’uso delle fonti rinnovabili (sole, vento, acqua, calore geotermico, biomassa…). Ma, al di là dell’ambiente esterno, lo sviluppo sostenibile prende le mosse dentro noi stessi, a partire da una piena consapevolezza e da un nuovo uso delle nostre “energie rinnovabili” interiori.

Avvisa, infatti, Lumera, nell’introduzione di Ecologia interiore: “Tra le mani hai un “libro-mondo” (come definito dal nostro editore) che racchiude in sé un’alternanza di molti generi letterari: un saggio, un romanzo, un manuale pratico, un’autobiografia…”.
E prosegue: “Seguendo questo approccio inclusivo di ricerca ho pensato di applicare le scienze naturali al nostro ambiente interiore, mostrando come i processi ecologici che coinvolgono gli ecosistemi siano gli stessi del mondo che abbiamo dentro, fatto di pensieri, idee, emozioni, stati d’animo, memorie, biologia e genetica.
La questione ambientale e climatica ha una radice interiore ed è anche, anzi, soprattutto lì, che va affrontata (…) I grandi venti che attraversano la biosfera o le gigantesche correnti che scorrono lente nelle profondità degli oceani non sono altro che una differente veste delle abissali maree umorali o dello scorrere degli stati di coscienza attraverso i paesaggi interiori”. L’invito esteso a tutti, dunque, è quello di prendersi cura del giardino della propria anima.
Bonifica le sfere della tua vita
La buona notizia è che esiste un modo per rendere salubre, ecocompatibile ed ecosostenibile il nostro ambiente interiore trasformando le tossicità in energie pulite, fonti d’armonia, salute, bellezza, equilibrio e benessere, anche durante i momenti più difficili.
Affetti, lavoro, vita sociale: ciò vale in ogni dimensione vitale. Seguendo un approccio di ricerca inclusivo che unisce antiche sapienze alle più recenti scoperte scientifiche, Lumera e De Vivo propongono un percorso multidisciplinare e innovativo. Grazie a suggerimenti pragmatici offerti da diversi esercizi presenti nel volume, vengono dati interessanti spunti per andare a “bonificare” – è proprio questo il verbo utilizzato significativamente, in linea con il contesto – i diversi aspetti della nostra esistenza. Ricadute positive? Il potenziamento del sistema immunitario, il miglioramento della qualità della vita, l’aumento della durata della stessa, ottenendo di liberarci da eventuali dipendenze e gestire al meglio la relazione con la malattia per chi la sta affrontando. Capitolo dopo capitolo, gli autori illustrano, secondo la loro visione, come si può imparare a guarire le ferite emotive e integrare il passato, coltivare relazioni affettive e sessuali sane e felici, trasformare la solitudine in una preziosa alleata, liberarsi dai pensieri tossici e creare una realtà prospera per sé stessi, gli altri e il pianeta. Sì, perché se noi abbiamo pensieri, emozioni, relazioni all’insegna della tossicità, e in linea con quello agiamo in modo nocivo, a essere a repentaglio non sono solo la nostra salute e il nostro benessere individuale, ma anche la sopravvivenza dell’intero ecosistema. Da lì si generano malattie, violenza e alterazioni ecologiche.
L’esempio delle relazioni tossiche

È utile una premessa. In un’ottica di consapevolezza – spiegano sempre Lumera e De Vivo – nelle relazioni tossiche non esiste una vittima e un carnefice, nè un colpevole: ognuno di noi crea le proprie relazioni, col proprio bagaglio personale di dipendenze, tossicità, manipolazioni, che vanno riconosciute, integrate e bonificate.
Il messaggio costruttivo che emerge da prospettive come quella illustrata dal libro Ecologia interiore è che la “tossicità”, ovvero “la dinamica energetica, emotiva, relazionale, mentale o esistenziale meno funzionale”, può essere sempre trasformata passando da inquinante interiore a risorsa naturale di sostenibilità, crescita, salute e benessere ad alto impatto “positivo”. Un rapporto disfunzionale può farci stare fermi in un limbo di inconsapevolezza, alimentando tossicità che hanno origine, in primis, nel nostro ambiente interiore.
Oppure – se siamo affiancati da professionisti competenti – possono diventare uno strumento di crescita. Partire da noi stessi, dunque, è una tappa imprescindibile in questo viaggio, per permettere che la sfera relazionale nelle nostre esistenze fiorisca in modo sano e prospero, mostrandosi come fonte d’amore, gioia e ispirazione, originata da uno stato di integrità e completezza. È così che si può arrivare alle cosiddette “relazioni nobili”, ecosostenibili, per un mondo interiore e un ambiente esteriore sani, in equilibrio e in armonia.
La foto di copertina è di Binja69 da Pixabay
Il libro
Autori: Daniel Lumera, Immaculata De Vivo
Titolo: Ecologia interiore. Come liberarsi da ciò che inquina la mente, il corpo e il pianeta per una vita sana e felice.
ISBN: 8804752246
Editore: Mondadori
Prezzo: 22,00€
Gli autori
Daniel Lumera, biologo naturalista, è docente e riferimento internazionale nell’area delle scienze del benessere, della qualità della vita e nella pratica della meditazione, che ha studiato e approfondito con Anthony Elenjimittam, discepolo diretto di Gandhi. È autore bestseller di La cura del perdono (Mondadori, 2016), coautore di Ventuno giorni per rinascere (Mondadori, 2018) e La via della leggerezza (Mondadori, 2019) e, insieme a Immaculata De Vivo, di Biologia della gentilezza (Mondadori, 2020) e La lezione della farfalla (Mondadori, 2021). È ideatore del metodo My Life Design®, il disegno consapevole della propria vita personale, professionale, sociale, e fondatore dell’Associazione My Life Design Onlus che declina il metodo in progetti ad alto impatto sociale, come la Giornata Internazionale del Perdono, che nelle ultime tre edizioni ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica italiana, e del Movimento Italia Gentile e della sua espressione internazionale, l’International Kindness Movement, volti a promuovere i valori della gentilezza, pace e cooperazione a livello globale.
Immaculata De Vivo è una scienziata di origini italiane, docente di Medicina alla Harvard Medical School e professoressa di Epidemiologia alla Harvard School of Public Health. È una delle massime esperte mondiali nel settore dell’epidemiologia molecolare e della genetica del cancro. Inoltre è esponente di spicco nello studio dei telomeri, l’orologio biologico del nostro organismo. I suoi studi, pubblicati dalle più prestigiose riviste scientifiche, sono stati citati da varie testate internazionali tra cui “The New York Times”, “Forbes” e la CNN. Con Daniel Lumera ha scritto Biologia della gentilezza (Mondadori, 2020) e La lezione della farfalla (Mondadori, 2021).
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