di Sonia Benassi. Due bambini raccontano il loro viaggio nell’aldilà, un “luogo” pieno di colori e di pace.
Carissimi, rieccoci presenti alla nostra rubrica nonostante il momento così difficile e duro per tutti. Vi lascio un piccolo messaggio del nostro caro amato Papa Karol Wojtyla. Nel frattempo vi abbraccio forte, Sonia.

“Mai come adesso ho visto tante nubi. Nubi sparse e basse che hanno il fine di annebbiare le vostre menti. Rimanete lucidi e tenete stretto il vostro credo interiore perché solamente così uscirete da questa guerra che vuole farvi diventare come sagome vuote appese a grucce di ferro. Credete nella vita, credete nell’amore e imparate ogni giorno dalla natura che continua a nascere imparate dal sole che ogni giorno continua a sorgere.
C’è sempre via di uscita anche quando ci si sente intrappolati nel labirinto più buio. Alzate gli occhi al cielo e respirate l’azzurro e ringraziate la terra che vi permetterà di nuovo di camminare a piedi nudi. Ognuno cosciente delle proprie scelte qualunque esse siano. Non gli uni contro gli altri ma uniti sempre anche nella diversità di pensiero con un unico scopo: la Vita”.
Ed ecco due delle vostre lettere a cui sono riuscita a rispondere.
Lettera al proprio figlio di 5 anni
Sonia buonasera, le scrivo sperando che lei riesca a leggere questa mia lettera. Grazie, Susy.
“Ciao piccolo angelo mio, sono la tua mamma. Sono passati 11 mesi da quando tu sei volato via e io e papà ancora non riusciamo a rendercene conto. Ti cerchiamo in ogni cosa, nei tuoi vestiti e nei tuoi giocattoli, ma questo ci butta ancora di più nella disperazione. Allora mi sono ritrovata a girovagare su internet e mi è arrivata Sonia, così mi sono detta: proviamo, e se tu ci guardi sicuramente farai in modo di arrivare a noi. Mi chiedo perché e mi chiedo perché tu, perché noi. È una domanda egoistica che non trova risposta. Ma forse tu riuscirai ad illuminarci un po’ e a farci capire che ancora vivi.
Ti amo e ti amerò sempre e spero che sarai tu ad accogliermi quando arriverò in quel mondo che adesso ti coccola e ti custodisce. Ti amo amore mio. La tua mamma.”
“Sonia ciao. Sono un bimbo di 5 anni e sono un bambino felice. Mamma sono felice. Sono libero, cammino e parlo.
Non sono più imprigionato e schiavo di un corpo che non era il mio. Un corpo che mi stava facendo tanto soffrire e che mi causava tanti dolori. Mi sono addormentato ascoltando le vostre parole e senza paura ho attraversato questo ponte di arcobaleno. Non è un’invenzione ma è proprio così. Un arcobaleno!
Ho visto subito nonno Gianni, era più giovane di come lo vedevo nelle fotografie a casa ma ci siamo riconosciuti e lui mi ha preso per mano e mi ha fatto conoscere tanti bambini come me. Siamo in tanti e ogni mamma si chiede perché proprio lui, ma non esiste una risposta precisa. Lo sai e basta. E quando arrivi qua capisci tutto e tutto è chiaro. Non ho avuto paura di niente e non ho bisogno di niente se non del fatto che voi mi pensiate sano e libero. Regalate i miei giocattoli e i miei vestiti, ci sono tanti bambini che vorrebbero giocarci o indossare vestiti che magari non hanno. Fate gesti d’amore pensando che sia io a farli e così solo così riuscirete piano piano a dare un senso a tutto. Il dolore non passerà ma si trasformerà in qualcosa di grande ed utile. Sono grande adesso!”
“Qui è un mondo pieno di colori”
Buonasera, ho perso mio marito Vincenzo 3 mesi e mezzo fa e mi stanno accadendo cose strane. Vorrei chiedere a lui se in un qualche modo sta cercando di farsi sentire da me.
Grazie, Enrica.
“Vincenzo, mi manchi come l’aria. Te ne sei andato 3 mesi fa uscendo dalla porta e sorridendo e non sei mai tornato a casa. Tutto è successo improvvisamente, non mi do pace perché eri solo e non so se hai sofferto e te ne sei accorto. Sarebbero tante le domande ma desidero solo sapere se stai bene. Sento rumori in casa e accadono cose strane. Tu mi conosci bene e sai che ho una parte razionale forte, ma alcune cose non si possono spiegare e ho quasi la certezza che sia tu.
Davide il nostro nipotino nonostante sia così piccolo si guarda attorno e ti cerca, a volte sembra che ti veda. Mi manchi, manchi a tutti e mi raccomando almeno lì non lavorare troppo e riposati.
Con l’amore di sempre, la tua Chicca.”
“Sono io, sono arrivato bene ed è stata una grande festa. Non me lo aspettavo, ero uscito come tutti i giorni facevo e tutto ad un tratto mi sono ritrovato in un posto a me sconosciuto, senza temere nulla. Non mi sono accorto di niente, nessun dolore. È stato faticoso subito rendermi conto di dove mi trovavo, ma poi ho capito appena ho visto mio padre e mia madre. Sono ancora attaccato alla nostra casa, ma non perché non stia facendo la mia strada qua o perché qualcuno mi trattenga lì. Ma perché amo guardarvi anche vedo spesso le vostre lacrime.
Davide mi vede, mi sorride e con il suo ditino segna in alto per farvi capire che io ci sono. La televisione sono io ad accenderla come anche le luci della camera. Non è facile mandare questi segnali e arrivare a voi ma ho tanta energia e adesso lo faccio perché serve a voi. Imparerò a farmi sentire in un’altra forma così che tu, che voi sappiate che io ci sono.
Dai un bacio al piccolo e ai ragazzi. Io viaggio veloce senza il pericolo di farmi male. Non esiste male nella dimensione celeste, che poi solo celeste non è. Colori mai visti che accompagnano il mio scoprire. Ti insegnerò a vedere. Ti amo. Vi amo.”
Immagini da Pixabay
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