di Donatella Galletti. La storia di un giovane musicista che, trovandosi improvvisamente nell’Oltre, vuole tornare sulla Terra. Ma dovrà accompagnare un’anima recalcitrante e fare uno scambio divertente
Anche se in ritardo vi segnaliamo un film di animazione, Soul (anima), un vero gioiellino della Pixar in collaborazione con la Disney, diretto da Pete Docter e codiretto da Kemp Powers.
La sigla si apre, invece che con la solita musica, con una interpretazione stonata e fuori tempo della stessa, e con l’espressione sofferente di Joe Gardner, il protagonista, che dirige un’orchestra di ragazzini svogliati. Joe li interrompe e ispirato racconta in breve la storia della sua vita, come da ragazzino volesse diventare un pianista jazz e della passione che lo ha sempre pervaso.
Ma il suo lavoro lo fa solo per avere un’entrata fissa. Il giorno in cui si rende conto che la sua vita non può essere così e ottiene una scrittura con una band importante, cade in un tombino e si trova nell’aldilà.
In volo verso la luce
Il suo corpo viene rappresentato con contorni indistinti, blu, in movimento in uno spazio buio, su dei raggi di una scala mobile invisibile, che lo portano verso una luce immensa. Incontra altre anime, ma non si rassegna ad essere morto proprio alla vigilia della grande occasione e dell’inizio della sua vera vita.
Tenta la fuga, perché non ha nessuna intenzione di andare verso la Luce ed unirsi al Tutto. Cade in una serie di piani dimensionali, fino ad atterrare in un giardino surreale, fatto di colori pastello, con anime bambine che vengono istruite e fornite di quelle che saranno le loro caratteristiche principali una volta nate.
Resosi conto di essere tra i diversamente vivi, cerca disperatamente di tornare sulla Terra, per coronare il suo sogno. Dopo varie peripezie, gli viene affidato il compito di accompagnare alla vita terrena un’anima antica dal nome di 22, che è sempre stato un ribelle. 22 si rifiuta di incarnarsi sulla Terra, nonostante accompagnatori quali Madre Teresa ed Einstein abbiano cercato di convincerlo della bontà di quanto si possa fare sul pianeta, tuttavia è incuriosito da come Joe, che considera un fallito, possa amare quanto fa “da vivo”.
Ma sulla Terra diventa un magnifico gatto rosso
Una volta sulla Terra, ciascuno dei due mostra all’altro come si possa essere migliori: per un errore infatti 22 è nel corpo di Joe, e Joe in quello di un bellissimo gatto rosso. Nella sua ingenuità e pulizia interiore, 22 inizia a rapportarsi con tutti coloro che Joe conosceva interessandosi a loro, amando la vita, vedendo l’incantesimo persino in un seme che cade da un albero portato dal vento, insomma godendo di ogni istante e rapportandosi in modo reale con le persone che lo circondano.
È un insegnamento per Joe, che capisce come avrebbe potuto vivere, e per 22, che inizia ada amare la vita. Il finale, toccante, è catartico.
Come si evince da queste breve riassunto, i temi del film sono quelli della vita dopo la morte e di come si possa vivere amando gli altri e quello che si fa, senza cercare la fama o sentirsi inutili per un lavoro che pur non dando lustro è importante per quanto si dà al prossimo. In un periodo in cui sembra prevalere l’esteriorità, la Disney riesce a toccare i cuori con un richiamo alla purezza interiore e alla bontà, al saper vivere le piccole cose della vita con gioia, seguendo insomma quanto ogni insegnamento spirituale indica.
La magia accade con il tipo di immagini scelte, i colori e le musiche: non è azzardato pensare che abbiano collaborato sensitivi o che chi ha scritto la trama e pensato le immagini abbia una certa conoscenza in temi quali le esperienze di premorte e di spiritualità in generale.
Un film pieno di magia e di colori
Tutti i personaggi sono di colore, l’ambientazione è il Queens, un quartiere di New York molto vivo, rappresentato con realismo e magnificamente nel film, che è un trionfo di colori, con scelte assolutamente indovinate per spiegare quello che si può immaginare della vita dopo la morte e dei piani che la compongono: le tinte sono sul giallo-rosso per la vita sulla Terra, sui rosa, azzurro blu fino al nero e alla luce per ciò che sta oltre.
La realizzazione dei personaggi, l’animazione e le musiche sono tutti elementi superlativi, come anche l’editing: non c’è mai una caduta o un momento di noia, e l’attenzione dello spettatore viene tenuta dall’inizio alla fine. È un film che si riguarda volentieri, una gioia per gli occhi.
C’è molto di “politically correct”, anche sui termini usati: non si usa mai “piano astrale” o “l’Uno”, ma termini che lasciano intuire e lasciano spaziare la mente abbinando concetti propri a religioni diverse o anche a un non credente. Ritengo che il tema sia stato scelto anche a causa del Covid e dei morti che ha procurato nel mondo: far sperare in una vita dopo questa, proposta anche a chi non crede, è un’iniezione di fiducia.
Si passa dal riso, allo stupore, all’ammirazione, alla commozione: c’è tutto quanto si possa desiderare in un film.
Uscito a Natale 2020, Soul è costato oltre 150 milioni di dollari ed è stato distribuito da Disney Channel, Google Play e I-Tunes ed è in vendita anche in Dvd. Ha già vinto due premi Oscar, come Migliore film di animazione e Miglior colonna sonora. Persino il sito Rotten Tomatoes gli dà un 95% di positività nella critica.
Solo un appello: non piratate, perché è frutto di duro lavoro e non merita di essere depredato.
Titolo: Soul
Diretto: Pete Docter
Scritto da: Pete Docter, Mike Jones, Kemp Powers
Prodotto: Dana Murray
Assolutamente consigliato
Per saperne di più:
https://disney.it/film/soul
Il trailer di Soul
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