di Manuela Pompas.
Il nostro magazine non è uscito in maggio, siamo stati molto presi con l’organizzazione del convegno. E anche questa estate facciamo un numero doppio, luglio-agosto. Anche noi andiamo in vacanza.
Possibile, ancora razzisti?
«Ovunque io vada, ovunque io sia», ha lasciato scritto Seid, chiamato il “piccolo Maradona” per la sua abilità di giocare con il pallone, che si è suicidato a 20 anni ai primi di giugno «ovunque mi trovi sento sulle mie spalle, come un macigno, il peso degli sguardi scettici, prevenuti, schifati e impauriti delle persone».
Nel 2019 aveva scritto che aveva dovuto lasciare il suo lavoro perché troppe persone, soprattutto anziane, si rifiutavano di farsi servire da lui. «E, come se non bastasse, mi attribuivano la responsabilità del fatto che molti giovani italiani (bianchi) non trovassero lavoro».
Seid era molto amato dai suoi genitori adottivi (aveva perso i genitori da piccolo in Etiopia, Paese dove voleva ritornare per aiutare i suoi conterranei), che escludono che il razzismo sia stata la causa del suo gesto. Ma Seid aveva la pelle nera. Che per molti è insopportabile ed è una buona scusante per aggredire, insultare, escludere e a volte uccidere.
Perchè temiamo la diversità, di qualunque genere sia?
Al di là del terribile gesto del giovane Seid, dovremmo interrogarci – tutti – sulle cause che provocano spesso reazioni forti di fronte a un “diverso”, per il colore della pelle, per la provenienza, per il genere sessuale. Intanto psicologicamente l’altro rappresenta il nostro specchio, una parte inconscia del nostro essere, che il più delle volte non accettiamo.
Per un padre, soprattutto anni fa, un figlio gay era un’onta che ricadeva sulla famiglia e su di lui, che non aveva saputo generare un “vero” maschio. Non solo, ma lo metteva di fronte alla possibilità della sua omosessualità non riconosciuta, temuta, cacciata. Così per la madre la figlia lesbica: abbiamo visto anche recentemente casi drammatici di genitori che hanno disconosciuto, cacciandoli, figli… non conformi.
E per la pelle nera c’è un’altra spiegazione. Per noi bianchi il colore nero rappresenta il male, il demonio, la nostra Ombra, la parte oscura del nostro essere che non vogliamo vedere (e per i neri, da un punto di vista psicologico il male è bianco). Quindi l’individuo nero rappresenta un pericolo, l’altro me che cerco di nascondere anche a me stesso.
Non a caso Jung diceva che la cosa più terribile per un individuo è guardarsi allo specchio, riconoscere limiti, difetti, pulsioni, paure. Ma non è eliminando l’altro che risolviamo i nostri conflitti più profondi. Meditate gente, meditate.
Difendiamo l’ambiente: sarebbe ora
Il 5 giugno è stata celebrata la Giornata mondiale dell’Ambiente, apparentemente una contraddizione in termini, un paradosso – celebriamo ciò che stiamo inquinando? – oppure una sfida, o ancora un bisogno sempre più sentito dalle persone sane di mente, consapevoli che questo pianeta è quello che ci ospita, che dobbiamo amare e rispettare tutte le creature piante, animale, l’acqua, la terra, la Natura insomma.
Naturalmente non possiamo cambiare gli altri, i “grandi” uomini della Terra, Bolsonaro, Modi, Erdogan, Maduro, per fare qualche nome , ma neanche il nostro vicino di casa o nostro figlio.
Se vogliamo salvare la Terra dalla distruzione, dall’inquinamento, dalla follia, il primo passo lo dobiamo fare noi, ciascuno di noi. Basta cambiare rotta, cambiare noi stessi, il nostro modo di vivere, di condividere, di andare verso il prossimo, di rispettare l’altro.
Un video bellissimo. Per godere un attimo di pace guardando un luogo dove la Natura è protetta e gli animali vivono liberi, guarda questo straordinario filmato girato in India, nel Parco Nazionale di Nagarahole (stato di Karnataka).
Ricordate il Cantico delle Creature?
Ne riporto solo uno stralcio:
Laudato sii, o mio Signore, per sora Luna e le Stelle: in cielo le hai formate limpide, belle e preziose.
Laudato sii, o mio Signore, per frate Vento e per l’Aria, le Nuvole, il Cielo sereno ed ogni tempo per il quale alle tue creature dai sostentamento.
Laudato sii, o mio Signore, per sora Acqua, la quale è molto utile, umile, preziosa e casta.
Laudato sii, o mio Signore, per frate Fuoco, con il quale ci illumini la notte: ed esso è robusto, bello, forte e giocondo.
Laudato sii, o mio Signore, per nostra Madre Terra, la quale ci sostenta e governa e produce diversi frutti con coloriti fiori ed erba.
Dovremmo leggere questa lode al divino, meditarla, introiettarla dentro di noi e ricordarcene ogni volta che sporchiamo, inquiniamo, ogni volta che tagliamo un albero se non un bosco, ogni volta che gettiamo una plastica in mare o in un corso d’acqua, dimenticando che facciamo parte del Creato. Dobbiamo essere consapevoli che se distruggiamo questo pianeta distruggiamo l’intera umanità e quindi noi stessi.
Scrive Yogananda, nella sua Autobiografia:
“Mentre il genere umano e le sue opere possono anche scomparire senza lasciar traccia, a causa del tempo o delle bombe, il sole non muta minimamente il proprio corso (…). La legge cosmica non può essere sospesa o alterata e l’essere umano farebbe bene a porsi in armonia con essa (…)
La vera Lega delle Nazioni sarà una lega di cuori umani spontanea e anonima. Le ampie intese e il profondo discernimento necessari per risanare le afflizioni terrene non possono derivare da una mera considerazione intellettuale delle diversità umane, bensì dal solo tratto che unisce gli uomini, ovvero la loro affinità con Dio
È ufficiale: gli UFO esistono
In giugno in concomitanza con alcune dichiarazioni di personaggi importanti, come Barack Obama, alcuni appartenenti alla sicurezza dei cieli o ai Servizi segreti, ho organizzato un convegno su UFO&Alieni, che ha avuto un discreto successo.
L’America sta sdoganando i suoi segreti e ha iniziato a dire ufficialmente che sì, gli UFO esistono, che vi sono avvistamenti di mezzi volanti che non possono essere terrestri, data la velocità e la capacità di cambiare improvvisamente rotta. Con il beneplacito anche del Pentagono. Vediamo fino a dove si spingeranno, se ammetteranno ciò che gli ufologi sanno da decenni e che finora si è tentato di nascondere, di insabbiare, manipolando le notizie.
I nostri convegni
In quello di giugno abbiamo affrontato soprattutto il tema degli avvistamenti e della tecnologia aliena: fino a luglio potete ancora iscrivervi per seguire online le due giornate di conferenze dei relatori tra i più competenti e vedere il nostro film.
Chi ci ha seguito ci ha invitato ad approfondire alcune tematiche affascinanti e inquietanti che abbiamo trascurato.
Così ho deciso di organizzare almeno tre convegni l’anno: il prossimo (il tema lo saprete dopo l’estate) sarà in novembre e quello sugli UFO nel 2022.
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