di Tiziana Etna.
In uno dei primi articoli redatti per Karmanews, dal titolo I film che aiutano a capire il mistero, avevo parlato di come una conoscenza trasversale, sostenuta da contenuti visivi, sia pure con licenza interpretativa, possa provenire dal mondo del cinema e della televisione e in quella circostanza parlai dei film catalogati come genere fantascientifico, la cui sceneggiatura era stata scritta partendo da fatti e/o progetti “presumibilmente” accaduti, e/o considerati reali.
Ma il grande schermo non è l’unico ad aver dedicato copioni e copioni al tema, motivo per cui, con un diverso soggetto ne ripropongo il titolo. Quelli che per la televisione erano telefilm, sceneggiati o film a puntate, oggi si chiamano “serie tv” e vengono anche trasmesse in tv, concepiti sempre più per le piattaforme streaming che non hanno vincoli di palisesto, fino a farci assistere ad un vero e proprio fenomeno di moda che fa emergere nuove tendenze, apre a modi di esprimersi e di concepire l’intrattenimento.
Nuovi servizi multimediali, sempre più inclusivi ed interattivi

Nell’anno della pandemia ci siamo trovati più o meno tutti costretti a scendere a compromessi con la tecnologia ed internet, anche chi rifiuta l’identità social, perché teme di perdere quella sociale, oppure per difendere l’umanità sottolineando l’importanza del contatto fisico e dell’empatia.
Tutti ci siamo piegati al flusso multimediale, che sia stato per un saluto al nipotino lontano, per una riunione con il club del libro, per qualche meeting professionale o per seguire una conferenza stampa. Entrati di fatto nel secondo anno di misure anti-covid, chi ha una vita reale attiva e malgrado il momento storico, può e deve riorganizzarsi per lavorare, si trova inevitabilmente a confrontarsi con la rete ed i suoi sistemi in perpetuo aggiornamento.
Parliamo di “sviluppo” perchè la tecnologia è principalmente una risorsa per l’evoluzione della razza umana, ma è anche un’arma che può causarne la disfatta; naturalmente, alla base del tutto c’è sempre e solo la coscienza ed il buon senso.
Il problema è che temiamo quello che non conosciamo e ci spaventa impegnarci a capire, ma una volta entrati in un meccanismo siamo degli esploratori insaziabili, così, volenti o dolenti, una volta compreso che non abbiamo più bisogno di un dispositivo specifico, come la tv per guardare un telefilm, la radio per ascoltare la musica, oppure il telefono per comunicare e che con un telefono o un pc possiamo fare tutto; è normale, se non automatico, che nascono e si affermano i nuovi servizi multimediali, sempre più inclusivi ed interattivi.
I nuovi mezzi tecnologici ci avvicinano ai nostri figli

Tra questi, le piattaforme streaming per incontrarsi e comunicare, quelle per ascoltare la musica e quelle per guardare film e serie tv.
Siamo arrivati ad avere tutto nel cloud, non ci sono libri, dischi, e se da una parte è triste, almeno per noi nostalgici della carta stampata, dall’altra c’è il vantaggio di avere sempre tutto a nostra disposizione e basta uno smartphone.
Tant’è che i televisori di nuova generazione per offrire l’alta risoluzione e non restare indietro, nascono con piattaforme streaming integrate, tipo Netflix, ed ingressi per collegare di tutto. Inoltre, internet va spedito grazie alla creatività dei giovani, proprio gli stessi a cui manca un’educazione all’uso consapevole della rete.
Questa situazione, come ogni situazione di crisi, impone soluzioni nuove e adeguamenti, in questo caso, offre l’opportunità di approfondire la conoscenza del virtuale, ciò abbatte l’ignoranza e di conseguenza può avvicinarci ai nostri figli, che si ritrovano a dirci come fare una cosa e l’altra online, mentre noi possiamo riprendere a trasmettere loro valori e principi, talvolta usando e condividendo gli stessi mezzi.
Di grande supporto sono stati i film e telefilm e, con l’avvento dello streaming, serie tv e docuserie da vedere senza limiti di orario o pubblicità, in qualsiasi momento.
I diciassette anni di differenza, fanno dei miei figli due figli unici. Loro stessi mi hanno mostrato i prodigi delle rispettive epoche, attraverso i quali ho potuto spiegare concetti difficili, teorie ed aprire conversazioni su scenari possibili passati, presenti e futuri.
La conquista di Marte: la realtà e la fiction

Dal 18 febbraio Perseverance sta esplorando il suolo di Marte alla ricerca di batteri o segni di vita, esegue analisi fisiche e chimiche e registra le prime tracce audio.
La sonda è scesa con precisione nel cratere Jezera in compagnia di Ingenuity, il primo drone-elicottero a sorvolare da pochi metri il suolo del pianeta rosso, progettato per agire autonomamente, prendere decisioni e pilotarsi senza l’intervento dell’uomo.
Perseverance è stata preceduta il 10 febbraio dalla sonda cinese Tianwen1 e il 9 febbraio da Hope, spedita in orbita degli Emirati Arabi ed entrambe stanno raccogliendo dati nell’atmosfera marziana. La missione Tianwen-1 è composta anche da un lander e un rover che a maggio scenderanno sulla superficie. Siamo decisamente alla conquista del sistema solare!
Non è poi cosi irreale e fantascientifica dunque, la serietv The Expanse sviluppata da Mark Fergus e Hawk Ostby e basata sull’omonima serie letteraria, scritta da Daniel Abraham e Ty Franck sotto lo pseudonimo di James S. A. Corey. The Expanse è nata per la tv, è stata cancellata alla terza stagione per essere acquistata da Prime e rinnovata per ulteriori tre stagioni per lo streaming; siamo in attesa dell’uscita della sesta stagione.

La serie-tv è ambientata in un futuro in cui l’umanità ha colonizzato il sistema solare e Marte ha avviato il progetto di terraformazione ed i marziani sono le future generazioni dei terrestri colonizzatori. La Terra è governata dalle Nazioni Unite e Marte dalla Repubblica Congressuale Marziana.
Terra e Marte sono due superpotenze alleate militarmente, mentre sulla fascia di asteroidi vivono i Cinturiani, il cui corpo è allungato e cagionevole a causa della crescita in un ambiente a bassa gravità, questo popolo rappresenta gli operai marginati del sistema solare, animata da un’alleanza patriottica che tenta di combattere lo sfruttamento della Fascia da parte degli “Interni”; terrestri e marziani. Sotto la metafora della storia dell’umanità che si ripete: i cinturiani sono patrioti o terroristi? Vederla per scoprirlo, ma è innegabile che racconti un futuro possibile.
“Taken”, la miniserie cult di Steven Spielberg
Altra serie tv degna di nota prodotta da History Channel e purtroppo cancellata solo dopo due stagioni è Projet Blue Book. La serie è ispirata dall’omonimo progetto dall’aeronautica militare americana, avviato all’alba dei fatti di Roswell e degli avvistamenti UFO. La trama della serie tv ruota attorno agli studi del professore di astrofisica Josef Allen Hynek e del capitano Michael Quinn.

In dieci puntate invece il capolavoro di Steven Spielberg: Taken. Prodotta dalla Dreamworks, nota anche come Steven Spielberg Presents Taken, è una miniserie andata in onda per la prima volta in America su Sci-Fi Channel nel 2002, ed è ora visibile in streaming su Prime.
Pochi episodi raccontano la storia di tre generazioni, tre famiglie intrecciate tra loro da un unico comune denominatore: lo schianto di Roswell. Senza fare spoiler la storia mostra tre prospettive diverse, quella del rapimento e la sperimentazione genetica, quella del contatto e quella militare. Toccante e avvincente vince un Emmy Award nel 2003 come miglior miniserie televisiva.
Storie ispirate ai progetti segreti della CIA
La trama misteriosa e sovrannaturale di Stranger Thinks (ancora in programmazione su Netflix e in attesa di una nuova stagione), ambientata negli anni ’80, è suggerita ai fratelli Duffer da alcuni esperimenti avvenuti in America durante la guerra fredda, in particolare, dai progetti segreti del governo americano e della CIA (MkUltra e il Montauk Project).

Con un’attrice del calibro di Winona Ryder, Stranger Thinks ha affascinato spettatori di tutte le età, mentre, la storia sviluppata intorno ad una bambina vittima di tali esperimenti ed un adolescente scomparso, cercato da un gruppo di ragazzini, ha favorito il coinvolgimento dei più giovani trasformandosi in un cult.
Assolutamente da recuperare se non si è vista è la serie Fringe che affronta il paranormale partendo proprio dagli esperimenti americani effettuati nel ventennio 1970-1990, tessendo nella trama mondi paralleli, controllo della mente, proiezione astrale, invisibilità, mutazioni genetiche e molto altro.
Ideata da .J. Abrams, Alex Kurtzmane e Roberto Orci, gli episodi seguono le vicende della divisione Fringe, che si occupa dei fatti rilegati alla scienza di confine e che opera sotto le direttive del Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti.

Finalmente oltre alle serie-tv e ai reality, nelle piattaforme streaming cominciano a fiorire le docu-serie, documentari a puntate che sviscerano argomenti in ogni campo d’interesse, indice di un bisogno di conoscenza e di contenuti, che riguardano un pubblico interessato, che mira al conoscere.
Tra questi su Netflix Mondi Alieni una docu-mini serie che si domanda come potrebbe essere la vita su altri pianeti, in base a considerazioni quanto più possibile scientifiche, ripropone un gioiello di computer grafica immersiva in quattro episodi.
Leave a Reply