La floriterapia californiana

Una terapia naturale che amplia il lavoro pioneristico di Edward Bach

Baby Blue Eyes 600

di Donatella Tordoni.

Floriterapia
Donatella Tordoni, floriterapeuta,  docente di Floriterapia Californiana (FES Quintessentials).

Quando ci si accinge a scrivere di Floriterapia, immediatamente il pensiero vola verso colui che ne ha gettato le fondamenta, poi diventate base e pietra miliare, per i ricercatori di seconda generazione che hanno continuato il lavoro di costruzione, sviluppando altri sistemi floreali.

Bach, un genio e un pioniere all’avanguardia
Edward Bach (1886 – 1936), genio e pioniere all’avanguardia del pensiero del suo tempo, spesso non fu compreso dai suoi contemporanei e colleghi medici, in particolare quando affermava che il processo di guarigione doveva coinvolgere l’anima umana nel suo rapporto più profondo con il corpo e che le emozioni erano strettamente collegate alla condizione di salute.

La comprensione dell’anima umana, quale entità a sé stante, separata da corpo e spirito, benché intimamente connessa con entrambi, non era ancora completamente riconosciuta, limitata com’era, al tempo, ad un concetto teologico. La grandezza di Bach fu quella di aver avuto il coraggio, la forza e la determinazione di seguire la sua intuizione e la visione di quello che sarebbe stata la sua missione di vita: aiutare gli uomini attraverso la “semplicità” della Natura.
I “semplici”, così erano chiamate le piante dagli antichi Alchimisti che ne conoscevano le proprietà curative.

Questo sapere antico, che Bach conosceva attraverso l’opera del grande Alchimista Paracelso (“Nella Natura tutto il mondo è una farmacia che non possiede neppure un tetto.”), fu reinterpretato dalla sua acuta intuizione e notevole capacità sensitiva che caratterizzarono tutta la sua vita e che lo guidarono poi nel lavorare con le piante in un modo nuovo che gli permise di  sviluppare una modalità innovativa per guarire l’anima umana attraverso le sottili qualità dei fiori.

Un grande amore nei confronti dell’umanità

Floriterapia
Edward Bach (1886 – 1936).

L’opera, i suoi 38 Fiori, che poi lasciò in eredità all’umanità, si svolse e fu completata negli anni dal 1929 al 1936. Quell’opera rappresentò e rappresenta tuttora la “chiave di lettura” per la comprensione di tutti i futuri sistemi floreali. Per Edward Bach, i suoi Fiori non furono solo l’espressione concreta del suo pensiero, ma rappresentarono la sintesi perfetta di una vita di ricerca per migliorare i metodi terapeutici che lui applicava, supportata dal profondo amore nei confronti dell’umanità.

Bach fu testimone, vivendoli in prima persona, degli sconvolgenti drammi del suo tempo. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale segnò l’inizio della sua carriera come medico. Come responsabile di un ospedale da campo per le truppe inglesi ebbe modo di conoscere l’agonia non solo del corpo, ma anche dell’anima. Assistette successivamente, negli anni 30, ad una tragica escalation di eventi durante la Grande Depressione che precedette l’ascesa del Nazismo e del Fascismo. E da quell’uomo compassionevole e sensitivo che era, Bach comprese appieno il dolore dell’anima di quel tempo che si dibatteva in un contesto di paura, ansia, disperazione, solitudine.
Questo fu lo scenario che vide la nascita dei 38 rimedi e, non a caso, la maggior parte dei suoi Fiori hanno a che fare con queste tematiche.

Nuove sfide per la consapevolezza individuale

I rimedi del Dott. Bach sono attuali e importanti oggi come lo furono ottant’anni fa, poiché le condizioni dell’anima rimangono le stesse nelle culture di tutto il mondo.
Tuttavia il ventunesimo secolo ha introdotto nuove condizioni e nuove sfide per la consapevolezza individuale.

Infatti, le tematiche del nostro tempo vertono, ad esempio, sul cambiamento di identità maschile-femminile, il manifestarsi della sensitività e della spiritualità, la comprensione della sessualità, della creatività come sviluppo dell’anima, la necessità di trovare il vero scopo di vita, nonché il bisogno per l’anima di creare un rapporto consapevole con la Natura in un’era altamente tecnologica e di forte urbanizzazione.

La nascita della Flower Essence Society 

Floriterapia
Il kit dei Fiori Californiani.

Ed è a questo punto, per rispondere alle nuove esigenze del nostro tempo che si inserisce il lavoro di ricerca di nuove essenze floreali della Flower Essence Society (FES) che non viene a sostituire, ma ad ampliare il lavoro pionieristico di Bach. La Flower Essence Society (FES) – nasce nel 1979 a Nevada City, California ad opera di Richard Katz. Dal 1980 è diretta anche da Patricia Kaminski, sua partner professionale e nella vita. Entrambi dirigono inoltre la Flower Essence Services che produce i rimedi floreali.

Fra le attività svolte e patrocinate dalla FES, quella più rilevante è il lavoro di ricerca e sviluppo delle nuove essenze floreali che viene svolto ormai da oltre 40 anni con la collaborazione di un network di riferimento internazionale che, a tutt’oggi, annovera quasi 60.000 terapeuti professionisti che operano in diverse discipline in più di 50 paesi, compresi medici e altre figure professionali, come psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, ecc.

Quando si parla di ricerca è opportuno evidenziare innanzitutto i valori etici alla base dell’attività FES, la quale afferma che il solo obiettivo primario alla base dello sviluppo di qualsiasi nuovo rimedio è rivolto ad alleviare la sofferenza degli esseri senzienti e a portare bene al mondo.

Un percorso di trasformazione dell’anima

Scarlet Monkey Flower
Scarlet Monkey Flower

A questo riguardo, si riallacciano due concetti “chiave” che la FES stessa tiene ad enfatizzare perché’ sintetizzano in modo perfetto l’essenza stessa della Floriterapia:

1) la diversità di obiettivo della Floriterapia rispetto a qualsiasi altra modalità terapeutica;

2) lo scopo fondamentale di questo tipo di terapia che non è quello di “sistemare” tematiche più o meno fisiche o conformare l’individuo a realtà esterne a lui stesso, ma è da intendersi come un percorso di trasformazione dell’anima attraverso il quale vengono vivificati il corpo e lo spirito.

Fiori Californiani è il nome attraverso il quale la Floriterapia Californiana è conosciuta nella maggior parte dei Paesi, Italia compresa, anche se la denominazione ufficiale in America è North American Essences oppure FES Quintessentials (il marchio). I Fiori Californiani è uno dei sistemi floreali di seconda generazione che, dopo quello originale di Edward Bach, è tra i più conosciuti e diffusi al mondo.

La differenza più importante rispetto ai Fiori di Bach, a parte il numero delle essenze che compongono il sistema (attualmente di 103 nel kit professionale) è nel concetto di polarità che viene associato ai Fiori Californiani rispetto ai Fiori di Bach, per la cui comprensione viene enfatizzato l’aspetto in dissonanza.

Polarità e dissonanza

sunflower
Il fiore del Sunflower.

La polarità è un concetto che di base già troviamo nell’anima di ogni individuo che, durante il percorso di vita, di volta in volta deve lottare per riportare in equilibrio quelle qualità che in lui sono troppo deboli o troppo in eccesso, oppure liberare, nel caso, quelle qualità che in lui sono bloccate.

Le stesse polarità dell’anima possono poi riflettersi nell’azione terapeutica di una singola essenza che al tempo stesso può rappresentare il “problema” e la “soluzione” di una tematica.

Due esempi pratici per chiarire meglio.

SUNFLOWER è un’essenza molto importante per il lavoro che svolge sulla personalità nel bilanciare sia una individualità troppo marcata o prepotente, sia una individualità che tende ad avere una scarsa stima di sé o tende ad annullarsi.

STICKY MONKEYFLOWER è un’essenza indicata per bilanciare sia una sessualità troppo attiva, sia una sessualità assente per la paura del contatto fisico e dell’intimità.

Una intensa esperienza della polarità può manifestarsi anche in una “crisi di consapevolezza” che è possibile si verifichi durante un percorso terapeutico. Questo evento provoca una catarsi all’interno dell’anima tra vecchi modelli disfunzionali che emergono dal subconscio e nuovi modelli.

Sticky Monkeyflower
La pianta Sticky Monkeyflower (Mimulus)

Di conseguenza, attraverso questa tensione, l’anima è obbligata a trovare all’interno di sé stessa un nuovo equilibrio mediante un lavoro di sintesi ad un livello più alto che dà così vita a quella trasformazione accennata in precedenza nella trattazione dello scopo fondamentale della Floriterapia.

Trasformazione che è possibile solo quando l’individuo inizia a diventare consapevole della realtà della sua anima come presenza effettiva e attiva nella sua vita, il cui scopo è quello di poter esprimere appieno il proprio potenziale trascendendo i limiti della sua identità fisica.

Ed è esattamente per lavorare a questo livello profondo, che la FES ha sviluppato un Programma di Certificazione Professionale per preparare/formare i terapeuti a lavorare con competenza in questo ambito. A questo upgrade formativo di specializzazione di 18 mesi, che conferisce il riconoscimento di FES Certified Practitioner, è possibile accedere a completamento dei Corsi di Formazione Professionale Introduttivo & Avanzato che la Flower Essence Society ha affidato a Donatella Tordoni, FES Official Teacher per l’Italia e la Svizzera.

Floriterapeuta, è Membro del Consiglio Direttivo dell’Unione di Floriterapia di Milano. Dal 2004 insegna Floriterapia Californiana (FES Quintessentials) come Docente ufficiale FES. Dal 2000 collabora con la Flower Essence Society nel lavoro di ricerca dei nuovi rimedi floreali. È responsabile del Programma di Certificazione Professionale. È anche il Project leader del Gruppo Italiano di Ricerca in Essenze Floreali, associato alla Flower Essence Society. E-mail: donatella.tordoni@gmail.com - Facebook.com/DTordoniFESQuintessentials