Live in London, un concerto emozionante

Le recensioni musicali sulla musica a 432Hz

di Sonia Cecchinato. Grollo e Capitanata hanno pubblicato Live in London Concert per farci riassaporare le atmosfere e la magia che solo certi live sanno offrirci

Live in London, un concerto emozionanteDa quasi un anno i concerti sono fermi e tutti ne sentiamo la mancanza. Per sopperire a questa situazione, Grollo e Capitanata  hanno pubblicano in questi giorni  Live in London – Natural 432 Hz Live Concert, realizzato qualche anno fa all’Istituto Italiano di Cultura di Londra, per farci riassaporare le atmosfere e la magia che solo certi live sanno offrirci.

Grollo & Capitanata  sono due  musicisti molto creativi: il loro modo di suonare, il loro personale modo di comporre, il loro inconfondibile tocco chitarristico e pianistico sono un marchio indelebile che contraddistingue ed esalta ogni loro composizione.

La loro  carriera, dopo diversi produzioni di successo, li hanno portati a disegnare atmosfere benefiche, calde e riflessive, a sperimentare nuove sonorità e a percorrere strade musicali innovatrici.
Uniti da anni dalla passione per la ricerca musicale, hanno alle spalle un disco d’oro, tanti successi e numerosi concerti in varie parti del mondo, molte volte anche insieme a grandi musicisti come Aeoliah, Mike Rowland, Karunesh, Riccardo Zappa e tanti altri.

Mi collego con zoom per intervistare Rino Capitanata e Alberto Grollo.
Domanda: Ho ascoltato ieri il vostro nuovo CD e ho respirato un’atmosfera piacevole tipica dei concerti dal vivo.

Alberto Grollo: In effetti quella serata abbiamo vissuto qualcosa di molto speciale grazie all’interesse che il pubblico londinese ha dimostrato nei nostri confronti, premiando il  nostro percorso musicale e l’infinita passione che abbiamo per la musica.
Possiamo tranquillamente affermare che il nostro sodalizio è il più longevo e produttivo del panorama “ambient” italiano e forse europeo e questo ci porta a produrre almeno un disco all’anno da almeno vent’anni.

Già nel 2019 avevamo raggiunto un risultato che, per il nostro microcosmo, posso definire epocale: abbiamo registrato un concept dedicato al Nepal, con collaborazioni e suggestioni autoctone, una suite che abbiamo finalizzato ad intenti benefici. Il risultato ci ha ampiamente gratificati sia dal punto di vista artistico che… commerciale.

Live in London, un concerto emozionante
Rino Capitanata e Alberto Grollo.

Rino Capitanata: Ci sono alcuni concerti come  in questo caso quello di Londra  che ti riconciliano con ogni cosa e  che ti rendono semplicemente più consapevole. Il pubblico, molto interessato alle nostre composizioni, ha partecipato intensamente alla serata e noi eravamo alquanto emozionati avendo in prima fila alcune autorità del panorama culturale inglese.

A ogni concerto accade sempre qualcosa di unico, come per magia accade qualcosa di alchemico tra i musicisti e il pubblico. A Londra abbiamo subito preso consapevolezza che la serata sarebbe stata speciale, sentivamo sulla pelle un’attenzione particolare che ci ha ispirati e guidati durante l’intero live.

Grollo:  Il nostro intento era quello di accompagnare  il pubblico  piano piano nella recondita lettura dei loro sentimenti, fra emozioni, suoni, e silenzi. Sentivano un silenzio attento che per noi musicisti è indispensabile per entrare in contatto con quella magia che si crea ai concerti, che per adesso sono relegati alla fredda dimensione dello streaming. Speriamo in una riapertura dei teatri, dei cinema e dei concerti musicali, che non si capisce in che modo possano contribuire alla trasmissione del virus.

Capitanata: Prima del concerto abbiamo spiegato che il live sarebbe stato eseguito con l’accordatura a 432 Hz. Non tutto il pubblico era a corrente di questa accordatura e quindi una volta spiegando la differenza sostanziale benefica che la normale accordatura a 432 Hz essendo collegata al chakra del cuore, il chakra del sentimento, diversamente l’accordatura a 440 Hz collegata al chakra del cervello quello del controllo mentale, spiegando che la qualità compositiva musicale insieme all’accordatura a 432 Hz determina l’effetto benefico e rilassante della nostro live.

Londra. Il Five String Quartet.

Grollo: Al concerto di Londra siamo stati coadiuvati da un quartetto d’archi e alcuni musicisti internazionali come Tony Moore al basso e Ravin alle percussioni.

Archi, percussioni ed il tin whistle (tipico flauto della tradizione celtica irlandese) hanno aggiunto personalità ai nostri  brani e il suono equilibrato ha consentito di accelerare e frenare in qualsiasi momento del concerto, fra ambientazioni rarefatte e trascinanti cadenze.

Domanda: La vostra musica è apprezzata poiché oltre ad essere di piacevole ascolto diventa in alcuni casi anche terapia.

Grollo: La nostra musica porta armonia e ne diventa anche terapia. Io oltre a a essere un musicista sono anche un medico,  recentemente le neuroscienze hanno approfondito con rigorosità scientifica il rapporto tra medicina e musica indicando la musica come un benefico completamento per aiutare l’uomo a contrastare lo stress. Possiamo decisamente affermare che alcune musiche appropriate agiscono  sulle emozioni e sul pensiero orientandolo ad atteggiamenti positivi verso la vita. Ma non solo: dopo almeno trent’anni di sperimentazione legata all’applicazione della musica sui pazienti prechirurgici posso ribadire che il rilassamento non è solo un fatto psicologico, di suggestione, ma viene veicolato dalla produzione di alcuni ormoni legati al benessere quali le endorfine e la dopamina.

Live in London, un concerto emozionanteCapitanata: Numerosissimi studi, dalla psicoacustica alle ricerche dei musicoterapeuti, documentano come la musica agisce attraverso il piano dell’anima, a livello soprattutto delle emozioni, ponendosi al limite tra il mondo fisico ed il mondo spirituale.

Favorisce un perfetto equilibrio tra le strutture anatomo-fisiologiche del corpo fisico, la potenza dei pensieri e la forza delle emozioni. Ne aumenta l’intensità vibrazionale con indiscutibili benefici su tutto l’organismo. La musica permette di percepirsi in modo più autentico e profondo. Ci porta a contattare la nostra dimensione spirituale e ad utilizzarla come importante risorsa che può coadiuvare  il processo di guarigione.

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Ricercatrice, giornalista musicale, approfondisce da anni ogni aspetto della musica per il benessere psicofisico scrivendo articoli e libri sull’argomento.