di AAVV. Rispondono a questo interrogativo inquietante alcuni studiosi che lo affrontano da diversi punti di vista, dai libri sapienziali all’astrologia

Stiamo attraversando un periodo veramente buio, faticoso, dove a volte è anche difficile vedere uno spiraglio di luce.
Il Covid ci relega a casa nostra, non è possibile espatriare in terre migliori e più sicure, che non esistono più. La politica mondiale è preoccupante, non si capisce se era meglio Trump (che qualcosa di buono ha fatto, nella politica estera e contro le lobby) o Biden, adesso acclamato da tutti ma con qualche scheletro nell’armadio. Per non parlare di quella italiana, dove la maggior parte di chi ci rappresenta lavora per lo più pro domo sua.
Il livello culturale si è abbassato in modo preoccupante e non ci sono più scuole d’eccellenza, salvo qualche eccezione. Un cahier de doléance desolante, che potrebbe continuare molto più a lungo..
E allora, quale futuro ci aspetta? E quale futuro lasciamo ai nostri figli?
Invece di pubblicare l’oroscopo personale, come si fa in molti magazine alla fine dell’anno, ho chiesto ad alcune persone di scriverci che cosa ci aspetta secondo loro nel prossimo anno o, in maniera più ampia, nel nostro futuro.
Siamo nel Kali Yuga. Ma quando arriverà l’età dell’oro?
Risponde Filippo Falzoni, psicoterapeuta, studioso di cultura indiana.

«Kali yuga o Età del ferro è un termine assai noto a chi si interessa di dottrine e filosofie orientali.
Dei quattro yuga iniziati con il Satya Yuga, la mitica Età dell’oro in cui prevaleva armonia e saggezza, questa è l’ultima e la peggiore delle epoche: l’epoca dell’oscurità, in cui i valori sono dimenticati e prevale l’egoismo, il materialismo, la corruzione e l’ingiustizia. La data di inizio di questa epoca è considerata nel calendario indiano il 3012 avanti Cristo, che coincide con la morte di Krishna, ed è accettata quasi unanimemente,.
La data della fine di questo ciclo è invece molto controversa. Quasi tutti gli autori rifiutano la data che si deduce dal calendario indiano che la situerebbe in un futuro lontanissimo davvero scoraggiante: il 428.899 e la considerano simbolica e da interpretare.
Qualcuno, facendo riferimento ai calendari Maya vedeva nel 2012 la fine del Kali yuga (Kali non è da confondere con la dea Kali, che è invece il nome dato a un demone).
René Guenon nei primi del ‘900 ne vedeva la fine nei decenni successivi al 2000. Altri dicono che sarà alla fine di questo secolo che si potrà vedere l’alba di una nuova era. Ma le ipotesi differenti sono numerose.
Ricordo un dialogo che ebbi con conoscente indiano che aveva dedicato la vita alla meditazione e alla devozione al Guru, secondo il quale questo yuga era un buon yuga, in quanto – seppure in questi tempi è molto facile perdere la ragione – è anche molto più facile che in altre epoche trovare la liberazione e il risveglio. E poiché tutti sono confusi, chi si risveglia ha a disposizione tutto ciò che gli altri non sanno cogliere e neppure vedere.
Personalmente, riflettendo sull’illusorietà del tempo, mi pare che nel continuo infinito presente le Ere coesistono, tanto che chi ha realizzato l’unità con Brahman vive nel Satya yuga, l’Età dell’oro, e chi è prigioniero dell’ego e degli inganni mentali sprofonda sempre più nell’oscurità del Kali Yuga».
L’anno che verrà secondo l’astrologia
di Paolo Crimaldi.

Il 2021 potrà essere effettivamente definito un anno di passaggio, una sorta di percorso irto di sfide esistenziali in cui probabilmente si andranno a creare nuove dinamiche sociali, inizialmente poco chiare e conflittuali, ma poi sempre più definite e strutturate in vere e proprie identità collettive autonome, che finiranno per imboccare due strade completamente differenti e – per il momento e almeno fino al 2023 – non comunicanti tra loro.
Gennaio: forti conflitti sociali
Questo nuovo anno avrà inizio con un momento di forte tensione che andrà ad avere il suo acme nell’ultima settimana di gennaio, quando vi sarà un preciso quadrato tra Marte e Urano in Toro con Mercurio, Giove e Saturno in Acquario.
Nonostante si tratti di soli pochi giorni, in essi vi sarà una tale concentrazione di energie che possiamo attenderci una serie di avvenimenti, che possono andare da profondi e violenti conflitti sociali fino a gravi tensioni in borsa con la caduta di titoli che sembravano magari gli unici a poter reggere la crisi finanziaria.
Non sono da escludere anche problemi alla rete e quindi difficoltà nella comunicazione e, sempre in questi giorni, potrebbe esserci un vero e proprio colpo di scena per quel che riguarda la situazione politica negli Usa.
In linea di massima sono i due primi mesi dell’anno quelli che decideranno poi le sorti dei restanti dieci, e nonostante reiterate crisi nel mese di giugno e di novembre, la situazione dovrebbe andare a migliorare anche se a passi quasi impercettibili.
In primavera: forse una cura definitiva al virusLa primavera porterà a veder cadere più di qualche aspettativa illusoria (il vaccino?, gli aiuti finanziari atti a far ripartire l’economia?), ma allo stesso tempo aprirà nuovi orizzonti verso opportunità di lettura del mondo alternative a quelle che si ritenevano certi e sicuri.
Probabilmente si troverà una cura definitiva per il virus, così come è probabile che si ripenserà a una nuova economia di mercato meno cooperativa e più legata alle risorse autoctone.
Un’estate bollente con nuove prospettive
Giugno potrebbe riattivare qualche tensione ancora non del tutto gestita, proveniente dai primi mesi dell’anno. Probabilmente metterà in crisi più di qualche governo, in primis quello italiano, e magari spingere a gestioni più tecniche o a indire per l’autunno nuove possibili elezioni.
Da agosto la situazione migliora nettamente grazie a una rivisitazione di modelli amministrativi e di pensiero che lasceranno il passo a idee più innovative, acquariane, che destruttureranno forme di governo (legate soprattutto all’economia) che probabilmente necessitavano di essere messe da parte per fare spazio a nuove idee e prospettive.
Non sarà facile, anche perché in caso di eventuali elezioni, in Italia come all’estero, si sostituiranno forse politiche nettamente opposte a quelle esistenti, che inizialmente dovranno affrontare sfide, sempre e soprattutto riguardanti l’economia, che non saranno per niente semplici e richiederanno una rimodulazione, da parte di tutti, del bene pubblico e di quanto possa effettivamente costare.
Novembre: ultimo momento di crisiNovembre coincide con l’ultimo momento di crisi di questo 2021. Probabilmente sarà il momento in cui i Paesi detentori delle risorse energetiche, specie petrolio e gas, si troveranno a dover affrontare crisi economiche, quanto politico-sociali, che possono però incidere sull’intero pianeta, specie in rapporto all’import-export e alla produzione di beni voluttuari, mettendo in crisi aziende che probabilmente, e paradossalmente, non avevano avvertito gli effetti della crisi sia nel 2020 che nella prima parte del 2021.
2022, un anno migliore con prospettive di rinnovamento
Si giungerà al nuovo anno con strutture socio-economiche molto diverse da quelle passate e guardandosi indietro ci si accorgerà della caduta di più di qualche sistema politico, così come di economie un tempo floride ora costrette a ripartire su nuove basi, cosa che probabilmente non sarà affatto negativa se si sarà pronti ad accettare i sacrifici volti al rinnovamento e a fare scelte lungimiranti per il futuro, come Saturno in Acquario sembra consigliare quasi a tutti.
Un messaggio di speranza
Clelia (pseudonimo di una medium che non vuole comparire) ha canalizzato questo messaggio della sua guida, che nella sua incarnazione terrena si chiamava Paulus Clericus ed era un musicista.
“In tempi come questo dovete sostenervi, perché la situazione generale non è serena. È stata appositamente manipolata in modo che le forze dell’Oscurità vengano a galla e si mostrino nella loro interezza, ma dovete capire che un fatto del genere ha la sua parte di positività.
In questo modo è noto a tutti e chiaro che c’è una parte oscura, e gli esseri umani – e non solo – si possono schierare da una parte o dall’altra e mostrare quello che sono in realtà.
Vedere la verità è uno stato positivo, e nella sincerità della situazione manifesta si possono prendere decisioni con lo spirito libero. Non è possibile farlo se non sai chi hai davanti, e nei secoli scorsi è sempre stato fatto così.

Se le forze della Luce saranno vincenti – e non ve lo posso dire (ma la risposta è già chiara in sé) – allora si avrà una svolta dell’umanità verso un’epoca molto più luminosa e serena, dove gli esseri umani avranno rispetto gli uni degli altri e sapranno gestire la propria esistenza con la serenità e la lucidità necessarie a vedere i fatti esterni come ombre create dalla propria personalità.
Non spariranno l’egoismo e gli atteggiamenti negativi che si vedono ora, ma agli esseri umani sarà dato modo di vederli in modo distaccato e assolutamente neutro e in base a questo prendere le proprie decisioni.
Non chiudetevi con la mente, ma spaziate, leggete, meditate e troverete il vostro equilibro e la serenità necessarie a superare questo momento. Ricordatevi che si tratta di un teatro e nel teatro tutto è possibile, anche che lo stesso attore interpreti parti diverse”.
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