Sappiamo tutti che non può esserci vita sul nostro pianeta senza la presenza del Sole, che ci irradia con ampie zone dello spettro elettromagnetico, di cui l’occhio percepisce solo la piccolissima banda delle frequenze della luce visibile. Il corpo umano può restare per settimane senza cibo, per giorni senza bere e per alcuni minuti senza ossigeno, ma non può resistere un solo secondo senza l’apporto energetico del Sole: la differenza tra un corpo vivo ed un cadavere è unicamente energetica.
Oggi il Sole viene costantemente studiato e monitorato, consentendoci di aumentare la nostra conoscenza sul suo divenire e forse la sua genesi, non senza sorprendenti scoperte. Il quadro complessivo risulta anche da una ricognizione di ciò che le civiltà del passato hanno elaborato circa la funzione e il significato profondo del rapporto umanità-Sole, presenti a tutt’oggi a livelli insospettabili, ma reperibili ovunque.
Considerazioni storico-simboliche
Non c’è religione, filosofia, icona e rituale laico o sacro, sistema astrologico e divinatorio, sistema linguistico, sistema artistico e architettonico, che non riferisca almeno parte delle proprie conoscenze alla stella chiamata Sole. Esiste un legame tra l’uomo e il Sole che si può riscontrare nella vita quotidiana. Il nostro cuore ha circa 72 battiti al minuto e così la respirazione cranica, 72 anni occorrono alla nostra stella perché percorra un grado con la precessione degli equinozi e 30 giorni per percorrere un segno zodiacale. Questo è il simbolo in astrologia, ma anche quello dello spirito: il cerchio è il confine che ci separa dagli altri spiriti poiché ciascuno è diverso, ma sottintende anche l’idea di infinito, in cui la circonferenza esterna è ovunque e il centro in nessun luogo, il paradosso che meglio rende l’idea che non possiamo rappresentare con la ragione. C’è analogia tra un giorno, il piccolo ciclo solare, e ciò che avviene durante un anno: il mezzogiorno è il solstizio d’estate, il tramonto è l’equinozio d’autunno, la mezzanotte è il solstizio d’inverno, l’alba è l’equinozio di primavera. Il ciclo si ripete, l’archetipo è salvo. Maestri e Salvatori ripetono questo archetipo: al sorgere si manifesta la vita, si sviluppa, decade e muore con l’inverno. Il sole scende agli inferi per poi risorgere in primavera per fecondare la madre terra e produrre i germogli, la nuova vita. Il principio maschile, il sole, e il principio femminile, la terra: il sole muore sotto terra come un seme per nascere e continuare, in un ciclo senza fine apparente.
(Qui sotto Nesektet, la barca solare che riporta all’alba di ogni giorno Osiride rigenerato, dopo una notte nell’Oltretomba).
Nelle religioni solari questo ciclo assume sembianze e nomi diversi: l’archetipo solare segue lo stesso percorso con Osiride in Egitto, Mitra in Persia, Krishna in India, Cristo in Occidente. Essi vengono uccisi da un tiranno, l’inverno, dal quale usciranno vittoriosi dopo tre o trenta giorni, nel Sol invictus appunto, quando la durata del giorno inizia ad allungarsi con il solstizio invernale, in cui è posta la rinascita. Nel cristianesimo, ad esempio, l’imperatore Costantino, dopo aver abbracciato la fede cristiana, nel 330 fece coincidere con un decreto il Dies Natalis Solis Invicti con la data di nascita di Gesù, considerato dai cristiani il “Sole di giustizia”, e questi poterono così trasferire lo shabbat ebraico, giorno del Signore, al Dies Solis che diventa Dies Dominica.
Invariabilmente, i tiranni rappresentano le tradizioni fisse che non si rinnovano, tutto ciò che non accetta le dinamiche della verità che non può essere codificata e che, però, si rivela essere la loro debolezza: e cioè la paura di sperimentare percorsi diversi, anche a costo di non cambiare la rappresentazione consueta del mondo. Insomma ciò che è contro la Vita, la bellezza, l’armonia: il moto perenne di cui ci hanno parlato i Maestri, pur con linguaggi determinati dalla cultura di appartenenza.

L’attribuzione maschile alla divinità solare e femminile a quella lunare non corrisponde al vero: divinità solari femminili si ritrovano in ogni continente (per esempio Amaterasu nella credenza Giapponese), così come si ritrovano divinità lunari maschili: le prime dee del pantheon egizio portavano un sole sulla testa comesimbolo di dignità, e similmente nella mitologia germanica e scandinava. Il sole non è solo maschile ed è anche femminile e viceversa. La duplicità si spiega poiché accanto a quello visibile ne esiste uno invisibile, il Sole Nero, al centro della terra o della galassia, fonte dell’energia primordiale senza la quale il visibile non sussiste. E’ il motivo della ricerca dell’energia oscura (in fisica, elettrondebole) inesauribile ed eterna che ancora non riusciamo a vedere con gli strumenti convenzionali, ma possiamo percepire. Solo a condizione di un vero rinnovamento interiore accederemo al vero sapere che conduce a un distacco dall’illusione sensoriale, pur necessaria nello spazio tempo convenzionale. Incontrando il Sole Nero si riceve la vera Luce. L’antico simbolo sembra trovare un inizio di risposta: il 96% dell’energia e materia oscura che la fisica calcola non è visibile, tuttavia permette l’energia elettromagnetica consueta che conosciamo e vediamo e che, sembra un paradosso, non è la vera luce, è illusoria.
Considerazioni astronomiche
Storicamente siamo passati dalla teoria tolemaica geocentrica a quella copernicana eliocentrica. E qui ci siamo fermati fino a che alcuni scienziati russi hanno studiato il moto del Sole nella nostra galassia, regalandoci un’immagine di quello che avviene a dir poco emozionante: il Sole orbita nella Via Lattea, una galassia a spirale composta da un rigonfiamento centrale e quattro braccia principali, e si muove vicino al braccio detto di Orione, fra quello di Perseo e quello del Sagittario. Durante il suo percorso, si trascina dietro i suoi pianeti che spiraleggiano nella galassia in una modalità che ricorda (riproduce) la forma del nostro DNA.
La Nasa, in collaborazione con l’ESA (Agenzia Spaziale Europea), nel 1995 ha lanciato in un’orbita che gli consente di mantenere una distanza costante il telescopio spaziale SOHO per studiare il Sole, la sua struttura, la dinamica del suo interno, i suoi cicli e le sue emissioni. Chiunque può ora vedere cosa accade sulla nostra stella in tempo reale collegandosi con il sito: http://sohowww.nascom.nasa.gov/
Come sempre, quando l’umanità comincia a porsi delle domande, le risposte non sono immediatamente decodificabili. In questo caso, l’osservazione dei fenomeni solari ci sta creando più dubbi che certezze e gli esperti dibattono vivacemente sui risultati delle analisi compiute.
Abbiamo scoperto che il Sole ha dei cicli di attività che variano in durata tra i dieci e i dodici anni; vengono misurati in base al numero di macchie presenti sulla sua superficie ed alla conseguente forza sprigionata, che è inversamente proporzionale alla loro durata: meno durano e più sono potenti, al contrario, più sono lunghi e più sono deboli. Oggi siamo nel ventiquattresimo ciclo; e mentre l’ultimo, il ventitreesimo, si è concluso nei tempi previsti, l’attuale, iniziato nel 2008 sta creando molte perplessità. Facendo i conti sul suo attuale andamento si è scoperto che questo avrebbe una durata anomala di quindici-sedici anni: tanto, anzi tantissimo. Questo ha a che fare con l’altrettanto anomala inversione di poli magnetici in atto.
Normalmente, durante i cicli pari i campi magnetici del Sole con polarità positiva migravano verso il suo polo sud e, viceversa, quelli negativi verso il polo nord, mentre nei cicli dispari avveniva il contrario; durante questo spostamento, nel loro percorso, le cariche passando per l’equatore solare davano il via ad un massimo di emissioni di varia forma ed intensità, definiti come flares, spot, cme, filamenti ecc. Per fare questo si frantumavano, per poi ricomporsi e dare vita alla nuova polarità. Questo è un processo che necessita di una grande forza magnetica, in assenza della quale rischia di bloccarsi; ed è proprio questo quello che sta avvenendo, con il risultato che oggi il Sole ci mostra una disgregazione ed una tendenza ad una controinversione. Queste le dichiarazioni degli esperti del Solar Activity sugli aggiornamenti del WSO e sui dati dell’osservatorio di Wilcox: “Come vi abbiamo ripetuto molte volte in questi mesi, ora più che mai il momento è davvero delicatissimo! Se avverrà la controinversione, dell’emisfero nord, come ormai sembra probabile, questo come detto poc’anzi, sarebbe un evento senza precedenti nella storia contemporanea della fisica solare, rimettendo in discussione addirittura il ciclo 24 con un possibile aborto del ciclo. Questo sarebbe il preludio ad un minimo molto profondo (deep minimum), con l’ingresso di una fase monopolare della stella che porterebbe ad un’insistente asimmetria dei due emisferi, con probabile profondo minimo solare in stile Maunder. Questa possibile dinamica, avvalorerebbe la teoria degli scienziati russi sulla possibilità di “reversione polare incompleta” che da studi accademici, avvenne nel Maunder’s Minimum” (sopra, uno dei tre quadri di Hendrich Avercamp dipinto in tale occasione).
Il minimo di Maunder prende nome dallo studioso vissuto tra la fine del 1600 ed i primi del 1700 il quale osservò come, in quel periodo di mini-glaciazione, l’attività solare fosse molto bassa con una quasi scomparsa di macchie sulla superficie. Questo ci riguarda molto da vicino e sempre più scienziati si stanno letteralmente dissociando dalla teoria del Riscaldamento Globale dovuta all’emissione di CO2. Di fatto i diagrammi mostrerebbero come tale andamento si stia dissociando: mentre il gas serra schizza alle stelle, il riscaldamento mostra, dopo il picco degli anni cinquanta, un chiaro trend di decrescita. Ci stiamo raffreddando.
Altri aspetti di questo comportamento anomalo del Sole rilevante per noi e che associa le emissioni solari alla nostra atmosfera, al movimento delle placche tettoniche e all’impatto sui nostri comportamenti, insieme al seguito dell’analisi esoterico-energetica, verranno approfonditi e continueranno nelle prossime puntate.
Per saperne di più:
Youtube, un filmato tradotto in italiano: https://www.youtube.com/watch?v=l31PPiPW-FE
Ubaldo Carloni e Daniela Ghirardi
(Prima puntata – continua)
In realtà è il centro di un cerchio ad avere la circonferenza dappertutto e in nessun luogo.