Il meraviglioso caos di Frida

Alla fabbrica del Vapore, a Milano, una mostra spettacolare sull’esuberante artista  messicana, con i suoi autoritratti e le fotografie di Muniz Espinoza.

Il meraviglioso caos di FridaA Milano è prevista fino al 28 marzo, negli spazi della Fabbrica del Vapore, la mostra “Frida Kahlo – Il caos dentro”, un percorso sensoriale ad alta tecnologia e spettacolare che consente al visitatore di immergersi nella vita della grande artista messicana. Un’esplorazione tra arte, umanità, spiritualità.

La mostra, dopo una spettacolare sezione multimediale con immagini animate e una avvincente cronistoria raccontata attraverso le date che hanno segnato le vicende personali e artistiche della pittrice, entra nel vivo con la riproduzione minuziosa dei tre ambienti più vissuti da Frida a Casa Azul, la celebre magione messicana costruita in stile francese da Guillermo Kahlo nel 1904 e meta di turisti e appassionati da tutto il mondo: la camera da letto, lo studio realizzato nel 1946 al secondo piano e il giardino.

Ne “I colori dell’anima” i ritratti fotografici

Il meraviglioso caos di Frida
Frida Kalo fotografata da Leo Matiz, 1944© Fondazione Leo Matiz

Segue la sezione “I colori dell’anima”, curata da Alejandra Matiz, direttrice della Fondazione Leo Matiz di Bogotà, con i magnifici ritratti fotografici di Frida realizzati dal celebre fotografo colombiano Leonet Matiz Espinoza (1917-1988).

Matiz, considerato uno dei più grandi fotografi del Novecento, immortala Frida in spazi di quotidianità: il quartiere, la casa e il giardino, lo studio.

7Dedicato a Diego Rivera

Al piano superiore l’allestimento prosegue con una sezione dedicata a Diego Rivera. Qui sono proiettate le lettere più evocative che Frida scrisse al marito. Troviamo anche una stanza dedicata alla cultura e all’arte popolare in Messico, che ebbero grande influenza sulla vita di Frida, trattate su grandi pannelli grafici dove se ne raccontano le origini, le rivoluzioni, l’iconografia, gli elementi dell’artigianato: gioielli, ceramiche, giocattoli.

Sono esposti alcuni esempi degni di nota di collane, orecchini, anelli e ornamenti propri della tradizione che hanno impreziosito l’abbigliamento di Frida. Nella sezione seguente sono esposti gli abiti della tradizione messicana che hanno ispirato ed influenzato i modelli usati dalla Kahlo: gonne ampie e coloratissime, scialli e camiciole, copricapo e collane.

Il focus sulla tradizione messicana procede con la sezione dedicata ad alcuni dei più conosciuti murales realizzati da Diego Rivera in varie parti del mondo: saranno proiettati nella loro interezza e in alcuni dettagli i ventisette pannelli murali che compongono il Detroit Industry Murals (Detroit, 1932), il Pan American Unity Mural (San Francisco, 1940) e Sueño de una tarde dominical en la Alameda Central (Città del Messico).

Frida e il suo doppio

Il meraviglioso caos di Frida
Particolare dello Studio di Frida (sedia a rotelle, pennelli e cavalletto)

Nella sezione “Frida e il suo doppio” sono esposte le riproduzioni in formato modlight di quindici tra i più conosciuti autoritratti che l’artista realizzò nel corso della sua carriera artistica, tra cui Autoritratto con collana (1933), Autoritratto con treccia (1941), Autoritratto con scimmie (1945), La colonna spezzata (1944), Il cervo ferito (1946), Diego ed io (1949).
Per modlight s’intende una particolare forma di retroilluminazione omogenea, in cui ogni dipinto, precedentemente digitalizzato, viene riprodotto su uno speciale film mantenendo inalterate le dimensioni originali.

A conferma della grande fama globale di cui la pittrice messicana gode, la mostra prosegue con una straordinaria collezione di francobolli, dove Frida è stata effigiata, una raccolta unica con le emissioni di diversi stati.

Video, suoni ed effetti speciali

Il meraviglioso caos di Frida
Frida Kahlo “Autoritratto con vestito di velluto”, 1926.jpg

Il percorso comprende anche l’opera originale di Frida del 1938 Piden Aeroplanos y les dan Alas de Petate (Chiedono aeroplani e gli danno ali di paglia) e sei litografie acquerellate originali di Diego Rivera.

Lo spazio finale è riservato alla parte ludica e divertente dell’esposizione: la sala multimediale 10D combina video ad altissima risoluzione, suoni ed effetti speciali ed è una esperienza sensoriale di realtà aumentata molto emozionante, adatta a grandi e piccoli.

La mostra è prodotta da “Navigare” con il Comune di Milano, con la collaborazione del Consolato del Messico di Milano, della Camera di Commercio Italiana in Messico, della Fondazione Leo Matiz, del Banco del Messico, della Galleria messicana Oscar Roman, del Detroit Institute of Arts e del Museo Estudio Diego Rivera y Frida Kahlo:

Curata da Antonio Arèvalo, Alejandra Matiz, Milagros Ancheita e Maria Rosso, la mostra rappresenta una occasione unica per entrare negli ambienti dove la pittrice visse, per capire, attraverso i suoi scritti e la riproduzione delle sue opere, la sua poetica e il fondamentale rapporto con Diego Rivera, per vivere, attraverso i suoi abiti e i suoi oggetti, la sua quotidianità e gli elementi della cultura popolare tanto cari all’artista.

Frida Kahlo. “Autoritratto con scimmie”, 1943.

«La mostra», commenta Maria Rosso, una delle curatrici «è adatta a coloro che non conoscono ancora a fondo le varie sfaccettature di questa esuberante artista e decidono di approcciarsi ad essa con sincera curiosità».

Le visioni da lei dipinte non sono “situazioni impossibili” ma stati fisici e mentali che la tengono in ostaggio, le creano costrizioni da cui cerca una via di fuga, trovandola unicamente nella libertà del fare artistico.

André Breton definì l’arte della Kahlo come “un nastro intorno a una bomba”. Lo stile di Frida virerà infatti “verso una complessità psicologica e una ricercatezza tecnica sempre crescenti”.

La mostra: Frida Kahlo, Il caos dentro
Sede: Milano, Fabbrica del Vapore
Milano, fino al 28 marzo 2021

Per saperne di più:
Renata Pompas: Un colore autobiografico
Caroline Bernard “La passione id Frida” – ed. Tre60

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