Pineale: un ponte tra corpo e psiche

di Ubaldo Carloni. La ghiandola pineale ha un ruolo importante a livello ormonale, per la salute, ma anche sul piano spirituale. Come proteggerla

         La pineale (in rosso).

“La riduzione dell’attività della Ghiandola Pineale è uno dei principali fattori che porta al cancro”: così si riassumono le rivelazioni scientifiche sul ruolo della ghiandola pineale, che hanno il potere di rivoluzionare l’attuale approccio medico in campo oncologico.

Gli ormoni pinealici, insieme agli endocannabinoidi, inducono una risposta linfocitaria (una popolazione dei globuli bianchi) antitumorale, che è inibita dagli oppioidi cerebrali, attivi nello stress.

Il sistema pinealico costituisce una unità funzionale fondamentale con il sistema cannabinergico nei processi non solo di regolazione e difesa della salute, ma anche nei processi di coscienza. Rimandiamo ad altri articoli la descrizione dei processi biochimici di formazione degli indoli pinealici e le loro funzioni organiche.

Il ruolo fondamentale di questa ghiandola
Mentre queste brevissime note espresse con linguaggio scientifico ci ricordano il ruolo fondamentale di questa ghiandola, la pineale o epifisi, fin dall’antichità associata a funzioni non solo biologiche di regolazione e difesa del corpo umano nel suo complesso, ma anche ad attività superiori, percettive e immaginative, di superamento spazio temporale e, come affermano e documentano antichi testi, di volo in altri mondi e di contatto con la divinità.

L’allusione al contatto con la o le divinità trova poi ulteriori sottolineature, che suggeriscono che tra le divinità esterne, Dei o esseri spirituali o energie dimensionali, e quelle interne, dentro l’umano, c’è una continuità e affinità, persino identità: Dio, se sia uno stato di coscienza o una entità esterna, per il mistico  non c’è differenza.

Metabolismo pinealico

La pineale, con il suo metabolismo neuro-chimico del tutto unico, gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo della facoltà superiori, nel ciclo sonno-veglia, negli stati di coerenza e chiarezza mentale.

Essendo fotosensibile e contenendo cellule simili a quella della retina, è denominata anche terzo occhio dagli antichi (Ajna chakra), visione oltre la realtà fisica, visione nei sogni privi di luce, come se gli antichi l’avessero analizzata al microscopio elettronico.

La pigna nell’iconografia degli iniziati
La pigna o il cono di pigna, nell’iconografia degli dei o sacerdoti o iniziati, è proprio l’epifisi, segno di appartenenza all’élite spirituale.
Pratiche di respirazione, meditazione, cibo particolare, ambiente ecologico particolarmente puro, uso sapiente di derivati chimici dei metaboliti pinealici, tendevano a sviluppare quelle capacità di percezione e chiarezza mentale necessari per leggere il mondo nella sua vera realtà.
Si narra che anche Siddharta Buddha perseguisse questa via, il digiuno praticato ne faceva parte, egli ha i capelli raccolti a forma di pigna.

          Vaticano. Cortile della Pigna.

Nella Corte della Pigna in Vaticano, si trova un’immensa statua raffigurante una pigna con a fianco due ibis o pavoni, simbolo di immortalità.

La Pigna domina un sarcofago aperto, come quello presente nella camera del Re della Grande Piramide, ad indicare come la morte può essere sconfitta, il sarcofago aperto, se la pigna sta in alto, è attiva.

Esiste una reale sinergia tra i neurormoni pinealici – come la DMT (dimetiltriptamina), melatonina, pinolina e somatotropina – e la rigenerazione cellulare e dell’integrità cromosomica senza accorciamento ad opera dell’enzima telomerasi, la porta per l’immortalità?
La risposta chiara della genetica ancora non c’è, ma si sa la scienza procede per paradigmi, per lo più materialistici; tuttavia primi risultati si sono ottenuti con le cavie.                  

Campi elettromagnetici e tossici ambientali  
Oggi sappiamo che la ghiandola pineale è influenzata dalla quantità di luce e dai campi elettromagnetici di origine antropica, non naturale: così possiamo facilmente dedurre come la vita moderna (telefonini, elettrodomestici, luce artificiale, ecc.) ricolma di caos elettromagnetico abbia determinato grandi cambiamenti nell’organismo.

                             Un’antenna 5G.

L’epigenetica dimostra ampiamente come siano gli stimoli ambientali a interagire con le caratteristiche del DNA, invece che un competitivo determinismo genetico.

Così oggi sappiamo che è possibile modificare persino ciò che biologicamente si credeva immutabile o congenito.  Questo vale anche per l’invecchiamento e le gravi patologie che l’umanità ha sperimentato solo con l’avvento del caos elettromagnetico.

La fisiologia della pineale potrebbe essersi modificata ulteriormente in rapporto a questi mutamenti ambientali e questa alterazione potrebbe aver contribuito ad un più rapido deperimento fisico, così come all’insorgenza di nuove patologie.

I cibi utili (e dannosi) per il benessere della pineale
La nutrizione biologica gioca un ruolo importante nel mantenimento dell’attività pinealica: importante il triptofano, aminoacido precursore, con presenza di ferro e fosforo, magnesio.
Cibi molto utili sono: le alghe, i germogli, alimenti ricchi di clorofilla, barbabietole, curcuma, noci, olio di cocco e di semi di canapa, succo di Limone/bergamotto.

Il triptofano si trova in abbondanza nel cacao (cioccolato fondente), mango (frutta tropicale) datteri, frutta oleosa (semi di lino, zucca, sesamo, girasole, noci, mandorle), banane, avena, alghe, cereali integrali, semi di soia, verdure verdi. O negli integratori, come l’alga Clorella, Spirulina, funghi (medicinali, come quelli orientali).

Uno degli elementi da evitare assolutamente è il fluoro, contenuto nei dentifrici e in alcune acque.
Poi occorre tener d’occhio che nei cibi e nei farmaci non vi siano metalli pesanti (mercurio, piombo, alluminio ecc.), interferenze multiple di emettitori di campi E.M. (elettrodomestici, forno microonde, frequenze come il 5G ecc.).

Una curiosità.
Forse non sapevate che il Fluoro in particolare è stato usato dai regimi totalitari per rallentare la percezione della realtà e rendere gli umani più docili e supini, disponibili ad accettare l’inevitabile.

Siamo esseri che assorbono luce
Noi esseri umani non saremmo né vegetariani, né carnivori e né onnivori, ma esseri che assorbono luce. Le cellule sane emettono oscillazioni ordinate di luce, mentre le cellule malate producono oscillazioni non ordinate. Maggiore è il disturbo, tanto più caotica è l’emissione di luce. Oscillazioni caotiche di luce non trasmettono più informazioni corrette alle cellule, così allo stesso modo anche le reazioni biochimiche non funzionano più bene.

Le tossine (batteri, virus, funghi, parassiti, sostanze inquinanti o tossiche) impediscono lo scambio di informazioni, un’interruzione delle linee di comunicazione dei bio-fotoni, l’alterazione elettrica della cellula successivamente produce un’alterazione bio-chimica, infine compaiono i sintomi della malattia.

Qui è in gioco il livello informativo, gli agenti infettivi, come i batteri e virus, di qualsiasi natura, vibrano molto in basso: un corpo che vibra in modo coerente neppure si accorge della loro presenza. Ogni informazione può essere modificata o programmata, sia nel campo biologico con l’ingegneria genetica che nella trasmissione elettromagnetica.

Siamo in un momento storico di grande manipolazione

          Un tumore nella pineale.

Nel momento storico attuale la realtà che ci circonda ha un alto grado di manipolazione; sappiamo con certezza che un caos informativo, sia a livello vibrazionale che a livello cognitivo, genera una confusione generale, dissonanza cognitiva, cui segue l’incapacità di decidersi.

Le interferenze con il funzionamento della pineale hanno dunque un inquietante risvolto, sfruttato dai grandi sistemi secolari di dominio.

Ogni umano nasce in un determinato universo ed è soggetto alle influenze sottili sia astrali che mondane. La pineale fa da ‘tramite’ tra l’esterno e l’interno: ma sappiamo che essi non sono separati, la separazione è solo illusoria, tutto è interconnesso.

La separazione è illusoria: ce lo dicono la fisica quantistica e i Veda
A livello profondo la separazione delle particelle fondamentali sono solo estensioni dello stesso organismo fondamentale, della stessa energia, nel diverso apparente spazio-tempo.
La separazione illusoria è tuttavia egemone da alcune migliaia di anni, perciò la preparazione ad accogliere il cambio di visione della realtà per avvicinarsi a quella Vera, può durare un tempo indeterminato per ciascuno di noi.

La meditazione, il distacco dall’illusione, le varie pratiche energetiche sono molto importanti, ciascuna con indicazioni proprie, oltre alla nutrizione di cui si è fatto cenno.

Tuttavia è la profonda convinzione interiore di conservare l’integrità spirituale a fronte di ogni cambiamento che ci permetterà di non essere manipolabili, di essere ciò che siamo.
Il vero cambio non consiste in un diverso assetto economico-sociale, destinato nel tempo a crollare, poiché innaturale, ma in quello vibrazionale, nel vero cambio e integrazione delle polarità.

Per saperne di più:
Ubaldo Carloni. La pineale e gli ormoni della sensitività.
Franco Bianchi: La pineale: un’antenna ricetrasmittente?

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Già ricercatore in biochimica nutrizionale e farmacologia; nutrizionista, diploma e membro AMIK ( Associazione Medica Italiana Kousmine). Autore di varie pubblicazioni scientifiche e divulgative. Specializzazione in Kinesiologia Applicata-Olistica. Master in Zen Shiatsu, esperto in MTC. Ha studiato alla Facoltà Teologica; ricercatore indipendente in discipline Spirituali, Teologiche e Scienza. Tiene corsi e conferenze di Bioenergetica, rapporti tra Chimica, Nutrizione, Ecologia e Salute; Evoluzione Spirituale, Globalizzazione. Mailto: ubacarloni@gmail.com - tel. 348.3150214.