Visitatori dallo spazio

di Tiziana Etna. Forse sulla Terra sono sempre arrivati visitatori dallo spazio. In tutte le tradizioni si narra di déi scesi dal cielo per unirsi agli uomini con costruzioni volanti

Visitatori dallo spazio
L’astronave madre del film “Independence day”

Non siamo soli nell’universo, ma facciamo parte di una grande rete galattica cominciata con la creazione. Non tutte le considerazioni dei teorici degli antichi alieni sono da accogliere senza spirito critico.

Ma le prove evidenti che da milioni di anni la terra venga visitata dagli extraterrestri non si leggono solo tra le righe della Bibbia o di ogni altro “libro sacro”, ma si ritrovano nei miti di ogni civiltà, fino a palesarsi nelle leggende popolari tramandate a voce, negli Arcani Maggiori dei Tarocchi come abbiamo avuto modo di vedere in un precedente articolo o nei tanti artefatti ritrovati in ogni dove del globo.

Gli extraterrestri torneranno?
La corrente di pensiero degli “antichi astronauti” anche se inizia intorno agli anni ’50 esplode con Eric Von Daniken, l’autore dei best seller Gli extraterrestri torneranno e I carri degli dèi. Da studente Von Daniken prova ad applicare una traduzione meno simbolica dei racconti biblici e scorge altre possibili verità, le stesse gli verranno poi confermate dalle tante prove contenute nei siti archeologici di tutto il mondo che egli stesso visiterà e studierà e, come visto nel precedente articolo non sarà l’unico.

Erich von Däniken, studioso di paleoarcheologia.

Accettare le teorie dei ricercatori del paleocontatto significa mettere in discussione tutta la nostra storia e  le nostre origini. Infatti, se avessero ragione andrebbe completamente rivista non solo la storia, ma ogni materia di studio: dalla biologia all’archeologia, dalla geologia all’astronomia, dalla teologia alla scienza.

Tutto andrebbe investigato con un atteggiamento nuovo, inclusivo, sinergico ed orientato alla ricerca di parallelismi, per scoprire che milioni di anni prima di quelle che crediamo le prime civiltà organizzate,  in luoghi opposti del mondo, si acquisivano le stesse conoscenze e si realizzavano le stesse incredibili costruzioni.

Incredibili come le piramidi, la stranezza architettonica più discussa del secolo, dal momento che si ritrovano in Egitto ed in Messico e sono di difficile realizzazione anche con i modernissimi macchinari odierni.

Visitatori dallo spazio
Tiahuanaco (Bolivia). Il gruppo dei monumenti Pumapunku.

Oppure Puma Punku, la Porta del Puma, parte del più ampio complesso monumentale di Tiahuanaco, in Bolivia, considerato uno dei siti più antichi del mondo.
Puma Punku sembra creata con enormi stampi di roccia a forma di H, ha porte finemente intagliate e blocchi di pietra perfettamente levigati.

Sono moltissime le costruzioni a blocchi di granito giganti, lontani da cave, perfettamente rettangolari e livellate, portanti tracce di fori e tagli da strumentazione che da millenni si reggono senza malta, beffeggiando terremoti e catastrofi a dispetto della moderna edilizia; sono moltissime e sparse ovunque nel mondo, talvolta situati in luoghi impervi e difficilmente raggiungibili.

La scoperta di Gobekli Tepe
I progressi in ambito archeologico supportano in maniera costatabile la veridicità dei miti, ne è un esempio il ritrovamento della città di Troia. Ma ancora più straordinaria è la scoperta di Gobekli Tepe, in Turchia, un luogo di culto, ricco di bassorilievi talmente precisi da sembrare intagliati a macchina, raffiguranti animali ed esseri umanoidi dal volto indefinito. Un sito sbalorditivo non solo perché antico di dodicimila anni.

Ma è mai possibile? Credere negli antichi astronauti significa essere disposti a tentare risposte diverse a domande ancestrali del tipo: Chi siamo? Da dove veniamo? Dove stiamo andando?

Siamo figli delle stelle?

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Turchia. Il sito archeologico di Gobekli Tepe

Come accennato nel precedente articolo Siamo figli delle stelle?, i sostenitori del paleocontatto ritengono che noi essere umani siamo degli ibridi creati in laboratorio dagli Annunaki (esseri “scesi dal cielo”) migliaia di anni fa proprio per cominciare la nostra civiltà.

Dopo un processo di terraformazione (cioè di adattamento al nuovo ambiente, n.d.r.) questi visitatori dallo spazio hanno manipolato i geni nei sistemi di vita realizzando l’umanità, ma non quella che conosciamo oggi.

Varie culture – compresa la Bibbia – raccontano di rapporti sessuali tra uomini e divinità, uomini e demoni, Figli del vero Dio o angeli ribelli (Nephilim) e figlie degli uomini. L’interpretazione dipende dal retaggio culturale e religioso, ma esistono molte storie tramandate e scritte che si riferiscono agli angeli caduti accoppiati con gli umani per modificarne il corredo genetico.

Da queste unioni nascono dei giganti, le cui ossa sono state ritrovate un po’ ovunque, anche in Sardegna, tuttavia questi non essendo indigeni della terra risultavano distruttivi per il pianeta.

Antiche civiltà, tecnologicamente avanzate
Visitatori dallo spazioOgni civiltà ha un racconto simile a quello del diluvio universale ed un personaggio simile a Noè. L’intento era cancellare un lavoro venuto male? Ne conseguirebbe che siamo il risultato di un secondo esperimento.

C’è dunque, un prima. Prima del diluvio il mondo era molto diverso. Ci sono leggende che parlano di una civiltà tecnologicamente avanzata, in cui gli esseri umani erano in contatto con le creature del cielo, ma dove tutto è andato perduto per colpa della “contaminazione”: parlano forse di contaminazione genetica?

La scienza non è incline all’adozione dell’idea di una antica civiltà avanzata scomparsa, perché le prove sono confuse e talvolta oscurate, ma anche senza entrare nel complottismo, una differente interpretazione della storia non può più essere ignorata.

Gli antichi testi indiani parlavano di tecnologia, scienza e medicina e per quanto ne sappiamo sono attendibili Per gli indù gli dèi sono persone realmente esistite ed i loro testi sono costituiti da racconti che volevano fossero trascritti dall’uomo, ad esempio i Veda, le cui origini sono millenarie, contengono princìpi di architettura, scienza, armi, medicamenti ed interventi, vengono considerati come una sorta di manuale divino donato da un’intelligenza superiore, un aiuto, una guida pratica per crescere in ogni campo.

Carri infuocati, tappeti e animali volanti
Tappeti volanti, carri infuocati, draghi e serpenti; in tutto il mondo si narra di antichi episodi con macchine o animali volanti.
Il Kebra Nagast, il Libro dei Re, narra che Re Salomone usciva con il suo “tappeto volante” per mappare il mondo. Sono state ritrovate mappe antiche che segnalano l’Antartide molto tempo prima che venisse scoperto.

Nel 1971 Il professor Dileep Kumar Kanjalal tradusse molti antichi testi indiani nei quali si parla frequentemente delle macchine volanti chiamate Vimana. Molte citazioni nei testi e in opere pittoriche fanno pensare addirittura che dodicimila anni fa ci fosse una rotta commerciale globale gestita da tali macchine che sfrecciavano nei cieli dotate di armi incredibili ed enormi poteri. Dai testi si evince che esistevano Vimana di varie dimensioni: grandi come città volanti e piccoli per un solo pilota.

E in India gli dei volavano con i Vimana

Vimana, una “nave degli dei” secondo la tradizione indiana.

Il Vaimanika-Shashtra è un manoscritto canalizzato dal filosofo indiano Pandit Subbaraya Sastry nel 1918 in channeling e reso noto solo trent’anni più tardi.

La traduzione letterale di Vaimanika-Shashtra significa “Scienze o Pratiche Aeronautiche” e racchiude la tecnologia dei Vimana proprio come un “manuale di costruzione, pilotaggio e manutenzione”, descrivendo nel dettaglio la costruzione delle antiche navi degli dèi indù del Mahabarata, le cui armi erano molto simili alle tecnologie utilizzate nell’ultimo mezzo secolo.

Alcuni dati tecnici riguardano il sistema di propulsione dei Vimana per mezzo di motori a combustione interna oppure per mezzo di un propulsore che adoperava per combustibile il mercurio.
Nel 2017 l’ingegnere Kavya Vaddadi dell’università di Dheli, utilizzando le informazioni contenute negli antichi testi vedici ha realizzato un progetto digitale in 3d  di Vimana e lo ha trasmesso all’ingegnere aereospaziale Travis Taylor, il quale ha stampato un modellino in scala per testarlo. Il sorprendete risultato è stato quello di un apparecchio stabile ed aereo-dinamico.

I sostenitori degli antichi astronauti sono convinti che con l’accrescere delle tecnologie risulterà più semplice togliere il velo dai tanti misteri del passato, tuttavia, in un mondo che torna a sostenere che la terra è piatta una visione più ampia della nostra storia sembra ostacolata.

Per saperne di più
Su Puma Puncu, vedi su Wikipedia
Su Gobekli tepe vedi su Wikipedia
Sui Vimana vedi Wikipedia

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Livornese, ha studiato all'Università di Pisa. Giornalista pubblicista presso "Polo Artistico Vinile", redattrice www.fiofamagazine.com presso "Diamo Voce Alla Musica"