Come attivare la creatività

sogno

di Ester Patricia Ceresa. La genialità è innata o si può sviluppare? Ecco alcune tecniche per attivare la parte creativa del cervello, tra cui l’ipnosi e la meditazione 

Come attivare la creativitàSpesso si è portati a credere che la genialità sia questione squisitamente innata e genetica. Ammiriamo le menti geniali e le avvertiamo come distanti da noi, come un qualcosa di privilegiato ed irraggiungibile. In sostanza il pensiero comune sui genialoidi potrebbe essere sintetizzato in “Genio? O ci sei o non ci sei”.

Poiché la creatività ha a che fare con la produzione di nuove idee, si potrebbe pensare che il suo studio rientri giustamente nel dominio della psicologia cognitiva.

Naturalmente, la creatività coinvolge la cognizione, ma implica un tipo di cognizione che si pensava verificarsi solo all’interno di una matrice di tratti motivazionali, attitudinali e di personalità. Pertanto, secondo questo presupposto, per comprendere la creatività l’orientamento iniziale era olistico, ovvero,  bisogna considerare la persona nel suo insieme.
Per questo motivo, le teorie sul processo creativo sono state tradizionalmente teorie della personalità piuttosto che teorie puramente cognitive. In seguito le cose sono cambiate.

Un esperimento legato al processo creativo
Come attivare la creativitàSe prendiamo come riferimento i risultati di un famoso esperimento condotto dallo psicologo statunitense Colin Martindale nel 1978 su scrittori monitorati nella loro attività cerebrale con elettroencefalogramma, emergono dei dati interessanti sulla natura e sulle fasi della creatività.

In particolare il processo creativo si sviluppa in due fasi distinte, quella dell’ispirazione e quella dell’elaborazione.
Quando creavano, sugli scrittori si è registrata un’attività cognitiva cerebrale molto bassa ed in alcuni di loro anche un aumento delle onde cerebrali Alpha, conosciute anche come frequenze dell’ipnosi: era il momento dell’ispirazione.
A seguire si è registrata una seconda fase, quella dell’elaborazione dell’idea con un trionfo di onde cerebrali in attività: era il momento dell’originalità.

Focalizzare o sfocare l’attenzione
Successivamente, fra il 1995 ed il 1999, sia Eysenck che lo stesso Martindale  hanno proposto che la creatività sia caratterizzata da disinibizione cognitiva, fenomeno alla base di molti dei processi cognitivi associati alla cognizione creativa, come l’attenzione sfocata e un ampio orizzonte associativo.

Ma, mentre il primo la considera come una caratteristica relativamente permanente dello stile di pensiero delle persone creative, Martindale ha sostenuto che le persone creative possono focalizzare o sfocare l’attenzione a seconda delle esigenze del compito.

Quindi essere creativi è questione di governo e conoscenza dei propri pensieri. Se la chiave è un sistema di alternanza riposo/azione della mente allora si può imparare a fare il vuoto mentale che apre la strada alla creazione.
L’ideazione richiede rilassamento, la preparazione richiede attenzione. Dove il riposo della mente lungi dall’essere ozio.

La pratica del vuoto mentale

Come attivare la creatività
Free photo da Pixabay.

Del resto, è esperienza comune quella di trovare le migliori soluzioni ed ispirazioni proprio al risveglio, dopo aver creato quello zero mentale che è risultato essere necessario a far spuntare nuove idee come funghi dopo un giorno di pioggia.

Il famoso “lampo di genio” arriva proprio quando smettiamo di pensare ossessivamente alla questione. È lo stesso concetto dello “Zeroideismo” ovvero il nulla della mente alla base di molte pratiche di autoconsapevolezza e dell’ipnosi stessa.

Per capire come funziona è fondamentale distinguere due sistemi che interagiscono nella nostra mente, due parti che si attivano e disattivano, il più delle volte senza che ne siamo coscienti.
La parte lineare che ragiona in termini cartesiani e utilizza una logica newtoniana basata sull’analisi della realtà; la parte non lineare è retta da una logica quantistica e probabilistica, quindi basata sulla generazione di potenzialità e possibilità.

Due menti, due processi complementari
La prima parte coinvolge i processi consci, la seconda quelli inconsci.
La mente lineare viene usata dal sistema cerebrale per capire, imparare, prendere decisioni e memoria a breve termine, ha una capacità limitata e quindi può facilmente distrarsi o confondersi perché le risulta difficile trattare troppe informazioni contemporaneamente.

Come attivare la creatività
Foto di Elisa Riva da Pixabay.

La mente non lineare, al contrario, coinvolge i processi inconsci, è la parte “quantica” della mente, attivata quando si accede al proprio sé.

Questa parte viene usata per creare connessioni, ha una capacità praticamente illimitata e permette un ragionamento multilivello in contemporanea..

Attivare la parte “quantica” significa stimolare la creatività, risvegliare quella parte della mente capace di fare ragionamenti.

Ecco una possibile procedura da seguire in 2 passi:

  1. Riposo mentale – In questa fase le pratiche di ipnosi, autoipnosi e meditazione risultano le più appropriate.

Nel suo articolo Writers Thrive On Anxiety, l’ipno-psicoterapeuta Dr. Bryan Knight dichiara che l’ipnosi può aiutare gli scrittori in vari modi – e naturalmente essere utile anche per altre persone creative.

L’ipnosi aiuta artisti e scrittori

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Foto di Steve Buissinne da Pixabay.

Knight afferma che l’ipnosi aiuta “in primo luogo, nell’abbassare l’ansia, in secondo luogo, nel gestire il nostro dialogo interiore negativo, in terzo luogo, nel fornire la motivazione per smettere di procrastinare, in quarto luogo, nel costruire la fiducia in se stessi (l’ipnoterapia è eccellente in tal senso), quinto, nel rilasciare il potere creativo del subconscio. “

Esistono vari metodi per l’interruzione dei pensieri, uno dei più semplici è quello del cosiddetto noir: fissare il pensiero sull’idea del colore nero, pensare ad una macchia nera, un muro nero od un punto nero che si allarga.

  1. Focalizzazione e concentrazione inconscia – Dopo aver svuotato la mente dei pensieri inutili, farle mettere a focus l’obiettivo e mettere in campo tutte le forze.

A questo proposito buone le tecniche di visualizzazione, PNL. Nella pratica in aula e a studio sono risultate particolarmente efficaci le tecniche che impiegano la luce (non so se posso mettere questo link https://www.esterpatriciaceresa.com/chiavi-del-cambiamento/lux-mind/). Un esercizio semplice è quello di pensare a 10 modi diversi per poter fare quella cosa, anche i più assurdi. Una volta che la mente creativa ha generato possibilità poi quella logica sceglierà quelle concretizzabili.

In conclusione, la genialità e la creatività sono la naturale conseguenza di una mente capace di alternare scientemente la veglia al riposo. Relax e attività, riposo e sprint. Come Natura vuole!

Academy Master Trainer in Ipnosi e Coaching, si occupa di sviluppo del potenziale umano e QuantumNeuroTraining. Docente e relatore internazionale in Ipnosi, Psicologia Quantistica, Enneagramma, CNV e PNL3, ha elaborato la nuova Morfofisiognomica, una metodologia innovativa nel campo delle discipline sul Linguaggio del Corpo mirata al benessere psicofisico. Autrice del “Manuale di Morfofisiognomica - Corpo e volto rivelano i tratti del temperamento, del carattere e della personalità" (CISU ed.). Presidente di I.P.C.A (International Professional Coaching Association), organismo promotore di iniziative e congressi internazionali nel campo del Coaching e dell’Ipnosi.