Le ricerche dei sensitivi nel Castello di Galliate

di Donatella Galletti. Alcuni medium, sensitivi e radiestesisti hanno rilevato nel castello la possibile presenza di anime inquiete e tormentate, ancora legate al loro passato

L’ingresso del castello del Galliate.

Molti sensitivi hanno visitato il castello di Galliate (vedi prima puntata) per capire i suoi misteri: luci, presenze, rumori, sospiri.

In questa visita sono stata accompagnata da uno studioso di radiestesia, Giorgio Ferraris, una sensitiva che chiameremo Clelia, e Fabio e Giuseppe, dotati di una sensibilità particolare, che frequentano il castello da anni.

Mentre visitavamo la torre, Clelia si fermava assorta e mi è stato chiaro che era andata in trance, in stato modificato di coscienza. Visto il mio interesse, ha iniziato a raccontare quello che aveva percepito.

Le canalizzazioni di Clelia sul passato del castello
L’accesso alla torre è dato da una stretta scala, in fondo alla quale c’è un lungo corridoio con finestre. Secondo Clelia a metà corridoio c’era una cappella, forse di un periodo antecedente a quello visconteo. La parte della torre Castellana è quella più antica, le fondamenta risalgono all’XI secolo.

La sala al primo piano è ora spoglia, ma dal racconto della sensitiva era riccamente arredata, con drappi e mobili in noce intagliati ed è tutt’ora abitata da una presenza: si tratta di un nobile, con i capelli corvini ondulati, tagliati nella foggia usata a fine ‘400 o primi ‘500, vestito con un abito cremisi e un giubbotto di pelle. Il naso accentuato gli dà un profilo simile a quello dei Visconti.

Forti colpi proveniente da una sala vuota

Gian Galeazzo Visconti.

Allo stato attuale si possono vedere le volte affrescate e il pavimento originale in cotto, all’epoca colorato a motivi.

Al momento della stesura dell’articolo ho contattato Fabio e Giuseppe, che mi hanno riferito di aver sentito dei forti colpi provenire dalla sala, mentre erano al piano inferiore per una mostra.

Sono saliti a vedere, perché sembrava che uno dei grandi busti in marmo fosse caduto, ma non c’era nulla di spostato, né altro che potesse cadere.
Visto lo spessore dei pavimenti e delle mura, è abbastanza improbabile sentire rumori provenienti dal piano di sopra.

Una morte drammatica
Sempre secondo Clelia, il nobile che abitava nella torre era stato accoltellato alla schiena e poi strangolato per motivi di terre. Giuseppe, che studia la storia del castello da anni, ha confermato in seguito che c’erano state nei secoli passati questioni di liti per dei terreni.

Fabio e Giuseppe hanno riferito come in varie occasioni abbiano visto delle luci vagare nel fossato e sulle torri, in particolare un’orb azzurra, che dopo aver fluttuato nel fossato è sparita. In una foto che ho scattato in effetti c’è un riflesso azzurro che appare alla finestra della torre. Non è la luna, che appariva in altra parte del cielo, né il sole, che era dietro il castello. Di fronte non ci sono edifici che possano riflettere la luce.

Al secondo piano della torre Giorgio ha percepito la presenza di una donna presso una finestra usando gli strumenti radioestesici. Clelia ha confermato dicendo che si trattava di una dama vestita in broccato bianco ricamato in oro, nella foggia del XV secolo, forse incinta e morta giovane.

Nei sotterranei, anime vaganti tormentate…

Il rilevatore K2, usato per captare presenze energetiche.

Il gruppo è sceso quindi nei sotterranei: lì Clelia si è mostrata particolarmente addolorata per le persone che diceva fossero state seppellite in gran quantità, in parte dopo morte violenta, in parte per peste, senza alcun rispetto che i corpi avessero un’adeguata sepoltura o una benedizione. Per questo motivo sentiva parecchie presenze di anime tormentate ancora vaganti.

In particolare ha descritto una fanciulla con una veste bianca strappata, come una camicia da notte, tenuta per le braccia e strattonata da due armigeri che la stavano portando a morire nel sotterraneo.

La ricerca radioestesica ha confermato la presenza di morti, e il rilevatore K2 (che si usa in questi casi) si è acceso quando Clelia ha chiesto quanti fossero lì presenti, e si è spento quando ha chiesto di allontanarsi per vedere se non si trattasse di qualche contatto elettrico nelle vicinanze.

Una porta di luce per aiutare le anime
Quando Clelia ha creato una porta di luce chiedendo alle anime di passare oltre, Fabio ha iniziato a respirare a fatica; ha riferito in seguito  di aver avvertito presenze gelide che lo attraversavano, percependo che si dirigevano verso la luce.

La nostra comitiva è uscita nel primo cortile, dove a volte si delineava misteriosamente un cerchio sull’acciottolato. Giorgio ha misurato come aveva fatto con i busti, trovando quelle che sembravano sepolture di persone altamente spirituali ed elevate.
Clelia ha confermato, ma non le era dato sapere di chi si trattasse. Forse c’era stato un luogo di culto, di un qualche culto particolare, creato proprio da Leonardo? La storia del Castello poneva una piccola chiesa in una parte diversa, non lì. Poco tempo prima era stata vista una figura maschile con un lungo mantello aggirarsi, figura svanita nel nulla.

Le rilevazioni fatte con la radiestesia
da Giorgio Ferraris

Donatella Galletti e Giorgio Ferraris.

Giorgio Ferraris, musicista e appassionato studioso di radiestesia, ci racconta le rilevazioni che ha fatto con i suoi strumenti, bacchette e pendolini.

Il Castello non è completamente visitabile, perché nel corso dei secoli ha subito vari passaggi di proprietà.
Internamente, mi è stato permesso di visitare e fare rilevazioni radiestesistiche solo sul lato est: cioè, guardando la facciata principale, sul lato destro dove sorgono due torri intervallate da un cortile.

Un castello può vivere solo se, all’interno, si possono scavare numerosi pozzi per un approvvigionamento continuo di acqua. Ho rilevato due falde importanti che entrano sui due lati delle mura: quella sul lato est è un vero fiume sotterraneo, la cui presenza mi è stata convalidata in seguito da un’illustrazione del XVI secolo. Dalla radiestesia, però, s’impara che le falde acquifere hanno anche un’influenza estrema sulle energie, anche occulte, delle abitazioni e sulla salute delle persone che abitualmente convivono.

Luoghi di grande interesse energetico
Sensitivi nel castello di GalliateUsando pendolino, bacchette e particolari valori di riferimento, due sono i luoghi che hanno suscitato in me un rilevante interesse energetico: il cortile e una delle due torri, quella più a nord.

Per il cortile si possono formulare le ipotesi più svariate: dalle sepolture illustri a un luogo di culto o di riunioni particolari.
Sono queste situazioni che, in modi diversi, possono impregnare gli ambienti di energie: è lo studioso che deve interpretarne i segni e giungere a una conclusione.

La torre nord-est del castello ha invece quattro piani: una cantina, un locale al piano terra, una sala al primo piano e una sala al secondo. Nella cantina sono state rilevate fortissime variazioni elettromagnetiche grazie all’uso di un apparecchio elettronico, conosciuto con la sigla K2. Le variazioni non seguivano un percorso di regolarità fisica ma si manifestavano sotto forma di “colloquio”, rispondendo e interloquendo con logica, alle domande degli astanti.

Sensitivi nel castello di Galliate
Giorgio Ferraris mentre valuta l’energia delle statue di alcuni benefattori del Castello.

Al primo piano sono invece esposti i busti dei benefattori di un asilo costruito nel XIX secolo per i bambini del borgo.
A un esame energetico e spirituale (che si fa attraverso la valutazione dei Bovis, cioè un tipo di misurazione utilizzata per quantificare le vibrazioni sottili), basato sul contatto fisico col busto e la reazione del pendolo, è risultato che i tutti i benefattori avevano un livello alto di spiritualità e disinteresse, tutti tranne uno (di cui per ovvi motivi non faccio il nome).

Dagli esperti del Castello mi è stato poi confermato che il personaggio con valori spirituali molto bassi aveva una funzione pubblica che sfruttava soprattutto per i propri interessi personali.

Foto di Donatella Galletti ©

Per saperne di più:
Dello stesso autore: Il Castello di Galliate: un passato misterioso (1a puntata)
Paola Biondi: Castello con fantasma
Daniele Cipriani: Viaggio nei castelli abitati. Dai fantasmi
Giorgio Cozzi: Poltergeist, il ritorno dei ghostbuster
Daniele Cipriani: Fantasmi nella notte

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Laureata in Lingue e Letterature Straniere, diplomata in chitarra classica e in chitarra ad indirizzo liutistico, si interessa da sempre a tutte le discipline che possono aiutare a definire la conoscenza della persona e il miglioramento dei rapporti sociali e dello stile di vita di ciascuno, nonché alle arti in generale. Le piacciono la storia, i castelli ma anche i monumenti del Neolitico, i misteri irrisolti e tutto quanto può arricchire il patrimonio interiore.