di Margherita Detomas. Rino Capitanata e Nader Butto propongono una splendida preghiera per la Pace, che è al contempo un percorso meditativo
Questo CD, “Hallelujah – La Via Verso la Luce”, di Capitanata & Nader Butto, è una Lode alla Vita, all’Amore, a Dio. È una splendida preghiera per la Pace tra i popoli e allo stesso tempo un percorso meditativo che due belle personalità contemporanee hanno creato con i linguaggi di cui sono maestri: le parole e il suono.
La musica per l’anima di Rino Capitanata, come veicolo di guarigione, si fonde con le esortazioni, le invocazioni e il canto del dottor Nader Butto. Entrambi partono nell’interpretare la celebre versione dell’Hallelujah di Leonard Cohen, ma subito questa diventa solo una traccia, un ricordo, e si trasforma in una nuova creatura. In sintonia, intagliano e ricamano nuove melodie, trasformano e sublimano l’impronta originale per caricarla di un nuovo, assoluto, incanto.
Un dialogo enigmatico tra l’uomo e Dio
Ho sentito di un accordo segreto suonato da David e gradito al Signore… il quarto, il quinto, il minore scende, il maggiore sale… Il Re turbato compone l’Halleluja…
Sono tanti i rimandi biblici nella ballata di Leonard Cohen. Il dialogo tra l’autore Cohen con Dio è spesso enigmatico, pieno di domande.

David, il Re Profeta – tanto caro all’Ebraismo, al Cristianesimo e all’Islam – vissuto mille anni prima di Cristo, si fa poeta e compositore. E nonostante sia l’eletto del Signore, autore di molti Salmi, è cosciente dalla sua condizione umana. Ha visto che spesso la vita toglie tutto ciò che si ha e comprende, “turbato”, che sovente solo quando si è in fondo si inizia a contemplare, si comincia a ringraziare.
Proprio allora, rivolgendosi all’Alto, il Re David si ritrova a scrivere l’Hallelujah che, con parole semplici, significa Lodate il Signore, l’elogio così presente nella Bibbia, nei Salmi e nelle Liturgie: la massima gratitudine per la Vita, la parola più gioiosa per esprimere la Lode a Dio.
La ricerca dell’elevazione verso il proprio Sé Supremo
Le frequenze della musica terapeutica composta da Capitanata, accordata a 432Hz (che inducono al benessere psicofisico perché in risonanza con il cuore), giocano, si fondono e arricchiscono la voce del Dr. Nader Butto, medico e ricercatore multidisciplinare che da sempre insegna la ricerca dell’elevazione verso il proprio Sé Supremo, per riconoscere la scintilla divina che è in ognuno di noi.
Hallelujah a tutti i paesi, a tutti i popoli della terra, a tutte le stelle e a tutti gli angeli del cielo, esorta il dottor Nader Butto, che accompagna chi ascolta in un viaggio iniziatico, in cui si attiva un lavoro spirituale. Questa personale rivisitazione dell’Halleluja contiene testi e canti in molte lingue. Si passa dall’inglese, all’arabo, all’ebraico e poi ancora all’italiano e al francese.
Si riattiva il Principio Unitario tra tutte le genti
Vi sono particolari intonazioni dei suoni, peculiari di ogni lingua, che rendono più efficace la preghiera. In quest’epoca di divisioni, spesso anche per motivi religiosi, Nader Butto e Rino Capitanata ritrovano i veri punti d’incontro, richiamano ciò che unisce, invocando Pace, Armonia e Bellezza.
Nell’Hallelujah tutto si ricompone, si sciolgono le tensioni, si riattiva il Principio Unitario tra tutte le cose e tra tutte le genti. Perché la Via verso la Luce è una sola.
Toccare i testi sacri e le preghiere ci illumina sull’importanza della parola, che non solo trasmette, ma ha anche il grande potere di creare. Il Vangelo lo ricorda: All’inizio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Tutto fu fatto per mezzo Suo.
E così è scritto anche nel “Versetto del Trono” della Sūra al-Baqara, uno dei versi più potenti per allontanare gli spiriti che ancora non sono nella Luce, invocato dal dottor Nader Butto: “Dio! Non v’è altro Dio che Lui, il Vivente, che di Sé vive: non lo prende mai né sopore né sonno, a Lui appartiene tutto ciò che è nei cieli e tutto ciò che è sulla Terra.
Chi mai potrebbe intercedere presso di lui senza il Suo permesso? Egli conosce ciò che si cela tra le loro mani e ciò che è dietro di loro, mentre essi non abbracciano della Sua conoscenza se non ciò che Egli vuole. Spazia il Suo Trono sui cieli e sulla terra, né Lo stanca vegliare a custodirli: è l’Eccelso, il Possente!”
Il potere creativo delle lettere sacre

Secondo gli studiosi di Cimatica (dal greco Kyma, onda), la Scienza che indaga gli effetti morfogenetici delle onde sonore, della musica e quindi delle frequenze, pronunciando le vocali delle lingue antiche si dà origine a disegni che ricordano il modo in cui si scrivono le vocali stesse, che ricordano le forme cellulari.
E ancora: il suono determina nella materia una forma che si mantiene costante nel tempo. Pertanto, le vibrazioni dei suoni e delle parole influenzano la materia stessa.
Pronunciare parole sacre è la ricerca del suono puro, che è già presente nella nostra Coscienza. Ciò porta a connettersi col Principio Creatore.
Si tratta della via verso la Redenzione, il nostro vero e grande traguardo ultimo. E che cosa può fare di più sublime e di più alto l’artista se non richiamare la connessione con la Luce, “dalla quale siamo venuti e alla quale torneremo”, come ricorda il dottor Butto, e come intona Capitanata.
Per saperne di più:
Il video: https://www.youtube.com/watch?v=BVcnNVfKczw
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