di Sonia Cecchinato. L’ascolto del canto gregoriano apporta notevoli benefici psicofisici, come alla respirazione, agli organi interni e al sistema endocrino

Secondo gli studi del medico francese Alfred Tomatis i canti sacri sono ricchi di armonici ad alta frequenza, con effetti neurofisiologici sul cervello umano. Una delle funzioni principali dell’orecchio è quella di stimolare la corteccia cerebrale e al 95% la carica totale del corpo attraverso la ricezione del suono. Esaminando a lungo il suono dei canti Gregoriani con un oscilloscopio, Tomatis ha verificato che contenevano tutte le frequenze dello spettro vocale, da 70 ai 9000 cicli al secondo, e che cadevano entro il raggio dei suoni ricaricanti. Queste frequenze agiscono come uno “yoga respiratorio”. “Coloro che ascoltano questi canti rallentano il loro respiro entrando in uno stato di tranquillità benefica”. E ancora: “L’uomo è coinvolto in una comunicazione eterna”, scrisse “e ritrova il suo respiro naturale, senza stress nè ansimi. Attraverso il canto gregoriano trova uno spazio previlegiato dove il suo essere può temporaneamente trovare riposo, lontano dalle fatiche quotidiane”.
La frequenza ‘miracolo’ la stessa delle eliche del nostro DNA…
C’è un richiamo sempre maggiore verso questa musica vocale. E ogni anno a maggio, a Watou, in Olanda, si tiene un festival internazionale molto seguito dei canti gregoriani, a cui partecipano cori provenienti da tutto il mondo.
Da recenti studi è stato appurato che l’ascolto di questi canti apporta una serie di benefici psicofisici: esso regola, rafforza e intensifica la respirazione, favorisce lo sviluppo del sistema uditivo, fa vibrare il corpo e tonifica e calma il sistema nervoso. Inoltre rivitalizza gli organi interni, vivifica tutto il sistema ghiandolare endocrino, amplifica e ottimizza il campo elettromagnetico.
Nikola Tesla diceva che i tre numeri principali che costituiscono l’universo sono 3,6,9. La frequenza 528 Hz (5+2+8=15 =1+5 =6) è definita la frequenza ‘Miracolo’ ed è la stessa delle eliche del DNA… Nei canti gregoriani, queste frequenze basiche sono espresse continuamente e ripetutamente. Da questo deriva il senso di armonia e di beatitudine.
Un istituto giapponese (I.H.M Research Institute), ha condotto una ricerca su queste frequenze vitali, fotografando a -25 gradi i cristalli dalla geometria perfetta che ne derivava.
La tecnica è quella di Masaru Emoto
È di questi giorni l’uscita della nuova edizione del Il Codice Gregoriano. Il Canto del Paradiso (CapitanArt ed.), che tratta questo tema attraverso un testo dello scrittore Sergio d’Alesio. C’è anche un CD allegato al libro dove sono stati registrati in alcune certose in Italia i cori di assemblee di monaci certosini accompagnati da Rino Capitanata, che suona sugli organi di queste antiche strutture. Un’opera che non solo ha il pregio di creare un’atmosfera di serenità e meditazione, ma anche di risvegliare nei nostri animi sinfonie profonde e antiche.
La storia del Canto Gregoriano
Sergio d’Alesio racconta la storia del Canto Gregoriano, passando prima attraverso la leggenda del Codice Gregoriano e alla storia del suo inventore, papa Gregorio Magno; poi si inoltra nella composizione della Schola Cantorum, del suo ruolo nel Rinascimento fino ai giorni nostri. Il progetto si accosta alla dimensione sacrale con uno spirito nuovo, ricco di speranza e di fede.
Per oltre un anno Capitanata ha studiato i luoghi sacri e come utilizzare in profonda armonia gli antichi organi a canne dai suoni benefici di alcuni monasteri e certose d’Italia, come quelle di San Giacomo di Capri, San Lorenzo a Padula e la Certosa di Firenze.
È in questa dimensione di raccolta meditazione, alle prime luci dell’alba e nei colorati tramonti, che nascono i brani insieme all’ensemble corale dei monaci Certosini de Il Canto del Paradiso che elevano gli animi a realtà supreme.
L’ascolto dei Canti Gregoriani e il suono dell’organo a canne regalano una atmosfera solenne di straordinaria bellezza che dona serenità, beatitudine e benessere.
Per saperne di più
Il Codice Gregoriano – Il Canto del Paradiso” (CD + libretto – Nuova Edizione) – ed. CapitanArt
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