di Giorgio Cozzi. Il dibattito tra creazionisti ed evoluzionisti prosegue al di là della conoscenza che si ha dell’universo e della sua formazione.

Quando si portano in laboratorio le prove che il contatto con i trapassati è possibile, si intende che alcuni soggetti sono in grado di riferire notizie precise riguardanti un defunto e i suoi parenti, informazioni che non possono in alcun modo conoscere attraverso i cinque sensi (Sinesio, Al di là del conosciuto, 2017). Ciò non significa di per sé che esiste un mondo dove le anime dei defunti risiedono dopo la vita terrena, anche se in qualche modo tale ipotesi viene avvalorata da messaggi percepiti dai sensitivi e riferiti alla vita attuale dei parenti, quindi non tratti da “file” del passato.
Importanti prove di laboratorio
Un fatto è certo: le esperienze, i dati oggettivi controllati, le prove in laboratorio, sono di tale portata che meritano di essere considerati e approfonditi. Peraltro l’interpretazione è naturalmente ben altra cosa e lascia spazio alle speculazioni teoriche di filosofi e pensatori, coinvolgendo inesorabilmente anche le credenze sulla vita, sull’esistenza, sull’Universo.
Del resto lo sviluppo delle ricerche in campo scientifico ha subìto una grande accelerazione negli ultimi anni, sia per la messa a punto di strumenti tecnici, sia per le scoperte che si sono fatte in tanti campi e che hanno consentito di integrare fra di loro conoscenze diverse. Ad esempio la cosmologia ha fatto passi da giganti negli ultimi decenni, consentendo di individuare leggi che regolano i movimenti delle stelle e dei pianeti, confermando le ipotesi e le teorie che molti scienziati avevano formulato sul piano teorico.
Un altro esempio, lampante e conturbante, è rappresentato dalla Meccanica Quantistica, che nell’arco di un secolo ha apportato conoscenze innovative e dirompenti, modificando alcuni paradigmi scientifici e mettendone in discussione altri.
Infatti il divario tra la Fisica Classica e la Fisica Subatomica, regolate da leggi diverse, è oggi al centro di nuove spinte alla comprensione della r ealtà globalee al tentativo di arrivare ad un loro contemperamento. Tra l’altro il quadro di riferimento scientifico consente oggi di affermare che il Big Bang è realmente avvenuto e che è l’origine di tutte le cose di cui abbiamo esperienza e dunque della vita stessa.
L’Universo dal Nulla, una nuova concezione
Lawrence Krauss nel libro L’Universo dal Nulla descrive le conoscenze scientifiche fondate su dati di fatto confermati tanto dalla Cosmologia attuale quanto dalla Fisica delle particelle, suggerendo che l’Universo è in espansione progressiva ed è costituito in gran parte di materia oscura e di energia oscura, rendendo lo spazio vuoto tutt’altro che vuoto. I calcoli matematici confermano la visione che oggi gli scienziati hanno, in comune, dell’universo.
Naturalmente non tutti concordano su tutto e c’è ancora molto da scoprire, tuttavia secondo l’analisi di Krauss e la sua ipotesi, oggi ci sono certezze ineluttabili.
Il creazionismo riceve dunque, nella sua visione, un durissimo colpo, appoggiando in toto il concetto, secondo Krauss dimostrato, che la vita si è evoluta casualmente nei processi prodotti dal Big Bang.
Il confronto con teologi e fisici
Il confronto con i teologi sarebbe pertanto molto aspro perché i fatti dimostrati contrastano con la maggior parte delle loro affermazioni e in ogni caso la scienza costringerebbe a rivedere tanti aspetti professati dalle fedi.
Sulla scena ovviamente esistono altre correnti di pensiero, che partono dalla concordanza di elementi inconfutabili tratti sia dalla cosmologia, sia dalla Fisica delle particelle, tuttavia espongono ipotesi sull’esistenza di un Dio Creatore, da cui promanano tutte le cose a partire da un Big Bang voluto senzientemente (D’Anna 2018). Chi fa le spese del confronto teoretico tra creazionisti ed evoluzionisti è la religione tradizionale, perché nell’uno o nell’altro caso, essa viene quanto meno ridimensionata dal comune accertamento della realtà oggi scientificamente conosciuta.
Il Nulla, che è qualcosa di diverso dal nulla, secondo Krauss avrebbe generato l’Universo o anche il Multiverso (insieme di universi) e di questa ipotesi espone le prove della sua teoria nel libro citato, sostenendo la corrente evoluzionistica.
Per altri invece è Dio, il Creatore, che con un atto di volontà avrebbe prodotto sul piano fisico e biologico, attraverso il Big Bang, l’Universo, nelle sue svariate forme e la vita nella forma che conosciamo e sperimentiamo sulla Terra.
Il dibattito è aperto e si può immaginare che un ampio spettro di opinioni, ipotesi, teorie, saranno presto in campo per sviluppare ulteriore conoscenza, impattando decisamente sul rapporto tra Scienza – che sta evolvendo velocemente, dando risposte a quesiti fondamentali – e Spiritualità, a cui ci si sta sempre più avvicinando.
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