Il decalogo del vero vacanziero

di Franco Bianchi. Siamo capaci di lasciarci alle spalle le abitudini quotidiane, il lavoro, lo stress? Ecco 10 consigli per godere le vacanze

Sono iniziate, come sempre, in sordina a giugno con un crescendo rossiniano fino alla punta del mese di agosto: lunghe code, visi speranzosi, ansia di liberazione e di raggiungere le agognate località di villeggiatura.
La rincorsa esasperata e quotidiana verso obiettivi in continua e rapida evoluzione, veloci e spesso insensati, ci ha fatto dimenticare il vero significato della vacanza. È una necessità per poterci riposare dallo stress abominevole che l’anno ci ha regalato. Ma perché c’è chi afferma che il ritorno a casa coincide con la necessità di un riposo dalle vacanze prima di tornare al lavoro?

A che cosa servono davvero le vacanze?
Incominciamo dalla parola vacanza. Essa deriva dal latino: vacantia, neutro plurale di vacans, participio presente di vacare, cioè essere vuoto, libero.
Etimologicamente la vacanza ci propone un periodo di vuoto piacevolissimo, un vuoto che è libertà dalle incombenze. Giorni destinati allo svago, al far nulla, giornate di grande valore che hanno permesso a Bertrand Russell di scrivere l’elogio all’ozio, totalmente mancanti di lavoro, studio, impegni ed oneri quotidiani. Insomma è un dedicare tempo a se stessi ed alle cose che amiamo e che non riusciamo a vivere durante l’anno.

Già qui molti si scoprono viaggiatori, ma poco vacanzieri.
Allora per essere in vacanza, cosa fattibile anche restando a casa propria, occorre iniziare dalle piccole, ma significative abitudini. Mi sono divertito nell’elencare un decalogo del vero vacanziero senza la presunzione di farlo diventare un lavoro nella vacanza, andando così a creare uno stress all’interno del periodo di riposo, che non ne ha proprio bisogno, quanto considerare utili e semplici accorgimenti alla portata di tutti.

Le dieci regole d’oro
1 – Come prima cosa tenere lontano o spento il cellulare, osservandolo una volta al giorno e scoprendo che si può sopravvivere anche senza. A meno che non vi siano reali esigenze impellenti, si può ridurre di moltissimo la sua presenza. A tavola è rigorosamente bandito.

2 – Esercizio fisico: senza voler apparire come Cristiano Ronaldo, qualche passeggiata in più in orari utili, una nuotata più lunga delle solite tre bracciate, rinunciare appena possibile all’uso dell’auto preferendovi la bici. Non occorre esagerare perché non si può fisicamente oziare tutto l’anno e pretendere di essere di colpo elastici come Nurejev o potenti come Juri Chechi.

3 – Dieta mirata: non occorre indicare necessariamente una lista di cibi per ogni pranzo, ma il contenersi preferendo qualità alla quantità e soffermandosi sull’assaporare cibo e bevande invece di trangugiare e tracannare in fretta e furia come sovente accade negli altri mesi. Qualità e gusto al posto della quantità.

4 – Limitare l’uso della televisione o evitarla del tutto, poiché si potrebbe scoprire che si vive meglio anche senza l’uso di questo famigerato elettrodomestico con le sue assurde News degne di un killer seriale. Senza tv si scopre che il mondo continua a girare ugualmente.

5 – Praticare meditazione o tecniche di rilassamento, che hanno moltissimi aspetti positivi, dall’espellere con maggiore velocità le tossine dal nostro corpo all’abituarci a vivere il momento presente, fino a permetterci di avere idee chiare e, magari, trovare soluzioni a pensieri che ci gironzolano in testa. La pratica di questi esercizi ci viene reso difficile normalmente dal poco tempo a disposizione, ma in vacanza tutto è concesso e ci si può permettere questo lusso. Senza addormentarsi, però.

6 – Rallentare i ritmi prendendo il tutto con calma olimpica e sostituendola ai ritmi frenetici quotidiani a cui si è avvezzi. Arrivare al ristorante anche un po’ in anticipo o ritardo non è la fine del mondo dopotutto, e se il parcheggio latita si può fare una risata, in fondo è la vacanza.

7 – Dedicare tempo ai nostri cari imparando ad ascoltare le loro necessità. Qui c’è tutto il tempo per farlo e migliorare le relazioni familiari diventa utile ed importante, forse una delle cose che conta maggiormente nella vita.

8 – Vivere il momento presente il più possibile: il lavoro può attendere, salvo rare eccezioni, ed i danni che si fossero ipoteticamente creati non possono essere modificati, quindi vivere il momento presente per goderselo. Hic et nunc dicevano i nostri padri. Nel presente le emozioni negative come, paura o senso di colpa, sono bandite.

9 – Decidere di fare qualcosa mai fatta prima. Non importa di cosa si tratti purché sia nuovo. Per osservare il mondo da un punto di vista diverso. Anche fosse solo lavarsi i denti con la mano sinistra: ma sono certo che si potrebbe fare qualcosa di più intrigante e soddisfacente.

10 – Frequentare persone allegre e dedicare tempo al riso, allo scherzo, a tornare un po’ bambini. Organizzare degli eventi ludici con degli amici per stare assieme con allegria e danze, insomma per tornare a divertirsi un po’ come si è sempre fatto. Magari per cantare a squarciagola, intonando sulle spiagge cori rigorosamente alpini, ma ciò che conta è divertirsi. E se si suonassero alcuni citofoni per scappare di corsa? Forse si è troppo vecchi per farlo?

Il tempo passerà rapido, ma al ritorno a casa o alle nostre normali incombenze si scoprirà quanto ci hanno fatto bene al cuore, al fisico ed all’anima. Si potrà scoprire che le idee, come le energie, sgorgheranno copiose e solo allora ci si renderà conto di quanto c’era bisogno di staccare, di una vera vacanza.
Tutti pronti?

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Operatore Olistico Supervisor S.I.A.F- IT. nº LO 196 S - OP, formatore sia per privati che per aziende, scrittore e conferenziere. Laureato in Economia, per 13 anni è stato dirigente d’azienda. Ha creato il metodo “be happy now!” nel quale ha messo a disposizione la sua esperienza iniziata nel 1976. In esso sono insegnate tecniche pratiche abbinate ad un percorso personale profondo finalizzate ad aumentare il proprio livello di felicità. L'ultimo suo libro è "Essere felcici ORA!" (ed. Tecniche Nuove). Website: https://www.francobianchi.eu/