Vedi Napoli e poi…

Ischia. S. Angelo.

di Bruna Meloni. La natura e il clima di questa regione hanno da sempre attirato popoli e civiltà diverse, che in queste terre hanno deciso di insediarsi lasciando nei secoli innumerevoli tesori d’arte che, insieme alle bellezze naturali, fanno della Campania una delle regioni più interessanti d’Italia

La penisola sorrentina.

La Campania è un concentrato di bellezze naturali, archeologiche e artistiche. In poche decine di chilometri si incontrano templi e città greche e romane, musei tra i più importanti d’Europa, chiese, palazzi e cattedrali imponenti, una natura di struggente bellezza, una cucina fra le più’ varie e ricche d’Italia e del mondo. Attraverso percorsi che lambiscono il mare si snodano itinerari che si inerpicano lungo le aree interne in grado di suscitare emozioni, sensazioni e percezioni uniche. Territorio che sa essere accogliente e avvolgente, glamour e alla moda ma anche misterioso e silenzioso; qualità che lo rendono meta turistica ideale per giovani e meno giovani, italiani e stranieri.
Quello che vi proponiamo qui è un assaggio di un viaggio stupefacente alla scoperta di tante meraviglie.

Non si può non vedere Napoli

Napoli. Via S. Gregorio Armeno.

Il “ventre” di Napoli è il centro storico greco-romano, una pianta a scacchiera divisa da tre assi viari, i “decumani”, tagliati ad angolo retto da vie dette “cardini”. È qui che si sente pulsare il cuore cittadino, con i suoi vicoletti, le botteghe degli artigiani, le innumerevoli meraviglie artistiche che sorprendono negli angoli più inaspettati. È questo anche il centro culturale della città con l’Università in via Mezzocannone, i caffè letterari di Piazza Bellini, le librerie di Port’Alba, l’Istituto Italiano per gli Studi Storici in via Benedetto Croce.

Ecco le mete da non perdere
*San Gregorio Armeno. In questa strada gli artigiani creano, espongono e vendono tutti i personaggi della tradizione classica del Natale; vere e proprie opere d’arte, frutto del lavoro di famiglie artigiane che si tramandano il mestiere da intere generazioni.

Napoli. Il magnifico Cristo velato (cappella di Sansevero).

*Museo Cappella San Severo. Situato nel cuore del centro antico di Napoli, il museo cappella San Severo è un gioiello del patrimonio artistico internazionale. Creatività barocca, bellezza e mistero si intrecciano creando qui un’atmosfera unica, quasi fuori dal tempo. Con capolavori come il celebre Cristo velato, la cui immagine ha fatto il giro del mondo per la prodigiosa tessitura del velo marmoreo, meraviglie del virtuosismo come il disinganno ed enigmatiche presenze come le macchine anatomiche, la cappella San Severo rappresenta uno dei più singolari monumenti che l’ingegno umano abbia mai concepito.
Napoli sotterranea. La visita comprende tre percorsi.
1) Acquedotto greco romano; ad una profondità di circa 40 m. si visitano alcune delle cavità tufacee scavate in epoca greca.
2) Visita di una parte del teatro romano di Napoli inglobato nel 15º secolo dalle abitazioni oggi esistenti in via Anticaglia.
3) Summa cavea del teatro romano. È stata allestita una mostra permanente come trentina di scarabattoli antichi in legno a custodire scene della Natività e del presepe popolare.
*Complesso monumentale di Santa Chiara. Situato anch’esso nel centro storico di Napoli, in via Santa Chiara, nei pressi di piazza del Gesù e a due passi da San Domenico Maggiore, il complesso si snoda all’interno della città francescana. Comprende il celebre chiostro maiolicato con i suoi affreschi, il museo dell’opera, la zona archeologica e il presepe.
Un giro per la città. Dalla centralissima piazza Martiri con le sue lussuose boutique a Piazza Plebiscito con il Palazzo Reale, dal Duomo con il tesoro di San Gennaro a Castel dell’Ovo, Posillipo, Mergellina, la città affascina ad ogni passo.

Le aree archeologiche di Pompei e Ercolano

Pompei. Casa del Fauno.

Scavi di Pompei. Testimonianze più antiche datano le origini della città fra la fine del 7º e la prima metà del Sesto secolo a.C., quando si realizza la prima cinta muraria in tufo. Divenne colonia romana nell’ 80 a.C. fu arricchita di edifici privati pubblici soprattutto nell’età degli imperatori Augusto e Tiberio. Nel 62 d.C. un violento terremoto colpì l’intera area vesuviana; la ricostruzione ebbe subito inizio, ma per l’entità dei danni prese molto tempo. Diciassette anni dopo, quando il 24 agosto agosto del 79 d.C. l’improvvisa eruzione del Vesuvio la seppellì di ceneri e lapilli, si presentava come un cantiere aperto.

Scavi di Ercolano. Dionigi di Alicarnasso attribuisce la fondazione di Ercolano ad Eracle di ritorno dall’Iberia, mentre Estragone riferisce che la città fu dapprima in mano ai Opici-Osci, poi agli etruschi e ai Pelasgi e infine ai sanniti. Quel che è certo è che Ercolano, provvista di mura modeste, fu costruita su un pianoro vulcanico a strapiombo sul mare ai piedi del Vesuvio. Un profondo rinnovamento edilizio interessò la città nell’età dell’imperatore Augusto quando furono costruiti o profondamente restaurati molti edifici pubblici tra i quali il teatro, la basilica di Nonio Balbo, l’acquedotto, la rete delle fontane pubbliche e del castella acquarium, i templi dell’area sacra, le terme suburbane, le terme centrali e la palestra.

La Reggia di Caserta Nel 1750 Carlo di Borbone decise di erigere la reggia quale centro ideale del nuovo regno di Napoli. Il progetto dell’imponente costruzione fu affidato all’architetto Luigi Vanvitelli. La costruzione ebbe inizio nel 1772; e poichè nel 1773, alla morte del progettista, i lavori non era ancora completati, altri architetti nel secolo successivo portarono a compimento questa grandiosa residenza reale.

La costiera amalfitana
La bellezza incomparabile della costiera amalfitana ha incantato viaggiatori di ogni angolo della terra. Le terrazze di un verde rigoglioso sospese sul mare scintillante, il patrimonio d’arte e le architetture caratteristiche ne fanno uno dei luoghi più celebri del mondo. Selvaggia, ardita e romantica, la costiera è una meta obbligata nel corso di un viaggio in Campania.
Il paesaggio è caratterizzato da possenti scogliere che sprofondano nel mare ricco di baie e insenature come la splendida Grotta dello Smeraldo a Conca dei Marini, il fiordo di Furore. I paesini che costellano la costiera sono tutti da esplorare godendone il mare blu, i panorami stupefacenti, le bellezze artistiche e la vivace vita mondana. I nostri preferiti? Naturalmente Amalfi e poi Positano, Ravello, Furore, Nerano, Minori, Vietri sul mare ma – credeteci – ogni angolo della costa è straordinario e stupefacente.

Le isole del golfo

Ischia. S. Angelo.

Le 3 isole, diversissime tra di loro, offrono ai viaggiatori emozioni durante tutto l’anno. Ischia, con la sua vegetazione lussureggiante e l”incredibile ricchezza di sorgenti termali, Capri con la sua magica atmosfera e l’elegante mondanità, Procida con il suo carattere autentico e le sue architetture spontanee.

Ischia L’isola più grande del Golfo di Napoli, è oggi una meta popolarissima. Frequentata in tutte le stagioni dal turismo internazionale grazie ad un clima particolarmente mite,  il paesaggio di straordinaria bellezza le ha fatto meritare il nome d’isola verde. Oltre alle attrattive paesaggistiche e balneari ciò che rende Ischia una meta irrinunciabile sono le sue terme, famosissime, per la qualità delle acque e per gli scenari che fanno da sfondo a stabilimenti e parchi termali. Particolarmente bella la baia e spiaggia di San Montano, la Chiesa del Soccorso protesa sul mare, il faro di Punta Imperatore con vista magnifica, la baia di Sorgero, il promontorio di Zaro, senza dimenticare la spiaggia di Citara e Maronti Beach.

I Faraglioni di Capri.

Capri. “Uno dei punti magnetici dell’universo”: così lo scrittore e pittore Alberto Savinio descrisse Capri, una delle isole più famose del mondo. È un vero miracolo la combinazione di terra, cielo, mare e luce creata dalla natura in questo immenso scoglio che emerge dagli abissi. Le grotte marine, i faraglioni dalle forme straordinarie, il verde delle vegetazioni sulle ripide pareti rocciose, gli incomparabili panorami, il mix di natura, arte, cultura, mondanità, ne fanno la più sognata e celebre delle isole. I centri abitati sono due, Capri e Anacapri: il primo, dove si trova la famosa piazzetta, estremamente frequentato e glamour, il secondo più appartato e silenzioso, ma ambedue pieni di fascino. Sono situati in alto sull’isola; Capri si raggiunge in funicolare dal Porto e Anacapri con i mezzi pubblici o taxi, poichè in tutta l’isola è vietato l’uso delle macchine. Due gli agglomerati sul mare: Marina Grande dove si trova il Porto e Marina Piccola con deliziosi stabilimenti balneari.

Procida. La più piccola e meno conosciuta tra le tre isole del Golfo ha conservato quasi inalterata la sua identità mediterranea. Legata alla tradizione marinara, è la destinazione ideale in ogni stagione per chi desidera una vacanza appartata, lontano dalle rotte convulse del turismo di massa. Rispetto a Ischia e Capri, più rinomate mete turistiche, Procida si presenta ancora oggi per alcuni versi come un’isola da scoprire, carica di un fascino particolare per il silenzio delle stradine, i colori vivaci degli antichi edifici, i quartieri affacciati a grappoli sulle marine.

Sapori forti e intensi. La cucina campana è senz’altro una delle più ricche del mondo. I terreni vulcanici e il clima mite hanno da sempre prodotto verdure e ortaggi inarrivabili, che hanno incontrato i fantastici pesci di un mare da sempre generoso (a Capri non dimenticate di assaggiare la Pezzogna, tipico pese dell’isola). È qui che sono nati gli archetipi della cucina italiana più famosi nel mondo: la pizza e gli spaghetti, la dieta mediterranea, il ragù e il pesce all’acqua pazza. E che dire di limoncelli, sfogliatelle, babà, pastiera, caprese…

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