di Bruna Meloni. Dotato di straordinaria bellezza, il Perù ospita un’enorme varietà di flora e fauna, ghiacciai, lagune straordinarie e alcune delle più alte montagne innevate del mondo. E innumerevoli siti archeologici, molti ancora da decifrare.
Gli Incas hanno forgiato un’incredibile civiltà, che ha imparato a domare la geografia del Perù. Questa antica società viveva in armonia con i fiumi, il sole, la pioggia, l’oceano, la giungla, le montagne e la fredda secchezza delle Ande, adattandosi quindi al clima, ai loro dintorni e sopravvivendo grazie ai regali della Madre Terra.
Parte di questa antica società vive ancora oggi in ogni città e può essere vista attraverso le abitudini del popolo. Un viaggio in Perù permette di riscoprire le vite emozionanti di Incas, Chancas, Chachapoyas, Mochicas e Wari, nonché le loro grandi opere d’arte, le loro feste, le radici della loro forza sociale e l’energia del loro popolo osservando la ricchezza di mondi diversi, tutti con i loro paesaggi individuali, suoni, colori e gusti; per viaggiare indietro nel tempo delle antiche civiltà e condividere il grande patrimonio culturale del popolo peruviano.
Qualche cenno storico
I primi reperti della presenza umana in Perù risalgono a ben 32.000 anni fa. Del periodo 2000-300 a.C. si hanno testimonianze dello sviluppo delle prime arti: ceramica, tessitura, agricoltura e l’uso dei metalli. Circa nello stesso periodo fiorì la cultura Chavín, che nei secoli successivi subì un declino a favore di altre culture locali. Dal 600 al 1000 si ha il periodo del Medio orizzonte con l’ascesa dei Wari, il primo popolo espansionista di cui si abbia notizia nella zona delle Ande. Nel XIII secolo inizia la storia degli Inca e del Regno di Cuzco. Questa civiltà, probabilmente la più importante della regione andina, ebbe la sua massima espansione culturale, ma anche territoriale, attorno all’inizio del XVI secolo ma scomparve pochi decenni più tardi con la colonizzazione spagnola.
Alla morte dell’imperatore Huayna Capac l’impero venne diviso tra i figli Atahualpa, che ebbe la parte settentrionale, con capitale Quito e Huáscar che ricevette quella meridionale con capitale Cuzco. Nel 1530 Atahualpa sconfisse Huascar e riunificò l’impero sotto di sé. Tutto ciò terminò quando Francisco Pizarro catturò nel 1535 Atahualpa ponendo fine all’impero Inca e spostando la capitale a Lima.
Nel 1542 venne istituito il vicereame di Castiglia, in seguito ribattezzato vicereame del Perù. Duecento anni più tardi il trattato di Madrid certificò il trasferimento di gran parte della regione amazzonica dal vicereame del Perù al Portogallo e nel 1776 fu fondato l’enorme viceregno del Río de la Plata, comprendente le odierne Argentina, Bolivia, Paraguay e Uruguay.
Per la sognata indipendenza bisogna attendere fino al 28 luglio 1821 quando il generale José de San Martín si pone al comando della Spedizione di Liberazione del Perú proveniente dal Cile. Tuttavia, la situazione rimane instabile e l’effettiva liberazione del Paese fu completata solo al termine della guerra contro la Spagna. Sotto il comando dell’eroe nazionale Simón Bolívar nel 1824 viene definitivamente sconfitto l’Esercito realista del Perù, ma l’epilogo si ebbe quando il Generale Antonio Josè de Sucre nel dicembre di quell’anno sconfisse le truppe spagnole nella Battaglia di Ayachuco. Il Perù comincia così a formarsi sotto il protettorato di José de San Martín mediante la costituzione di un Congresso costituente.
Cenni geografici
Dopo Brasile e Argentina il Perù è la nazione più vasta del sud America.
La Cordigliera delle Ande che corre parallela all’Oceano Pacifico separa le tre regioni tradizionalmente utilizzate per descrivere geograficamente il Paese. La costa, a ovest, è una stretta pianura, in gran parte arida, ad eccezione delle valli create da fiumi stagionali. La sierra è la regione delle Ande, costituita da altipiani con vette che superano spesso i 6.000 metri di altezza. La selva è formata da un vastissimo bassopiano che è attraversato da grandi fiumi (Marañón, Ucayali) che danno origine al Rio delle Amazzoni; questa regione, dal clima caldo e umido, è ricoperta da un manto di foreste impenetrabili, ed è la zona meno abitata del Perù con 1 solo abitante per chilometro quadrato.
I grandi i bacini idrografici sono tre: il bacino del Rio delle Amazzoni, che scorre a est delle Ande, il bacino del Pacifico, dove scorrono fiumi che nati dalla Cordigliera si dirigono a ovest verso il Pacifico, e la conca del Lago Titicaca, al confine con la Bolivia. Con i suoi 3800 metri di altezza sul livello del mare quest’ultimo, oltre ad essere il secondo lago più vasto dell’America meridionale, è il più alto lago navigabile del mondo.
I siti archeologici
Solo qualche breve cenno, perchè per descriverli tutti servirebbero intere pagine. Ve ne elenchiamo cinque che, a nostro avviso, sono imperdibili. Machu Pichu è stata definita una delle nuove sette meraviglie del mondo. Quest’antica meraviglia Inca è decisamente un sito davvero spettacolare; è costruita nel punto più alto di una montagna e circondata da templi e terrazzamenti.
Cuzco: città sacra (la parola significa “ombelico del mondo”), fu la base centrale dell’impero Inca. Qui potrete trovare l’antichissimo sito di Koricancha, il tempio del sole, una volta ricoperto di lastre d’oro.
Sacsahuaman: il secondo più grande complesso archeologico immediatamente dopo il Machu Picchu. Le informazioni disponibili ci dicono che in passato fosse una dimora reale. Moray: un anfiteatro dove le scalinate sono state scavate fino anche a 30 metri di profondità.
Tipon: rimarrete colpiti dalle meravigliose strutture in pietra, con bacini e canali di irrigazione ancora funzionanti. Senza dimenticare le spettacolari e misteriose linee di Nazca, geoglifi che formano più di 800 disegni quasi tutti di animali (foto a sinistra), che però vanno visti dal cielo.
Ma non solo antichità
Il Paese ha una notevole tradizione culinaria: il cabrito e l’ají de gallina sono piatti molto diffusi, mentre, per il pesce, vi suggeriamo ceviche e esacabeche. Il Perù è anche un paradiso per gli amanti sia dell’arrampicata che del trekking, che avranno così un modo privilegiato per vedere il Paese.
L’itinerario più noto è il classico Cammino Inca a Machu Picchu. Altri itinerari popolari, Cordillera Blanca, Canyon del Colca (foto a sinistra), Ausangate Trek e Salcantay Trek.
Bellissime e modernissime (oltre ad essere piene di storia) le città, come la capitale Lima, ma anche luoghi magici come Iquitos, da dove partire alla scoperta del mistico Rio delle Amazzoni o la bellissima città di Arequipa (paragonata da molti a Siviglia) a un tiro di schioppo dal Colca Canyon, il canyon più profondo del mondo. Non mancano riti, tradizioni e feste – religiose e non – nelle quali le popolazioni autoctone, nei loro vivaci e coloratissimi costumi, si esprimono attraverso danze e musiche suonate con strumenti antichi.
Il viaggio
Fra i vari viaggi organizzati che abbiamo esaminato, abbiamo scelto per voi questo della Azetaviaggi di Genova – tour operator specializzato in Sud America – che prevede, oltre al classico viaggio, il sorvolo di Nazca (foto sopra, a destra) e un pernottamento a Macchu Picchu.
Le date aggiornate più prossime per questo tour sono 6, 20 e 27 dicembre, 13 e 27 gennaio, 17 febbraio e 24 marzo.
Leave a Reply