Lettere dall’aldilà

Universo

Sonia Benassidi Sonia Benassi. Continua la posta dei lettori. Sonia, da sempre dotata di questo grande dono che è la medianità, risponde un po’ per volta alle vostre lettere

Lettera di una mamma
Gentile e cara Sonia,
la ringrazio se mi vorrà leggere e se mi potrà fare questo immenso regalo.
Vorrei poter dire al mio bambino tutto quello che ho dentro e che vorrei lui sapesse: “Amore mio, angelo che mi sei stato donato per poi essermi stato tolto, per averti visto solo un minuto e aver capito subito che avevi deciso di rimanere tra gli angeli. Sei venuto alla luce ma sei voluto rimanere nella tua luce, credo molto più immensa e pura. In questi anni ho cercato di dare un senso a quello che è accaduto e adesso credo di averlo capito. Non ti voglio annoiare, ma vorrei che tu mi dicessi se hai visto Gemma, la tua sorellina arrivata dopo di te. Mi piacerebbe sapere cosa fai e se da lassù ci guardi. Se giochi o se sei diventato grande. Sono tanti i segni che tu mi mandi e credo di vederli tutti. Stai vicino a papà, che è sempre molto nervoso. La tua mamma”. (Sara, lettera firmata)

Ed ecco il messaggio canalizzato da Sonia:

Berthe Morisot.La culla
Berthe Morisot. “La culla”.

«Sono Andrea. Mamma, papà, Gemma, sono io. Gemma ha gli occhi dell’infinito e gioca con me spesso, anzi, sono io che gioco con lei e anche se non parla ancora bene mi fa tanti sorrisi. Io cavalco, corro e gioco, ma ho anche dei compiti e delle responsabilità come ognuno di noi qua. Nel periodo in cui ero nella tua pancia ho capito che dovevo rimanere tra le anime per svolgere quello che faccio più ampiamente. Gli esseri di luce me lo hanno permesso, ma mi sono sentito tanto male quando ti ho vista piangere di dolore. Il tuo dolore è stato il mio, ma adesso devi essere felice e orgogliosa di me. Vorrei cercare di spiegarti che cosa faccio. Sono una specie di soccorritore, proprio come quelli dell’ambulanza. Vado e soccorro le anime che si fanno male, quelle che arrivano ferite e quelle che si feriscono qua. È un compito molto importante e impegnativo, ma è il mio e per questo ho deciso di non voler vivere la vita terrena. Non a tutti è permessa la scelta, ma a me hanno detto di sì e io mi impegno tanto per non deludere nessuno. Cerca di essere amorevole con il papà, ne ha tanto bisogno, devi coccolarlo tanto e dirgli ogni giorno quanto lo ami. Mai risparmiare una parola di amore. Ciao mamma, dal tuo bambino Andrea».

Lettera di una figlia
“Carissima signora Sonia, ho perso da poco la mia mamma dopo una malattia durata 6 anni, Gabriella, a cui ero legatissima. Mi sento persa, devastata, annientata. Non ho mai avuto una vita facile e lei era la mia roccia, il mio conforto, il motivo per andare avanti… adesso non so più come gestire la mia intera esistenza: troppi problemi e troppi interrogativi irrisolti. Non riesco a superare tutte le difficoltà da sola. Mi manca lei, la mia luce. Forse tramite lei – e Dio la benedica per questo dono – posso chiedere consiglio alla mia mamma su come comportarmi su alcune questioni spinose. Dal 2012 questa persona che mi rende la vita difficile, non mi lascia stare e non riesco a scrollarmi di dosso tutta questa situazione. Riuscirò a diventare un bravo avvocato? Tu ci tenevi tanto e mi spronavi a studiare. Proteggimi da papà che non possa più farmi del male. Un abbraccio alla mia mamma e a lei cara Sonia, grazie infinite”. 
Serena

La canalizzazione di Sonia

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Pietro Perugino. “L’arcangelo Raffaele”

«Gioia mia, siamo qua come prima a parlare, una di quelle nostre importanti chiacchierate. Quanta sofferenza per poi raggiungere finalmente la pace la felicità immensa dell’anima! Tu che mi sei stata sempre accanto nascondendo il dolore che ti stava distruggendo e che io percepivo. Sei stata forte ed io sono molto fiera e grata a te. Non avere dubbi, sono con te, in tutte le cose belle che fai e in tutte le cose belle che vedi. Ho visto subito mia madre, tua nonna Ada, ed è stato proprio come lo descrivono, come tornare nella pancia materna e nascere di nuovo, ma con una consapevolezza totale. Ma quello che più desidero è vederti serena e realizzata. Non perdere la fiducia nel prossimo: non esiste solo cattiveria, ma c’è tanto buono e tu devi ancora iniziare a vivere nell’amore. Vedo quello che una mamma desidera per la propria figlia, amore e tranquillità. Devi stare nella luce e frequentare persone che sono nella luce. E quello che tu chiami “male” può essere tale solo se tu gli dai importanza. Ti chiedo scusa e avrei dovuto farlo in vita, per tutto il male che ti è stato fatto e che io ho permesso, tu sai a cosa mi riferisco. Colpa del mio essere; voler essere sottomessa è colpa dell’ignoranza che rende ciechi e sordi. Scusa, scusa davvero, perdonami. Io non accoglierò chi ti ha fatto del male. E cercherò di aiutarti a liberarti dal male fatto e a posarti nelle mani dell’amore. Non sei sola. Forse lo eri più prima che io venissi qua. La mamma».

 

Diplomata al Conservatorio come pianista, docente di musica alle scuole elementari e medie di Parma, fin da piccola ha rivelato le sue doti di sensitiva e medium. tel. 340.3962906 La sua mail: sonia.benassi16@gmail.com