di Silvano Paolucci. L’autore di questo articolo, che per primo ha portato in Italia Gregg Braden e Bruce Lipton, ha un grande progetto, peraltro condiviso da molti operatori del benessere: seminare il futuro dell’Umanità insieme, iniziando quel processo lento e difficile di disciplinare le menti per dar vita ad una nuova Coscienza Collettiva
Una favola russa: Il drago e il lupo
Nelle notti fredde sui monti del Caucaso, ai bambini attorno al fuoco, si racconta ancora questa vecchia storia: “…C’era una volta un Drago enorme e possente che dominava e proteggeva un luogo segreto dove ancora oggi si dice che un grande tesoro, il più grande mai trovato si trovasse al suo interno. Il mostro alato era lì da tempo immemore e a chiunque avesse azzardato ad avvicinarsi alla grotta non gli era più dato di poter raccontare alcunché! Questa storia era arrivata all’orecchio peloso di un vecchio lupo, era vissuto a lungo grazie ad una grande saggezza unita ad un’astuzia straordinaria… Questa storia sembrò molto interessante al lupo e volle indagare, chiese in giro e qualche informazione in più lo mise ben presto sulla pista che lo portò davanti ad una enorme montagna rocciosa dove una spaccatura nella roccia sembrava proprio essere la tana del Drago. Ma fu quando si avvicinò ulteriormente che le sue supposizioni si fecero certezza: una piana arsa da un potente incendio aveva lasciato carcasse umane e animali ovunque. Il lupo intuì che si trattava del potente alito infuocato del drago a far simili danni; l’erba era secca e così gli arbusti o resti di alberi, tutto bruciato, carbonizzato. Guardando la grotta e il possibile percorso per arrivare al tesoro, scorse alcuni massi che avrebbero potuto difenderlo dal getto infuocato del drago ma, di costui non scorse nulla, dove si era nascosto? La risposta arrivò proprio in quell’istante, un’ombra sinistra apparve sul terreno e in pochi attimi vide planare davanti alla roccia il mostro che, senza dargli il tempo di escogitare un piano gli sferrò contro una fiammata potente. Il lupo riuscì appena in tempo a proteggersi dietro la prima roccia a lui più vicina. Mentre il drago stava riempiendo i polmoni per sferrare un secondo attacco il lupo gridò: “sono un amico, vengo in pace ho per te una richiesta importante”. Il drago rispose con una fiammata così potente che la roccia iniziò a diventare rovente e costrinse il lupo a correre dietro ad un’altra roccia, il drago conosceva questa mossa e solo per miracolo il nostro vecchio quadrupede scampò a morte certa; una ulteriore lancia infuocata gli arrivò molto vicino, solo qualche pelo bruciato… e tanta paura. Il lupo decise di tentare un’ultima carta poi avrebbe ripiegato in una ritirata disperata: «Ascoltami, ti prego, ascoltami, non sono qui per il tesoro ma per te! Mi è stato detto che sei uno dei più potenti draghi sulla terra, è da molto che volevo conoscerti. Ho visto all’opera draghi di ogni specie e potenza ed, effettivamente quello che ho visto oggi potrebbe titolarti tra i più grandi, anzi forse il più grande… Ti chiedo solo di sottostare ad una prova per te forse probabilmente fattibile, incenerire quel giovane arbusto che sta cercando di crescere, quello che vedi lontano, sì proprio quello, se arrivi fin lì con la tua fiamma e in un solo getto lo abbatti, allora sarai tra i Grandi Draghi, uno dei più forti e potenti sul pianeta». Il drago guardò il piccolo albero e con fare di sdegno riempi i polmoni e senza esitare strappò alla vita il giovane tronco. Il lupo gridò di gioia: «Bravo, sei grande, sei grande, ora si che posso andarmene, figurati se alla mia età poteva interessarmi un tesoro, volevo solo conoscere un altro grande drago e tu lo sei! Però ci sarebbe anche la possibilità per te di divenire il più grande… ma, ma che importa, ciò che ho visto è già una cosa fantastica, ora me ne vado. Mi raccomando lasciami in vita affinché possa raccontare di te e della tua potenza».
Il lupo prese lentamente il sentiero che lasciava la piana infuocata quando, arrivarono alle sue orecchie le parole che tanto attendeva: «Di che possibilità stai parlando, di cosa si tratta, magari potrei essere all’altezza». «Mah, è una prova severa, superata da pochissimi in passato, nessun drago oggi osa fare questo. Si tratta di lanciare il tuo potente fuoco all’interno di te, non fuori, ma dentro, i draghi di oggi amano giocare, divertirsi, non amano la vera sfida, il vero e assoluto potere.». Il drago pensò, che cambia? Il fuoco esce da dentro e deve solo tornare da dove viene, credo che sia piuttosto semplice, sono sicuro di farcela. Riempi i polmoni all’inverosimile, poi con fare altero, quasi sdegnato per una richiesta coì futile, lasciò irrompere nella sua poderosa gola la fiamma letale: il drago diventò di colpo rosso, quasi a non contenere oltre il suo fuoco ed infine esplose in una potente fiammata. Ancora oggi, se passate da quelle parti, potrete trovare i resti inceneriti di questo enorme drago. E il tesoro? Qualcuno dice che esiste un lupo ricchissimo, che ha assoldato dei draghi tremendi a protezione della sua fastosa dimora…”.
Un drago latente dentro di noi
Quando arrivo a questo punto del racconto, in un corso che porto da molti anni sul Guardiano della Soglia, e chiedo: da cosa è stato tradito il Drago, cosa lo ha fatto cadere? La risposta dei partecipanti è l’ego, lo smisurato ego che è appannaggio di ogni grande personalità! Da molti anni porto corsi e incontri nel mio percorso di servizio e quello sul Guardiano è il più affascinante, perché la gente non immagina di avere questo mostro dentro di sé, di essere un guardiano vivente, un drago latente che sembra dormire ma sempre lesto ad aizzarsi contro gli oppositori.
Ho cercato di lavorare sulla separatività che il “mostro” attua furbescamente, in ogni situazione, cercando di dividerci dagli amici, dalle persone care, dagli amati e, infine con noi stessi portando la dualità a livelli estremi. È calcando il sentiero sinistro che si conoscono gli effetti devastanti che pone la separazione al primo posto nell’opera degli addetti dell’ombra, quando mettono alla prova l’umano. La prima parte della mia vita è passata attraverso quella che si può intendere una vita intensa, dove chi può cogli e dove le differenze tra il bene e il male si avvicinano molto; dove tutto è lecito pur di emergere, pur di conquistare una posizione, uno spazio di potere, di guadagno…
Un progetto di Ordine Superiore
Ci sono voluti quasi trent’anni di cammino per arrivare ad un nuovo obiettivo: unire, e non separare! Persino quando avevo già da anni una splendida associazione con 3 sedi, su Milano, Lodi e Verbania; quando il fato aveva voluto che riuscissi a portare nei convegni che organizzavo a quei tempi, personaggi illustri come Carlos Diaz, Masaru Emoto, Gragg Braden, Bruce Lipton e molti altri, credevo di avere una splendida associazione che era il risultato del mio lavoro, della mia dedizione, della mia capacità organizzativa. Non avevo ancora compreso che siamo tutti uno splendido progetto vivente, frutto di un progetto grandioso di Ordine Superiore. Non avevo ancora compreso che mentre “correvo” a testa bassa per avere un’associazione sempre più in vista, sempre più conosciuta, stavo alzando lo steccato del mio “orticello” rendendo vano, in parte, l’insegnamento del più grande iniziato apparso in incarnazione 2000 anni orsono: oggi, Maestro, il Signore Gesù. Egli ci ha lasciato insegnamenti precisi sul percorso che l’Umanità avrebbe dovuto intraprendere e, soprattutto attraverso Giovanni, abbiamo testimonianza della decadenza a cui l’Umanità sarebbe andata incontro.

Dai primi anni del nuovo millennio mi sto interessando di Teosofia e con grande interesse vedo i cambiamenti cui accenna il Tibetano nei testi della Bailey; è sorprendente ripercorrere quei passaggi e vederli “vivi” nel nostro presente, vedere come il futuro di allora, oggi presente, è stato considerato da Menti Superiori e i progetti messi in opera. Stiamo assistendo alla fine del 6° Raggio, il Devozionale di Gesù, lo vediamo decrescere lentamente attraverso “colpi di coda” di gruppi ancora molto legati a questa matrice che reagisce all’input “ad ogni costo”, estremisti di scarsa evoluzione, si fanno saltare per aria in nome di Allah, uccidendo dei fratelli che, semplicemente, hanno un altro credo. Abbiamo anche cose belle, abbiamo assistito alla nascita e a uno sviluppo rapido, sotto gli impulsi del 7° Raggio del Maestro Rakoczi, una proliferazione dell’attività di gruppi organizzati in mille discipline diverse volte alla guarigione fisica, psicologica; a percorsi laici di spiritualità con nomi di Grandi Esseri, solo qualche decennio fa, ai più, sconosciuti. Abbiamo visto fiorire tecniche improntate sull’Amore umano come non se ne erano mai viste nella storia dell’uomo. Mi ricordo, quando iniziai trent’anni orsono questo cammino, si parlava di una nuova tecnica di guarigione (oltre alla classica pranoterapia), una tecnica che dava risultati certi, sicuri, anche se non avevi il “flusso” nelle mani: era appena nato il Reiki. Mi ricordo però che di “certe cose” se ne poteva parlare solo bisbigliando all’orecchio di una persona. Da allora il Cielo non ha mai smesso di offrire doni straordinari ai suoi figli. Oggi sono talmente tante queste tecniche che diventa difficile distinguerle nelle loro tante diversificazioni, nella loro potente azione d’Amore e di altruismo.
Dal Cielo alla Terra, un grande progetto
A questo punto, vorrei porvi una semplice domanda: chi ha permesso che tutto questo fenomeno prendesse così ampio consenso, che arrivasse a svilupparsi in maniera così diffusa, a raggiungere il cuore e la mente delle persone? Credendo in ciò che porta la Teosofia, credo nei Grandi Esseri che oggi governano con Amore infinito il Pianeta. Pertanto, ciò che voglio dirvi è che siamo solo di fronte alla lenta realizzazione di un Piano Straordinario sulla Terra, ad un Piano meraviglioso a disposizione dell’Umanità. Un Piano talmente semplice da divenire di difficile interpretazione, come lo è stato anche per me; come dicevo pocanzi, pensavo a correre per la mia associazione, per la sua realizzazione che sarebbe stata sempre più la mia: per il mio ego. Non posso dire che non ci fosse dell’attività spirituale, anzi, però non era ancora ben “pilotata” dalla mia Anima. Oggi, dopo alcuni anni di cambiamenti fondamentali della mia esistenza, da me attivati ma non da me completamente voluti, vedo il significato di questi sforzi come il “correre” anche per le altre associazioni, per la mia città, per le altre città, per le persone che ci circondano e per quelle che ancora non lo sanno. Stiamo tutti realizzando un pezzo di quel puzzle, stiamo facendo la nostra parte, una grossa parte ma, senza rendersene conto, con lo steccato ancora molto alto, con il desiderio di affermazione, di emergere o comunque di essere riconosciuti; altri, pochi, con la voglia di aprirsi ai nuovi ideali dell’Unità d’Intenti. Cosa vuol dire? Vuol dire esserci col cuore e con la volontà, ma anche con la comprensione di far parte di questo Grande Progetto. Vuol dire cercare di affermare un nuovo livello di Coscienza, un nuovo paradigma del crescere interiore. Riconoscerci negli altri, nelle qualità ma anche nei deficit, nell’affermarci ma anche nelle fragilità e, soprattutto, identificarci nel concetto di Coerenza. Significa esserci e correre tutti insieme!

Alcuni anni fa andai ad un grande raduno, organizzato a Bologna, di associazione olistiche e gruppi spirituali. Aderii all’iniziativa, mi iscrissi convinto in un proseguo dell’iniziativa: poi il vuoto! Non seppi più nulla, fu accantonato il “seme madre” dell’iniziativa, forse gli organizzatori non avevano raggiunto lo scopo o, forse, non erano quelle le modalità o lo spirito con cui intraprendere un così delicato progetto. Tre anni fa incontrai un gruppo serio, preparato e di scrupolosa attenzione nel rispetto altrui; con queste ed altre persone iniziammo a mettere insieme le basi di una Nuova Cultura, di un nuovo modo di intendere l’unione: con il massimo rispetto e con la massima chiarezza. Una prima pietra è stata, metaforicamente, messa alla base di questo stupendo progetto del Gruppo di Gruppi. Oggi, sto lanciando questa iniziativa a Lodi, che chiamo “Unità d’Intenti”, dove, come cita Paul Awken, nel suo famoso libro (e conferenza su YouTube) Moltitudine Inarrestabile: “…dove non c’è alcun vertebrato maschio alla guida…”, dove nessuno comanda, dove tutti sono sullo stesso piano unicamente per tracciare un nuovo paradigma.
Una nuova coscienza collettiva
Sono anni fantastici, irripetibili. Seminare il futuro dell’Umanità insieme vuol dire iniziare lentamente quel processo lento e difficile di disciplinare le nostre menti e, piano, piano, dar vita ad una nuova Coscienza Collettiva in grado di essere “impressionata”, sempre più, da menti focalizzate sull’Anima. Perché è così importante essere focalizzati sull’Anima? Non è forse modo comune indicare un’iniziativa di più persone come “formare un team” o “un’Anima di gruppo”?
L’Anima, è alla base di ogni ottimo rapporto umano, sia esso di ordine lavorativo, sentimentale, sportivo, insomma dove l’Anima “lega” le persone i risultati sono di alta qualità. L’Anima è l’aspetto vita che tende a “prendere le redini in mano” e a portarci alla “Casa del Padre”. E la Coscienza cosa c’entra? La Coscienza è il nostro modo di comportarci, di vivere, in parole povere: i nostri pensieri sono la nostra Coscienza. Se una persona è attratta da vetrine ricche di proposte e vive questo forte richiamo, la sua Coscienza è sul 2° Chakra, il piano delle emozioni e dei desideri. Se una persona è attratta unicamente dall’amore per gli altri la sua Coscienza è sul Chakra del cuore, e così via. Come dice Doc Childre, fondatore di HeartMath: “Il numero di persone che praticheranno una vita basata sull’intelligenza del cuore (Anima), sarà indice qualitativo del nuovo Rito di Passaggio al nuovo livello di Coscienza; sulle basi dell’intelligenza pratica, l’uso della Guida interiore del nostro cuore (Anima), svilupperà il buon senso del futuro”. Non ci resta altro, a parer mio che unirci in questo nuovo e potente strumento, l’Unità d’Intenti, che ci proietterà sempre più all’interno di questa Nuova Era di Aquarius, dove dall’otre, che porta sulla spalla, viene riversata l’acqua che disseta, la nuova conoscenza per un mondo migliore: una Nuova Coscienza Collettiva.
Per saperne di più:
Il sito di Silvano Paolucci: http://www.unitadintento.com/
Lo straordinario filmato su Pail Hawken: A tal proposito vi invito a guardare questo stupendo intervento su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=slIH_WApbZU
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