Come mantenersi giovani a lungo

di Marilù Mengoni.

cromosomi-con-telomeriL’invecchiamento è un processo multifattoriale. Molte sono le teorie che si sono succedute nel tempo per spiegarne i meccanismi, ma ancora non è stato trovato l’elisir di giovinezza e i concetti formulati vanno comunque revisionati periodicamente.

Un’ipotesi suggestiva è quella che fu enunciata da Hayflick nel 1965 e che in sintesi spiega la senescenza come un limite della capacità replicativa della cellula: in altre parole, le cellule hanno un tot numero di possibili divisioni da effettuare, finite le quali termina anche la vita.

È colpa dei telometri?
Questo sarebbe dovuto all’accorciamento progressivo (ad ogni divisione cellulare) dei telomeri, una sorta di cappuccio che protegge le estremità dei cromosomi (foto a destra). La lunghezza dei telomeri è regolata da un enzima, la telomerasi, che nell’uomo è attiva nelle cellule staminali (praticamente immortali) durante lo sviluppo dell’embrione e nella linea germinale, ma non nelle cellule somatiche: queste ultime, quindi, non avendo la possibilità di far ricrescere i propri telomeri, ad un certo punto vanno incontro a morte per apoptosi.

Il corpo, un grande laboratorio alchemico
Un’altra teoria è quella dei radicali liberi formulata da Harman nel 1956. Pensiamola così: il nostro corpo è un grande laboratorio naturale e in ogni istante avvengono continue reazioni chimiche. È un lavorio ininterrotto, incessante. La sottile magia che permea le nostre cellule è prodotta da questo grande alchimista, che assembla, mette insieme, trasforma, produce, espelle. È un vulcano in piena attività.

Alchimisti
Giovanni Stradano. “Il laboratorio dell’alchimista”.

Il nostro stesso cervello consuma proprio per questa grande attività un’abbondante quantità di ossigeno: in questo modo riesce a produrre tutta l’energia che gli occorre per funzionare pienamente. Quindi tutto questo lavorio è indispensabile, ma, siccome il nostro corpo in questo modo si dà da fare in maniera continua, pretende che si paghi profumatamente!

E, dal momento che non esige un compenso in denaro, ma “in natura”, possiamo ripagarlo solo rifornendolo delle sostanze necessarie perché sia sempre efficiente e in buona salute. Infatti cosa accade quando le nostre cellule lavorano? Ogni volta che le nostre cellule producono energia, creano anche delle sostanze dannose, sparano fuori delle molecole pericolose, i radicali liberi.

Si tratta di molecole altamente instabili, alla ricerca di un compagno con cui accoppiarsi. Ricercano questo compagno ovunque, per esempio nelle membrane che avvolgono le nostre cellule, creando così dei danni alle cellule stesse, quindi ai tessuti, agli organi. Attraverso un processo di ossidazione i radicali liberi possono distruggere grandi quantità di tessuti.

Alla ricerca dell’elettrone mancante
Dal punto di vista chimico sono atomi o molecole che invece di due elettroni nell’orbitale più esterno dell’atomo, ne possiedono uno solo. La situazione migliore però è proprio quella in cui vi è la coppia. Ecco perché questi atomi o molecole vanno alla ricerca dell’elettrone mancante: per diventare più stabili. Ma in questo modo sottraggono l’elettrone ad un’altra molecola che a sua volta diventa instabile e va alla ricerca della propria stabilità sottraendo l’elettrone ad un’altra… è una vera e propria reazione a catena.

Molte sono le cause della produzione di radicali liberi nel nostro organismo. Le fonti possono essere endogene, come per esempio una fuga di radicali dell’ossigeno prodotti nei mitocondri (le nostre “centrali” di energia), come pure una produzione eccessiva da parte delle cellule del sistema immunitario durante la reazione infiammatoria, oppure possono essere esterne. radicali.liberiTra queste possiamo menzionare l’alcool, le tossine ambientali, il fumo di tabacco, gli alimenti affumicati e cotti alla griglia, i grassi perossidati della carne e dei formaggi stagionati, le radiazioni, i farmaci, tutti nemici della nostra giovinezza.

Anche lo stress rappresenta una fonte cospicua di produzione di radicali liberi (a dx). Ci sono comunque a nostra disposizione delle molecole che ci aiutano a contrastare l’effetto catastrofico dei radicali liberi: si tratta degli antiossidanti.

Le difese del corpo contro i radicali liberi
Il corpo stesso ha delle difese contro i radicali liberi: per esempio all’interno delle cellule produce degli enzimi (la glutatione perossidasi, la catalasi o la superossido dismutasi) in grado di contrastarne l’azione. Produce delle molecole importanti anche nel liquido extracellulare: tra questi inibitori endogeni di radicali liberi prodotti dal corpo troviamo per esempio l’acido urico o la ceruloplasmina.

Anche i nutrienti costituiscono un’efficace arma di difesa contro i radicali liberi, perché contengono le vitamine e i minerali necessari a questo scopo. Tra gli antiossidanti presenti nei nutrienti, troviamo, per esempio la Vitamina C, la E, il beta-carotene, i bioflavonoidi, o l’acido alfa lipoico.

Cosa fare dunque per rallentare i processi di invecchiamento? Non potremo diventare immortali (almeno per ora!), ma possiamo fare in modo di far lavorare al meglio la nostra meravigliosa macchina biologica. Tutti i processi che abbiamo menzionato (le teorie dell’invecchiamento riportate) sono comunque d’accordo sul fatto che uno dei maggiori nemici per il nostro stato di salute è l’infiammazione cronica: lavorando per prevenirla o contrastarla riusciremo a rimanere sani e tonici più a lungo.

7 consigli alimentari per rallentare l’invecchiamento

  1. Mantenete il corpo idratato. Bere acqua naturale con un basso residuo secco fisso, soprattutto lontana dai pasti.
  2. Sì ai centrifugati, tutti i giorni. Un ottimo estratto che contiene preziosi antiossidanti può essere preparato con 4 carote, 1 costa di sedano, mezzo limone (compresa la scorza) e, se di stagione, mezza tazza di mirtilli. Tutta la frutta e la verdura deve essere biologica (o almeno garantita non trattata dal proprio fruttivendolo di fiducia).
  3. Utilizzate l’olio di lino: contiene acido linoleico e acido linolenico ed ha un contenuto particolarmente elevato della serie omega-3. Tra gli effetti terapeutici: rimuove colesterolo in eccesso ed attrae l’ossigeno nella membrana cellulare e trasporta l’ossigeno nella cellula. Rende la pelle più liscia e luminosa. Un buon modo per assicurarsene il giusto apporto è inserirlo nella colazione del mattino, la crema Budwig, che può essere proprio considerata un elisir di giovinezza.
  4. Crema.Budwig.mela.e.cannellaEcco come si prepara la crema Budwig.
    In una tazza (o nel bicchiere del frullatore ad immersione) mettere 3 cucchiai di yogurt di soia, aggiungere 1 cucchiaio di olio di semi di lino (che va sempre tenuto in frigorifero) e subito sbattere con la forchetta (oppure frullare). Aggiungere 1 o 2 cucchiaini di malto di riso (oppure mezza banana matura schiacciata con la forchetta), il succo di mezzo limone appena spremuto, 1 cucchiaio di grano saraceno crudo, 1 cucchiaio di semi di girasole e girare o frullare di nuovo. A questo punto versare la crema in una tazza (se è stata fatto con il frullatore ad immersione) ed aggiungere frutta di stagione a pezzetti. Dopo già un mese dall’introduzione di questa potente colazione, potrete già constatarne i benefici: una pelle più fresca e tonica.
  1. Imparate a sostituire gradualmente il cibo raffinato con alimenti “vivi”, ricchi di nutrienti, meglio se sotto forma di chicco: grano saraceno, miglio, farro e orzo (non perlati), quinoa, sorgo sono solo alcuni nomi di cereali (o pseudocereali) ricchi di preziosi elementi per la nostra forma fisica e mentale: magnesio, vitamina E, zinco, manganese, per citarne alcuni.
  2. Iniziate sempre i pasti con abbondanti verdure crude (senza pane), seguite dalla vostra pietanza: la pelle, più idratata, vi ringrazierà.
  3. La sera fate un pasto sobrio, con cereali e legumi e tanta verdura di stagione: in questo modo dormirete meglio e la mattina sarete più freschi e riposati. Un sonno ristoratore è uno dei segreti per mantenersi giovani a lungo.
  4. vegetablesSinceratevi di introdurre questi cibi (alcuni presenti solo in certe stagioni) ricchi di antiossidanti: carote, mirtilli, broccoli, uva nera, avocado, avena, zenzero, cannella, curcuma, ciliegie, spinaci, zucca, limoni.

E cosa dire delle tecniche per la mente? Siamo stati condizionati al declino, tanto che molte donne in menopausa cominciano ad ingrassare inesorabilmente o ad invecchiare in maniera molto veloce; come dire: “Beh, si sa… la menopausa!”. No, signore mie, bisogna smettere di dare la colpa a qualcosa di esterno e riprendere le redini della propria vita. I cambiamenti alimentari sono importanti, come pure l’attività fisica (che va aumentata nel corso del tempo, non diminuita, come siamo soliti fare); ma altrettanto importante è il nostro atteggiamento verso la vita.

Alziamoci la mattina col sorriso e, davanti allo specchio, diciamo una formula magica (questo vale sia per le donne che per gli uomini, naturalmente): “Io mi amo e mi accetto così come sono. Ed ogni giorno che passa sono di un giorno più giovane”. Quindi fissiamoci un obiettivo (dimagrire, diventare più tonici, apparire più giovani) e chiediamoci: “Cosa sono disposta/o a fare per raggiungerlo?”. E mettiamo in moto le nostre energie tramite l’azione, senza aspettare che il miracolo accada senza il nostro contributo.

 

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Dott.ssa in Psicologia e in Biologia, Esperta in Psicoalimentazione®, è menbro dell'A.M.I.K.(Associazione Medica Italiana Kousmine) e di SONVE. È docente presso la Scuola di Naturopatia CNM ITALIA College of Naturopathic Medicine - CFE di Padova e docente a contratto presso l'Università Unicusano. Tiene seminari, conferenze e corsi di formazione. Ha scritto: numerosi libri, tra cui "Donne sOle"e "50 sfumature di Budwig". È una dei protagonisti del docu-film di Thomas Torelli "Food ReLOVution". website: psicoalimentazione.it